Una nuova razza di stronzi

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Una nuova razza di stronzi

Il regista del Cinema della Trasgressione Nick Zedd ha deliberatamente trascorso la sua carriera ai margini della New York anni Settanta e Ottanta, creando film che poche persone possono tollerare.

Nick Zedd ritratto da Richard Kern nel 1984. Per gentile concessione di Nick Zedd e Fales Library, NYU

Era un sabato sera frenetico del 2004 e Nick Zedd stava spingendo un carrello pieno di bobine sul Williamsburg Bridge. Stava andando verso un dozzinale club bulgaro del Lower East-Side che proiettava film una volta a settimana. Zedd non aveva altri lavori pagati, ed era troppo al verde per permettersi il taxi da casa a Brooklyn. La sua soluzione era un carrello della spesa e una camminata di due chilometri e mezzo oltre il ventoso ponte sull'East River. Zedd è una leggenda tra i registi senza budget-alcuni lo definiscono il re dei film underground-, uno spaventapasseri torvo con i capelli rosso sangue e gli stivali da guerra. Ma per i ragazzi che gli sfrecciavano accanto verso Brooklyn quella sera, sulle loro bici a scatto fisso e gli skateboard,Zedd doveva apparire come un relitto del ruvido passato del centro di Manhattan, un rocker di mezza età uscito da un negozio dell'usato che andava nella direzione sbagliata, geograficamente e culturalmente. Quando Zedd arrivò al club quella sera, venne licenziato dal proprietario.

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Relitto o no, Zedd è un vero figlio della New York anni Ottanta e Novanta. "Vivendo a New York adesso, è impossibile immaginare cosa fosse la scena allora e quanto fosse folle," mi ha detto il fotografo (e collaboratore di VICE) Richard Kern. New York era il territorio di Zedd dal 1976, il luogo dove ha incontrato e collaborato con gente come Kern, Jack Smith, Lydia Lunch e l'unico posto dove avrebbe potuto fare le pazzie filmiche per le quali è famoso: They Eat Scum, Thrust in Me, War Is Menstrual Envy. Ma con l'inizio del ventunesimo secolo, la città in cui Zedd si era trasferito era scomparsa. Il regista John Waters mi ha detto che Zedd aveva scelto di rimanere una vera "celebrità underground" in un momento in cui "l'underground non esisteva più."

Perdere il posto al club bulgaro fu solo l'ultimo di una serie di colpi che Zedd aveva subito nel nuovo millennio. Sua madre era morta. La sua fidanzata e collaboratrice l'aveva scaricato. The Adventures of Electra Elf, la serie satirica su una supereroina che andava in onda sulla TV pubblica (probabilmente la sua opera più famosa) era saltata. Poi subì un intervento al cuore. Nel 2009, Zedd rinunciò del tutto a fare film. Era il re del film underground, ma non aveva un regno. Nel 2011, a 55 anni, Zedd lasciò la sua vita a New York e si diresse verso sud nel tradizionale rifugio per rinnegati, desperados, e squilibrati: il Messico.

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Zedd e io vivevamo a poco fuori Città del Messico da più di un anno prima che venissi a sapere che era lì. A febbraio del 2012 un amico mi invitò a quella che sembrava una simpatica serata anni Ottanta in un piccolo club goth. Mentre i Cure pompavano nelle casse e i ragazzini vestiti di nero ballavano con le calze a rete strappate, sulla parete venivano proiettate immagini folli: donne grasse che si strappavano i vestiti l'un l'altra, una dea indù che accarezzava un uomo pieno di ustioni, un amputato che galleggiava a tutto schermo. Nessuna trama, nessun "valore di produzione", solo un montaggio di immagini dissonanti ed estatiche. In un primo momento mi veniva da ridere; poi non riuscivo a distogliere lo sguardo. A fine serata trovai Nick Zedd aggirarsi attorno alla consolle del DJ.

