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Sono una delle italiane che usano Tinder ma non escono coi ragazzi

Che ci stanno a fare su Tinder le ragazze che poi rifiutano i vostri inviti a uscire? Ecco.
Grab via VICE Australia.

Da circa un anno non ho una relazione stabile, ed esco con chi mi va, quando mi va, senza farmi troppi problemi di natura morale o di pudicizia. Insomma, non sono il genere di ragazza che vuole menarla per le lunghe (o direttamente una "figa di legno"): se mi piaci sono esplicita e diretta nel comunicarlo, e soprattutto non ho il desiderio di perdere tempo in inutili salamelecchi.

Come moltissimi altri single italiani anche io ho scaricato Tinder, e devo dire che lo uso con una certa frequenza. Metto cuori in caso di interesse, aggiorno spesso il mio profilo, e quando ottengo un match scambio sempre un po' di messaggi con il ragazzo di turno. C'è solo un piccolo particolare: non ho alcuna intenzione di uscire con la quasi totalità di loro.

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Nel mio gruppo di amiche sono stata l'ultima a scaricare l'applicazione; un paio di loro uscivano con ragazzi con cui avevano chattato per qualche giorno già da tempo, e sostenevano di essersi divertite. Una ha addirittura conosciuto il ragazzo con cui sta attualmente grazie a Tinder. Quando mi hanno spiegato come funzionava ho pensato che fosse l'ennesima stronzata, ma poi alla fine, spinta soprattutto dalla curiosità, l'ho installato anche io.

Devo confessare che buona parte del mio interesse iniziale era dovuta al voler scoprire quante persone mi avrebbero ricambiata: nei primi giorni mettevo il cuore anche ai profili delle persone che non mi interessavano completamente, spesso persone della mia città quando non sconosciuti, e ho continuato a usarlo perché mi divertiva questa specie di piacere psicologico. Poi c'era il lato più "gossipparo": abito in una piccola provincia, ed era divertente vedere chi, anche fra le persone che conoscevo e che magari erano pure impegnate, usava l'applicazione.

Ho scoperto che il bello di Tinder è proprio la sua natura spicciola. Fondamentalmente è il social network meno pretenzioso che esista—la maggior parte degli utenti lo usa sapendo che l'unico obiettivo è andare al sodo, e quindi mette in mostra solo quelle che reputa le parti di sé in grado di attrarre sessualmente gli altri. Ed è divertente esattamente per questo: scoprire che il tizio intellettualoide con cui sei andata al liceo, e che se la spocchiava con i racconti di Bernard Malamud, quando si tratta di andare al dunque si fa i selfie sensuali con filtro come l'ultimo dei tamarri. Vedere che le ragazze hanno piena, e spregiudicata, consapevolezza dei propri punti forti: chi ha le tette grosse mette solo foto di scollature, chi un bel culo arricchisce il profilo con quelle dove è di spalle o di lato, mentre sorride di fronte a qualche tipo di veduta panoramica. Spesso è divertente vedere anche solo come la gente si ingegna per valorizzarsi.

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Dopo un po' che cazzeggiavo, però, ho pensato di usarlo per quello che era, e cercare qualcuno con cui sarebbe stato bello uscire. Di bei ragazzi ce n'erano un sacco, spesso che magari già conoscevo e di cui avrei accettato l'invito se me lo avessero chiesto in un'altra situazione. Ma il solo fatto di essere su Tinder annientava qualsiasi possibilità che la cosa diventasse anche solo minimamente intrigante. La "falla" di questa applicazione, infatti, è che sembra attivare solo le aree cerebrali più stupide degli uomini. Ed è per questo che alla fine con i match di Tinder non ci esco mai.

Conosco le obiezioni dei ragazzi a comportamenti come il mio: "se non vuoi uscire con me o con nessun altro che cazzo ci stai a fare su Tinder?" e "che coerenza, flirtiamo per mezzora e poi dici che non ti interessa uscire," fino alla principale, "le italiane non sanno usare Tinder, provateci con le straniere e poi ne riparliamo." Capisco questi discorsi, ma il punto è questo: il problema non sono solo le ragazze, perché i ragazzi ci mettono decisamente del loro.

Da un esperimento su Tinder di VICE.

Cerco di spiegarmi. La quasi totalità dei ragazzi che mi ha contattata lo ha fatto attraverso lo stesso approccio, con un saluto, domande generiche sbrigative, qualche battuta più o meno riuscita, e poi richieste incalzanti e quasi disperate. Sembra quasi di parlare con qualcuno che ha già il pisello fuori dai pantaloni. So che c'è una differenza tra la comunicazione nella chat di Tinder e quella nella vita reale, ma questa differenza non può diventare una scusa.

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Soprattutto quando il funzionamento fa sì che i ragazzi, per stessa ammissione di alcuni di loro, su Tinder siano molto meno selettivi rispetto alle ragazze e mettano cuori a ripetizione. Questo significa che se a parità di "interesse per l'altro sesso" un ragazzo si ritrova con dieci match, una ragazza ne ha cento. Ora, immaginatevi cento conversazioni di "ciao come va? Che fai? Ti disturbo?": di fronte a una tale quantità, l'impressione di avere a che fare con soggetti poco interessanti cresce e si estremizza.

Devo dire che l'unico ragazzo di cui ho accettato l'invito, in questi mesi, mi piaceva già da tempo. Ma quando mi ha contattata non ha dato per scontato niente; è così che dovrebbe funzionare un'applicazione del genere: va bene ridurre i gradi di separazione che servono per mostrare interesse verso qualcuno, ma poi si deve riuscire a rendere la cosa un minimo interessante. Magari anche scegliendo in modo un po' più mirato i cuori che si mettono.

Ormai sono talmente avvezza a queste dinamiche che con le amiche più strette ho creato un gruppo Whatsapp in cui mettiamo i grab delle conversazioni più ridicole, "Arrapati Tinder". Anche quelle che alla fine escono con alcuni dei loro match di Tinder sostengono che spesso lo fanno più per la speranza che la situazione migliori una volta incontrati dal vivo questi ragazzi. Non c'è niente di male a uscire con persone da cui si è attratti solo fisicamente, magari con il semplice intento di fare sesso—per una ragazza però questo è possibile anche nella vita reale, senza Tinder.

E qui arriviamo al vero nocciolo della questione. Tinder è un'applicazione pensata per soddisfare i cliché sulle sotterranee aspettative maschili sul sesso—rapidità e nessuna richiesta di sforzo. Ma non credo di risultare troppo bigotta o direttamente nazifemminista nel dire che per molte ragazze non è lo stesso. Se si parla di sesso occasionale, anzi, per come la vedo io Tinder è una perdita di tempo per le ragazze: sperando di uscire con un tizio che nella realtà sia meno ridicolo di come appare su Tinder hai molte meno probabilità di ottenere ciò che vuoi. L'immediatezza del match è solo apparente, insomma: nessuna ragazza è disposta a dartela avendo visto solo le tue foto.

Detto ciò, però, Tinder rimane un utile e infallibile spettrometro di analisi sociale: se ti capita di incontrare un ragazzo che ti interessa della tua città, e sei indecisa se uscirci, ti basta scandagliare i profili per vedere se ne ha uno anche lui. Da come lo ha impostato puoi capire un sacco di cose su di lui che nella realtà rimangono nascoste. È una specie di stargate sul mondo della sessualità maschile. Ed è per questo che non ho la minima intenzione di disintallarlo.