Gaël Turpo fotografa l'altro lato di Marne-la-Vallée

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Gaël Turpo fotografa l'altro lato di Marne-la-Vallée

Marne-la-Vallée non è soltanto Disneyland Paris, una città nuova con laghi e bei parchetti. Gaël Turpo ci si è trasferito a nove anni, e di recente ha iniziato a fotografare i suoi abitanti.

La maggior parte di queste immagini, tratte dalla mia serie “Théâtre”, sono state scattate negli ultimi tre anni a Marne-la-Vallée, vicino Parigi, nella zona di Seine-et-Marne. È lì che sono cresciuto. Non è un quartiere difficile, né “violento”, e l'obiettivo era molto semplice: esplorare il mio territorio. Sono nato a Parigi e mi sono trasferito lì a nove anni. Marne-la-Vallée non è soltanto Disneyland Paris, una città nuova con grandi laghi e bei parchetti. Ci sono anche case popolari e paesaggi degradati.

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Il ragazzo con il gatto, S., è un adolescente che conosco da molti anni. Prima di andarmene ho scattato molte fotografie ai suoi genitori, alla loro via quotidiana. Si tratta di un ragazzino simile a qualsiasi altro ragazzino di questa età, ma che è cresciuto in un contesto difficile. I segni sul suo viso sono testimonianza una violenza che, sfortunatamente, è parte integrante della sua vita.

I rapporti tra i ragazzi delle banlieue mi sembrano più semplici, diretti. Quando mostro queste immagini, spesso mi si dice: “È roba dura.” È così. Fotografare i ponti di Parigi e i fiori non mi riesce altrettanto bene. A posteriori, capisco che il mio intento non è tanto quello di rappresentare la banlieue o la precarietà, ma semplicemente di uscire di casa, vedere cosa succede fuori.

Mi viene in mente un ragazzo che avevo preso in simpatia e che fotografavo regolarmente. Un giorno, non so perché, ha iniziato a scrivermi SMS con insulti e minacce molto violente; diceva che mi avrebbe ammazzato. Ho cercato di calmarlo e di capire il motivo di quella reazione—senza successo. Non facevo assolutamente il malizioso, perché l’avevo invitato più volte da me per un caffè e non era troppo un tipo da scherzi. Qualche giorno dopo l’ho incontrato per strada e lui non si ricordava niente. Nada. Questo episodio mi ha tranquillizzato e mi ha fatto capire che alcuni di questi ragazzi potevano avere comportamenti imprevedibili.

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Non conoscevo nessuno dei soggetti delle mie foto prima di iniziare a lavorare su “Théâtre”; non ho avuto la loro stessa vita. All’inizio ero interessato più all’idea di fare delle belle foto che a loro—li trovavo semplicemente dei buoni soggetti. Ma non otterrai mai un buon risultato, se prendi le distanze.

Spesso dubito del mio lavoro, ma so cosa non mi piace. Mi ricordo di un reportage di Libération sui senzatetto. Le foto erano state scattate dal marciapiede di fronte: questa tendenza a raccontare un soggetto senza nemmeno guardarlo bene in faccia mi disgusta. Il fotografo svedese Anders Petersen dice che bisognerebbe mantenere un piede dentro e uno fuori, mentre lui alla fine si ritrova sempre co entrambi i piedi dentro. È un po’ quello che è successo a me. Quasi tutte le persone di questa serie sono persone che ho continuato a frequentare. Da un po' di tempo lavoro anche come volontario in un’associazione che li aiuta.

Le persone che fotografo bevono, e quella è la droga peggiore. La collego alla mia storia famigliare, a quella di mio nonno; dico a me stesso che non per niente lavoro su questi soggetti. Ciò che accomuna queste persone è che cercano di fare del loro meglio. Fanno quello che possono, si arrangiano. Si arenano, si scoraggiano e ci provano ancora. Sono umani, ed è questo che mi ineteressa.

Gaël è un fotografo. Per saperne di più, andate sul suo sito.

Altre foto:

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S. e il suo gatto, Champs-sur-Marne, 2011

Philippe a Torcy, 2011

Un'auto data alle fiamme a Lognes, 2012

Daouada mostra la sua cicatrice, Noisiel, 2011

La pianta nel corridoio di una casa popolare, Noisiel, 2012

S. a Torcy, 2012

S. a Pierre-Collinet, Meaux, 2012

Dopo una lite in famiglia, Noisiel, 2012

Cathy in un hotel, Meaux, 2012

Clara e Mehdi a Torcy, 2013

Daouada a Torcy, 2012

Ali in un centro d'accoglienza a Roissy-en-Brie, 2011

Alberto ferito dopo una rissa, Champs-sur-Marne, 2011

Baltic a Torcy, 2011