Nei mesi successivi, Zedd e io abbiamo trascorso molte ore a parlare. Viveva in un appartamento soleggiato a Condesa, l'equivalente del West Village a Città del Messico. I colibrì volavano fuori dalla finestra. "Gli piace fermarsi alla mangiatoia per gli uccellini," mi ha detto in quell'occasione, impassibile. Zedd non si abbinava bene con ciò che lo circondava. Sedeva accigliato con il suo ciuffo di capelli tinti su un'enorme poltrona gotica, un uomo di mezz'età a metà tra Andy Warhol e Sid Vicious. (Le donne tendono a ricordarsi del cipiglio di Zedd. Quando l'avevo incontrata, l'ex stella del porno Annie Sprinkle si era sperticata sul suo fascino da "bad boy"). Il suo pallore punk non era cambiato molto in trent'anni. E neanche il suo guardaroba glam da negozio dell'usato.

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Zedd era modesto e divertente durante le nostre conversazioni, ma quando parlavamo di successo commerciale si faceva cupo: New York era piena di persone che volevano "fare più soldi possibile e conformarsi in tutte le maniere possibili per farcela." I suoi vecchi amici erano diventati famosi grazie al loro "senso degli affari" e all'aver "incontrato le persone giuste." Altre volte Zedd sembrava contraddirsi, ricordando che gli sarebbe piaciuto "fare film commercialmente più redditizi, anche se meno sperimentali."

Zedd ha deliberatamente trascorso la sua carriera ai margini, creando film che poche persone possono tollerare. Così la sua amarezza per non aver fatto i soldi era difficile da capire. Il suo trasferimento in Messico era il rifiuto finale di una New York sempre più snob, o era solo una concessione alla povertà e alla vecchiaia? Disdegnava veramente gli amici che avevano approfittato dell'era di Internet, o ne era geloso?Era un puro o solo infantile? Sotto sotto, Zedd sembrava pensare che la storia lo avesse fregato, e voleva che anch'io la pensassi così.

Polaroid di Nick Zedd, 1985 circa. Per gentile concessione di Nick Zedd e Fales Library, NYU

Zedd, al secolo James Harding, nato nel 1956 in Maryland, è cresciuto in una normale, noiosa periferia. In una tipica famiglia borghese conservatrice. Ma la trasgressione si nascondeva appena sotto alla superficie perbenista. Il padre di Zedd lavorava in posta come classificatore e i gruppi conservatori spesso gli mandavano pubblicazioni che volevano bandire dal sistema postale a causa della loro natura "sovversiva" o "pornografica": quindi qualsiasi cosa, dai calendari delle pinup e roba leggermente sadomasochista fino a cose strane che ritraevano donne su manici di scopa. Il padre di Zedd conservava il "materiale sovversivo" e respingeva le richieste di censura. Zedd scoprì le riviste solo dopo la morte del padre, quando rinvenne la collezione nel seminterrato dei suoi genitori insieme agli opuscoli della Chiesa metodista e della John Birch Society.

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A 14 anni scrisse un ruolo da protagonista in una sceneggiatura per una ragazza di cui era innamorato. Ma lei rifiutò la parte. Il film si fece comunque, ed era ispirato da spettacoli come Dark Shadows e film come Mothra. Anche allora scelse di ignorare gli "attori" del club di teatro della scuola. "Sono affascinato dalla pessima recitazione," mi ha detto, "se ci intravedo una sorta di passione." Un elemento che sarebbe diventato centrale nella sua estetica.

Nel 1976 Zedd si trasferì a New York per studiare al Pratt Institute di Brooklyn e alla Scuola di Arti Visive a Manhattan. I compagni di scuola gli sembravano noiosi e repressi. Zedd voleva entrare a far parte della scena artistica underground "con i freak e i reietti come me" fin da quando aveva letto di Andy Warhol e dei New York Dolls da casa sua, nel Maryland. Iniziò a frequentare il CBGB e il Max's Kansas City e trovò nella scena punk "uno sviluppo molto positivo." Frequentare la scuola diventò semplicemente una "scusa per avere accesso alle apparecchiature per girare."

