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VICE on SkyTG24

Sei troppo povero per morire

La morte è rimasta sempre la stessa, ma i modi per affrontarla—o evitarla—sono cambiati. Siamo andati a incontrare le persone che cercano di rivoluzionare il business.

Morire non è più facile come una volta. Si esalava l’ultimo respiro, i parenti si rivolgevano alle pompe funebri dell’ultimo funerale della famiglia e in tre giorni si stava sotto terra. Oggi sembra che ogni fase si sia dovuta arricchire di qualche dettaglio per rendere il tutto più complicato, pacchiano, inquietante (in più sensi) e sempre più costoso. La morte è rimasta sempre la stessa, ma i modi per affrontarla—o evitarla—sono cambiati. È ciò che siamo andati a vedere nel nostro ultimo reportage per VICE on SkyTG24.

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Partiamo con la questione principale: morire. Non è detto che a qualcuno vada così tanto di morire. Per chi decidesse che la natura non può avere la meglio, l’opzione è la crionica, ovvero il congelamento. Non è ancora possibile realizzarlo direttamente in Italia, ma grazie all’Associazione Crionica Italiana si possono avere i contatti delle strutture americane e attivare tutti i passaggi per trasportare la salma verso i laboratori dove avverrà congelamento e (eventuale) scongelamento. Alberto Arbuschi dell’associazione ci ha spiegato che i costi variano dai 30 ai 130.000 euro, dipende a chi ci si rivolge. La speranza è ovviamente quella di tornare in vita, magari per viaggiare nello spazio in un futuro in cui il viaggio nello spazio è un'opzione praticabile.

Che poi è un po’ lo stesso principio di chi decide di morire, ma con stile, e cioè sottoponendosi a un trattamento di bellezza post mortem. È il caso della tanatoestetica, che in Italia non è del tutto praticabile (si parla di simil-imbalsamazioni, che qui non sono ancora regolamentate). È in questi momenti che un cadavere viene riassemblato, colorato, vestito, fissato con pezzi di ferro, sciampato e laccato come mai in vita.

La verità è che la maggior parte delle persone considera ancora valida l’opzione morte-e-basta, con tutto quello che ne consegue: pompe funebri, bare, funerale. E soldi. Il business della morte funziona sempre, legalità o meno.

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Nel 2010 a Milano i responsabili di una ventina di aziende funerarie storiche sono finiti in tribunale dopo un’inchiesta che ha portato alla luce il cosiddetto “racket dei funerali”. Gli infermieri in ospedale o gli addetti all’obitorio ricevevano tra i 50 e i 150 euro a decesso se segnalavano ai parenti quella particolare azienda.

Ma pare che questa sia una tradizione delle pompe funebri, come quella di far pagare molto cara la morte: un funerale nella norma, tra carro, trasporto, bara,  corona di fiori, costa intorno ai 5000 euro. Uno dei responsabili di Outlet del funerale, Daniele Contessi, spiega che questo prezzo non è in alcun modo giustificato dai materiali utilizzati o dal servizio fornito, ma semplicemente dalla volontà di farci cresta.

L'Outlet del Funerale è piuttosto famoso a Milano, soprattutto per l’onnipresente pubblicità sui vagoni delle metropolitane. Il loro funerale base costa 1499 euro, e questo non gli ha creato una buona fama tra le altre agenzie della zona. “Ci hanno anche rigato le bare in obitorio,” racconta Contessi, “così da poter dire ai parenti, ‘Ovvio che costi poco il funerale, usano materiali scadenti.’” Ma le bare e i carri e i fiori sono sempre gli stessi, “Una bara costa sui 200 euro, ma te la vogliono far pagare 2000 euro. Per questo è importante che il pubblico sappia quali sono i prezzi reali, e possa scegliere.”

Poi certo, c’è anche chi questi problemi di scelta e di soldi non li ha, e decide che per il suo caro estinto l’opzione migliore è quella del diamante. Algordanza è un’azienda che trasforma le ceneri in diamante, sfumato a seconda delle tue componenti chimiche (i giapponesi diventano bianchi, ma non chiedete perché), e grosso più o meno quanto un quarto di un quarto di unghia. Anche questo in Italia non è consentito, è qualcosa come “abuso di ceneri”, e infatti lo fanno in Svizzera.

Per tutto, il resto, c’è il Tanexpo, la fiera delle bare laminate d’oro, le urne dei mondiali di calcio, e tutte le ragazze del bagaglino davanti ai carri funebri di Xzibit.

Il reportage completo andrà in onda questa domenica all'interno di VICE on SkyTG24 (ore 23, canali 100 e 500 di Sky). Per saperne di più andate sulla pagina del programma, o cliccate qui per rivedere le puntate precedenti.