Alla Pratt, Zedd incontrò anche la sua prima ragazza e collaboratrice, una studentessa di disegno e pittura che si faceva chiamare Donna Death. Secondo la Death stessa, fu lei a "prendersi subito la sua verginità, anche se era più vecchio."

Il primo film di Zedd nacque come un progetto di fine anno per il Pratt nel 1979 e diventò They Eat Scum, una commedia punk zombie/horror che è forse tutt'ora il film più amato di Zedd. Decise di girare Scum in Super 8 perché era un formato più economico, più semplice, e più grezzo dei soliti 16 o 35 millimetri. They Eat Scum era un progetto piuttosto ambizioso per il Super 8, un formato che veniva normalmente utilizzato per i filmini di famiglia. Erano inclusi musica dal vivo, effetti speciali e numerose sovraincisioni, "Tecniche che nessuno aveva mai usato prima in Super 8," mi ha detto Zedd. Quando Kern vide Scum capì che doveva incontrare Zedd. "È un film incredibile per essere stato girato in Super 8," mi ha detto Kern. "È una pellicola su degli zombie punk-rock che distruggono New York. Quando l'ho visto per la prima volta, ho pensato-wow, si può davvero fare un film con niente."

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In realtà, Death ci mise circa 2.000 dollari e i genitori di Zedd gli prestarono anch'essi del denaro. Mentre i cineasti della no wave, che lavoravano a pochi isolati di distanza da Zedd, si impegnavano a scartare qualsiasi cosa fosse simile a una produzione tradizionale, i girati di Zedd erano più una versione Lower East Side di Hollywood. Prese in affitto delle luci professionali e mise degli annunci per trovare gli attori su Showbiz e Backstage. Girò dei provini in cui gli attori eseguivano pezzi dei Ramones e dei Sex Pistols. Ma "gli attori migliori volevano essere pagati," mi disse Zedd, quindi fece di Death l'attrice principale. Altre parti andarono ad amici della scena punk e a compagni del Pratt. Anche i genitori di Zedd e il loro cane fecero un'apparizione come famiglia zombie.

They Eat Scum venne mostrato al Rafik's O-P Screening Room, il cuore del cinema indipendente di New York, vicino a Union Square. Zedd pubblicò l'annuncio della proiezione sul SoHo Weekly News e sparse volantini per tutto il quartiere. Zedd dice che il Rafik era pieno per la première. John Waters e il regista della no wave Amos Poe andarono a vedere il film. Zedd non li aveva mai incontrati prima, ma si congratularono con lui. Waters mi ha detto che They Eat Scum è "forse il mio titolo preferito nella storia del cinema." Per alcuni mesi, Rafik proiettò Scum ogni sabato a mezzanotte.

I critici erano meno entusiasti. Amy Taubin del Village Voice lo definì "uniformemente rivoltante." "Con questo film," scrisse, "provo un senso di un gap generazionale che non sento con i film della [regista no wave] Vivienne Dick." Nel 1982 lo trasmise anche un canale della TV pubblica di Manhattan. In risposta, il Wall Street Journal denunciò l'emittente pubblica in un articolo in prima pagina. Ma risposte di questo genere erano l'obiettivo di Zedd. "Volevo solo offendere tutti," disse Zedd in una intervista del 1980. "Perché oggi c'è una nuova razza di stronzi chiamata punk che sostituisce la vecchia razza di stronzi, gli hippie. E presto una nuova razza di stronzi sostituirà il punk." Ad un certo punto Zedd mi ha detto che Scum era una parodia del modo in cui la "cultura dominante" vedeva i punk, alla pari di zombie e cannibali. Più tardi ha detto che in realtà trattava della morte del movimento rock che stava iniziando all'epoca, "la nuova fase… il post punk rock."

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I critici erano meno entusiasti. Amy Taubin del Village Voice lo definì "uniformemente rivoltante." "Con questo film," scrisse, "provo un senso di un gap generazionale che non sento con i film della [regista no wave] Vivienne Dick." Nel 1982 lo trasmise anche un canale della TV pubblica di Manhattan. In risposta, il Wall Street Journal denunciò l'emittente pubblica in un articolo in prima pagina. Ma risposte di questo genere erano l'obiettivo di Zedd. "Volevo solo offendere tutti," disse Zedd in una intervista del 1980. "Perché oggi c'è una nuova razza di stronzi chiamata punk che sostituisce la vecchia razza di stronzi, gli hippie. E presto una nuova razza di stronzi sostituirà il punk." Ad un certo punto Zedd mi ha detto che Scum era una parodia del modo in cui la "cultura dominante" vedeva i punk, alla pari di zombie e cannibali. Più tardi ha detto che in realtà trattava della morte del movimento rock che stava iniziando all'epoca, "la nuova fase… il post punk rock."

Il secondo film importante di Zedd fu Geek Maggot Bingo, The Freak from Suckweasel Mountain (1983), una commedia horror. Anche in questo caso, Death aveva un ruolo da protagonista. Zedd ha voluto utilizzare anche attori già noti per ampliare il suo possibile pubblico. Chiese alla cantante e attrice Brenda Bergman di impersonare Buffy, la figlia di uno scienziato pazzo. Il suo unico compenso era il rimborso dei trasporti e del cibo. Richard Hell, musicista e scrittore, viveva a un isolato di distanza da Zedd, ed ebbe la parte di Rawhide Kid, un finto cowboy pasticcione. "Era il primo attore che io avessi mai pagato," mi disse Zedd. "Voleva 50 dollari al giorno."

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Geek funzionò bene in club underground come il St. Marks Cinema e la Danceteria. Dopo un paio di proiezioni di successo, Zedd fu in grado di restituire il denaro prestatogli da Death. "Ai tempi credevo che il film sarebbe stato un grande successo commerciale," mi disse Zedd, "il che era assurdo. Lo mostrammo a un sacco di distributori che ci voltarono le spalle immediatamente."

Quando Geek iniziò ad essere proiettato, Zedd aveva ormai rotto con Death e aveva trovato una nuova amante, Lydia Lunch, che si dimostrò una musa meno disponibile. La Lunch era un'altra celebrità del Lower East Side, la cantante della noise band Teenage Jesus e dei Jerks, che recitava anche nei film di Beth B e Vivienne Dick. Poi la Lunch andò a Londra. "Ovunque andasse," mi ha raccontato Zedd, "aveva dei ragazzi che la aspettavano dietro le quinte. Quando arrivai a Londra, un mese dopo, mi aveva già praticamente sostituito." Zedd trascorse un mese a Londra seguendo la Lunch con una telecamera, filmando praticamente la loro rottura. Trasformò il filmato in The Wild World of Lydia Lunch (1983). Il film include la voce fuori campo della Lunch, in quello che lei stesse mi ha descritto come un "messaggio di vaffanculo e lasciami in pace" che aveva registrato e inviato a Zedd. "Che ebbe il coraggio di venirmi a rintracciare in ogni caso," mi disse, "a dimostrazione della sua ostinata dedizione all'arte."

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Zedd è spesso associato ai più noti filmmaker della no wave, anch'essi di quel periodo. Ma quelli della no wave facevano delle cose principalmente basate sul verismo senza copione dei film francesi anni Sessanta. Zedd aveva più affinità con la scena dei film della mezzanotte ormai cult da cui uscì anche John Waters. Zedd conosceva Beth, Scott B e Jim Jarmusch della no wave, ma non si è mai sentito parte del gruppo. "Sembravano tutti vivere a SoHo," mi ha detto, "e sembravano avere più soldi di me." Zedd non era nemmeno entusiasta delle pellicole della no wave. "Il cardine dei film era che la maggior parte degli interpreti suonavano in qualche band," mi disse.

Per Zedd, la no wave era un'invenzione della stampa. Nel 1977, il critico cinematografico del Village Voice J. Hoberman pubblicò un autorevole saggio in merito ai registi di Manhattan, dal titolo "No wavelenght" [Su un'altra lunghezza d'onda]. Zedd si convinse che avrebbe finito per essere un outsider. La mancanza di supporto verso They Eat Scum da parte del Voice confermò le sue ansie.

"Ebbi la sensazione che siccome Hoberman aveva deciso di raggrupparli [quelli della no wave], sarei rimasto escluso. Che è ciò che è successo," mi ha spiegato.

Una sensazione di isolamento che sparì quando incontrò Kern. Era il 1984. Erano entrambi a una proiezione di Beth B, che usciva con Zedd in quel periodo. Zedd ricorda che Kern voleva girare dei film e fece a Zedd un sacco di domande tecniche.

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Kern aveva comprato una telecamera Super 8 con i soldi fatti spacciando fumo. Zedd non aveva ancora la sua attrezzatura, quindi suggerì di lavorare insieme. Zedd "approfitta sempre degli aiuti economici quando può," mi ha spiegato Kern. Zedd voleva girare un film in cui avrebbe interpretato due personaggi che avevano rapporti sessuali tra loro. Il risultato è stato un corto co-diretto di otto minuti chiamato Thrust in Me (1985): una ragazza depressa (interpretata da Zedd) si taglia i polsi; poi il suo fidanzato (sempre Zedd) torna a casa e si fa un pompino con il cadavere. Secondo Kern la maggior parte delle idee erano di Zedd. Lui invece se ne uscì con "l'eiaculazione gigante in faccia e lo smaltimento del cadavere." A differenza di alcuni altri collaboratori, Kern non aveva mai trovato difficile lavorare con Zedd. Girarono un altro corto insieme, King of Sex di Kern (1986), in cui Zedd interpretava di nuovo sia il protagonista maschile che quello femminile. Zedd recitò anche in altri film di Kern: Woman at the Wheel (1985) e Submit to Me Now (1987). Questi film coincisero con un breve periodo in cui Zedd sperimentò girando per il Village travestito da donna. (Lui e Kern si scontrarono verso la fine degli anni Ottanta, ma da allora si sono rappacificati.)

Kern mi ha raccontato che in quegli anni lui e Zedd "facevano qualsiasi cosa insieme," incluse "tonnellate di droga." "Avevamo visioni del mondo molto simili." A differenza di Kern, Zedd "era una di quelle persone magiche, sempre in grado di allontanarsi dalla droga." Zedd aveva però la tendenza a infilarsi nelle risse da bar, colpendo la gente di punto in bianco con bottiglie o bastoni. I problemi ricorrenti di Zedd con la polizia ispirarono il suo film del 1987 Police State, in cui durante un interrogatorio un personaggio punk interpretato da Zedd si fa tagliare via il pene da un poliziotto, interpretato da Rockets Redglare.

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Entro la metà degli anni Ottanta, Zedd aveva anche conosciuto registi come Tommy Turner e Manuel De Landa e sentiva che stava incontrando artisti a lui più affini. Aveva sempre voluto essere parte di un movimento: aveva funzionato per quelli della No Wave, e per i dadaisti e i surrealisti che Zedd ammirava. Cercando sul dizionario, Zedd decise che "trasgressione" era l'etichetta giusta per il loro lavoro. (Altri sostengono che Zedd si riappropriò della parola usata da Amy Taubin nella scandalizzata recensione di They Eat Scum del 1979, in cui descrisse il film come "trasgressivo").

Nel 1985, Zedd pubblicò un manifesto di 438 parole dal titolo Il Manifesto del Cinema della Trasgressione, che recita in una parte:

"Proponiamo che tutte le scuole di cinema vengano fatte saltare in aria e tutti i film noiosi non vengano mai più girati… che qualsiasi film che non sia scioccante non valga la pena di essere visto… Ci sarà del sangue, della vergogna, del dolore e dell'estasi, in una forma che nessuno ha ancora immaginato."

Il manifesto è apparso sotto lo pseudonimo Orion Jericho nell' Underground Film Bulletin, un magazine che Zedd scriveva e illustrava per pubblicizzare i cineasti della scuola trasgressiva e altri autori underground. Il cinema della trasgressione è la più grande eredità di Zedd: Zedd, Kern, David Wojnarowicz e altri registi hanno collaborato e fatto proiezioni di gruppo sotto l'etichetta della trasgressione. Zedd mi disse, "Penso che [gli altri registi] fossero grati per l'attenzione che stavano ricevendo nell'essere considerati parte di qualcosa di più grande."

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Zedd produsse alcune delle sue opere più "trasgressive" negli anni Novanta. War Is Menstrual Envy (1992), Why Do You Exist? (1998), e Ecstasy in Entropy (1999) non hanno quasi nessuna linea narrativa o dialogo. Zedd ha lavorato con artisti come Annie Sprinkle, The World Famous * BOB *, Kembra Pfahler e Taylor Mead, e si è concentrato su donne grasse, amputati e ragazzi che si incidono parole sul petto con lamette, il tipo di immagini che riescono a impedirti di ballare nonostante ci sia la tua canzone preferita dei Gang of Four in un affollato club di Città del Messico. Lo shock era importante, ma non era l'obiettivo finale. Zedd voleva che lo shock costringesse il pubblico a guardare più onestamente ai "mostri" sullo schermo. Questo è il motivo per cui Zedd pensa che molti registi underground della sua generazione non meritino l'etichetta di "avanguardisti". I protagonisti sono convenzionalmente sexy; i personaggi femminili "sembrano tutte modelle." "Niente amputati, niente donne grasse," mi ha detto Zedd. "E sono tutti bianchi."

I dieci anni prima del trasferimento in Messico, seppure travagliati, sono stati i più produttivi della sua carriera. Nel 2000 incontrò la donna divenuta sua collaboratrice storica: Reverend Jen, l'auto-proclamata "sex symbol dei matti" e fondatrice della scena "Anti Slam" nel Lower East Side. Jen era 16 anni più giovane di Zedd, ma come lui era nata nella periferia del Maryland, aveva cambiato il nome (da Jen Miller), e apprezzava la TV da quattro soldi degli anni Settanta e la recitazione imbarazzante. Dopo poco i due iniziarono a uscire e a collaborare a cortometraggi come Lord of the Cockrings. Il loro più grande progetto fu T he Adventures of Electra Elf, una serie finto-dozzinale su una supereroina anni Settanta. Jen interpretava una Electra Elf in tutina. Il suo chihuahua Fluffer era il fidato compagno di Elettra. Combattevano cattivi come l'Orso Bipolare e il Pastore Fred Faggart.

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In molti modi Electra Elf fu il più grande successo di Zedd. A partire dal 2004, è andato in onda per un totale di 20 episodi di mezz'ora. Nonostante il misero bilancio, lo show attirò la curiosità dei luminari del mondo dell'arte come Taylor Mead e sviluppò un seguito di culto. Zedd aveva immaginato Electra Elf come uno spettacolo per bambini, e inizialmente il canale locale di Manhattan lo trasmetteva dopo la scuola. Ma la rete riconsiderò rapidamente la decisione e spostò lo spettacolo all'una di notte, ma ne rimase una sostenitrice entusiasta. In metro la gente gridava a Jen, "Ti amo, Elettra Elf!". Era ben lontano dal cinema della trasgressione, ma a Zedd piaceva la direzione spensierata che la sua arte stava prendendo. Era leziosa e tagliente.

Eppure Jen e Zedd si scontravano sul set. Lui sospettava che lei scrivesse scene di tortura per sfogare il suo lato sadomasochista. Jen mi ha detto che Zedd era "dittatoriale" e "sociopatico." La loro relazione sentimentale era altrettanto in crisi. Jen non si fidò più di Zedd dopo aver letto nel suo diario la descrizione di un bacio con Asia Argento. Jen aveva un gruppo di seguaci ossessivi ("ottimi per le per scene di massa," secondo Zedd), che ostracizzò Zedd sempre di più. Dopo una serie di rotture, Jen si lasciò definitivamente con Zedd nel 2006, ma in qualche modo continuarono a lavorare su Electra Elf.

Zedd aveva ormai più di quarant'anni, ma il suo stile di vita da artista morto di fame non era cambiato da quando era arrivato a New York. Per pagare le bollette continuava a fare lavoretti qua e là: faceva da impiegato e buttafuori in un negozio porno gay chiamato Male Box sulla quarantaduesima strada, guidava il camion del cibo sul set di "un film di Ron Howard," era tassista, faceva il DJ nei club burlesque e ha scritto una sceneggiatura per il signor Kim, proprietario di Kim Video & Music.

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Il suo unico lavoro regolare durante gli anni di Electra Elf era fare il Vj al Mehanata, meglio noto con il suo nome inglese, più descrittivo, Bulgarian Bar. Ma l'ingaggio diventò un incubo: le bevande gratis di Zedd vennero revocate, il suo stipendio fu tagliato da 100 dollari a settimana a 50 (da qui il carrello pieno di film sul Williamsburg Bridge), e i dj del club suonavano sempre le stesse canzoni pop dell'Europa dell'Est. Zedd venne licenziato nel 2004. Il titolare del club lo accusò ironicamente di mostrare sempre gli stessi film.

Nel frattempo, il solo convincere la gente a venire a vedere i suoi film richiedeva un'enorme quantità di tempo. Non ebbe mai un agente o qualcuno che lo rappresentasse. È facile dimenticare che sfida rappresentassero i film indipendenti nell'era pre-YouTube e pre-Vimeo. Il genere di film che Zedd o Kern realizzavano negli anni Ottanta poteva venire proiettato anche solo una volta. Se non leggevate il magazine giusto, non l'avreste mai saputo. Quando non veniva proiettato non c'era modo di vederlo. A partire dalla metà degli anni Ottanta, Zedd riuscì a piazzare un po' di pellico- le tramite società di vendita per corrispondenza e videoteche di quartiere. Trascorse infinite ore copiando le videocassette con un paio di videoregistratori, che spesso si rompevano.

Negli anni Duemila Zedd proiettava regolarmente film in luoghi come l'Anthology Film Archives e vendeva DVD sul suo sito web. Ma mentre i suoi coetanei underground come Kern, Jarmusch e Waters avevano acquisito una stabilità finanziaria, e in certi casi anche una certa ricchezza, reinventandosi per un pubblico mainstream, Zedd non aveva mai trovato il modo di trarre profitto dai suoi film. Per Zedd, essere un "regista mainstream", che doveva trovare "un sacco di soldi e degli attori famosi" era "fuori discussione."

"Di certo non aveva alcun desiderio di sconfinare in Hollywood," mi ha detto Waters. "Di solito odiava anche i film indipendenti di successo." Waters è un fan appassionato di tutti i film di Zedd, dei suoi libri e del suo lavoro in TV. I due si vedono spesso a New York alla festa di Natale di Waters. E Waters mi ha assicurato che il caratteraccio di Zedd non è semplice scontento da fine carriera. "È sempre stato arrabbiato," mi ha detto Waters. "Indossa la rabbia come un buon taglio di capelli. È incazzato, carino e pazzo."

Nick Zedd e suo figlio, Zerak, nella loro casa di Città del Messico. Foto di Alicia Vera

  Lo stesso anno in cui fu licenziato dalla discoteca, la madre di Zedd morì. Fu un colpo ancora più grande della perdita del padre, avvenuta qualche anno prima. Zedd aveva evitato di mostrare ai genitori molti dei suoi film-che erano "pensati per offendere le persone come loro"-ma loro lo avevano sempre sostenuto come artista.

C'era un vuoto nella vita di Zedd, ma ormai era troppo vecchio per andare al bar a provarci con le ragazze. Poi incontrò Monica Casanova, un'artista messicana che vive a New York. I due cominciarono a frequentarsi. Quando era con Casanova e sua figlia adolescente, a Zedd sembrava di avere una famiglia per la prima volta da quando si era trasferito a New York

Electra Elf si interruppe nel 2009. Jen mi ha detto che lei e Zedd "non riuscivano più a sopportare di trovarsi a due metri di distanza." Quell'inverno, Zedd prese una bronchite e una grave influenza. Un medico gli disse che aveva una valvola cardiaca malfunzionante e doveva subire un intervento chirurgico.

Peggio ancora, New York si era trasformata in un luogo che Zedd non riconosceva più. A suo avviso il cambiamento era iniziato con gli affitti in aumento e la "pulizia" dell'era Giuliani, quando Zedd abbandonò Manhattan per Williamsburg. Zedd credeva che l'arte vera fosse quella underground, quella dei margini, lontano dall'in- fluenza e dal "controllo mentale" delle forze del mercato. Ma Zedd era convinto che negli anni zero il ciclo di nuove scene underground che aveva sempre ringiovanito l'arte a New York si fosse arrestato per sempre. Sentiva che stava "lottando per continuare a produrre arte per una controcultura che stava scomparendo." Il Lower East Side e Williamsburg erano più "finti bohémien che di avanguardia". Scoraggiato, Zedd rinunciò temporaneamente a fare film.

Gli piace lo slogan di Marcel Duchamp "Il grande artista di domani sarà underground," e durante le nostre chiacchierate me l'ha ripetuto talmente spesso che mi chiedevo chi stesse cercando di convincere. Nel 2010 la Casanova portò Zedd a Città del Messico, la sua terra natale. Il Messico sembrava un posto dove Zedd avrebbe potuto permettersi i comfort di cui aveva bisogno e rimanere ancora nell'underground duchampiano. Ma era troppo al verde per trasferirsi.

La liberazione arrivò grazie alla Biblioteca Fales della New York University, che stava mettendo insieme una "Downtown Collection" della scena artistica underground di New York dal 1970 al 1990. Richard Hell e Amos Poe avevano venduto raccolte di documenti e opere alla biblioteca. Zedd si era tirato dietro il suo assortimento di lettere, opere d'arte e pornografia retrò tra depositi e appartamenti per decenni. La Fales gli offrì più soldi per la sua collezione di quanti Zedd ne avesse mai fatti in vita sua. Accettò. Gli ho chiesto se non trovasse ironico l'aver venduto la sua collezione alla NYU, che molti vedono come una forza primaria nella gentrificazione del centro di Manhattan. "Ho pensato che se mi stavano costringendo ad andarmene da New York, quantomeno mi avrebbero dovuto dare dei soldi," ha risposto.

Nel 2011, dopo la vendita, Zedd e Casanova si trasferirono a Città del Messico. Il loro figlio, Zerak, nacque lì quello stesso anno. Zedd mi ha detto che in confronto alla bruttezza di Williamsburg e gli affitti alti, il suo quartiere di Città del Messico è un bel posto dove "è difficile non essere felici." Trascorre la maggior parte del suo tempo a dipingere e fare il bucato per Zerak.

E la sua carriera potrebbe essere prossima a una fase di rinascita. Nel 2011 il Macabro Festival di Città del Messico ha presentato una retrospettiva dei suoi film. L'anno successivo, Zedd ha letto dei brani tratti dalle sue memorie nell'unico negozio di libri usati in lingua inglese di Città del Messico. Il posto era pieno da scoppiare. Nel 2013 i cinema d'essai di Brooklyn e Città del Messico hanno organizzato workshop e festival su Zedd e sul cinema della trasgressione.

Ora ha anche ricominciato a fare film. L'ultima volta che ci siamo incontrati, Zedd mi ha detto che stava raccogliendo fondi per un nuovo lungometraggio chiamato Love Spasm. Da come lo ha descritto, il film sembrava una versione alla Zedd di una commedia romantica. Nel frattempo, ha iniziato dei nuovi lavoretti per pagare l'affitto: insegna cinema e inglese. Dice che i suoi studenti sono per lo più annoiati o ostili, il che suona perfetto per lui.