Foto da uno dei rehab per tossicodipendenti più duri al mondo
Un paziente in una "stanza per la disintossicazione" di Pat Jasan, anche usata come prigione per chi tenta di fuggire o ha comportamenti "antisociali".

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Droga

Foto da uno dei rehab per tossicodipendenti più duri al mondo

In Myanmar i "pazienti" di Pat Jasan passano dai tre ai sei mesi tra esercizio, preghiera e attività educative, cercando di sostituire la religione alla droga.

Myitkyina, la capitale dello stato Kachin, la regione più a nord della Myanmari, non è un paradiso. Da anni è teatro di una guerra civile combattuta tra l'Esercito per l'indipendenza Kachin e l'Esercito regolare, e la povertà e il contrabbando di oppio ed eroina non aiutano. A causa della disoccupazione e dei prezzi molto bassi della droga, molti in Kachin sono dipendenti dall'eroina—secondo le stime, una persona in ogni famiglia.

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In risposta al problema Pat Jasan—una coalizione di chiese battiste, cattoliche e protestanti—ha lanciato un progetto comunitario con lo scopo di "sradicare tutte le droghe dal Kachin." Nei "campi" adibiti al programma, Pat Jasan costringe i consumatori a un percorso di disintossicazione basato sulla fede. I "pazienti" (o clienti) passano dai tre ai sei mesi all'interno di un programma di esercizio, preghiera e attività educative, cercando di sostituire la religione alla droga. L'organizzazione vive grazie ai finanziamenti delle chiese locali e all'impegno dei volontari.

Nonostante sembri un'iniziativa lodevole, i metodi di Pat Jasan sono stati criticati per la loro durezza. Il gruppo non ha alcun potere legale, ma "incarcera" le persone e le chiude a chiave in stanze adibite alla disintossicazione per due settimane, senza cure mediche né psicologiche per attraversare la disintossicazione e tutti i suoi sintomi.

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A Myitkyina, in Kachin, gli abitanti si lavano nell'Irrawaddy, il primo fiume del Myanmar per dimensioni e importanza.

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I giovani di Kachin, che hanno scarso accesso all'istruzione e al mondo del lavoro, sono tra i primi a cadere nella dipendenza. Anche molti operai delle miniere di giada illegali diventano eroinomani.

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Uno dei rehab di Pat Jasan, il "Centro di riabilitazione della rinascita". Un gruppo di "pazienti" intona un canto prima della messa del mattino.

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Ogni giorno comincia con esercizio e calcio, per i clienti del centro cattolico alla periferia di Myitkyina.

Bawn Hikaw, 23 anni, si trova nel centro da un mese e mezzo. Qui, aiuta un prete a somministrare la comunione a Hkawng Lum, un paziente di Pat Jasan che risiede al centro da due mesi e mezzo. Bawn è già stato ospite di altri due centri, ma in entrambi i casi è ricaduto nella dipendenza. Ha iniziato a fare uso di droghe pesanti durante gli anni della scuola superiore.

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L'epidemia è aggravata dal conflitto tra l'Esercito Indipendentista del Kachim e l'esercito regolare del Myanmar. Molte milizie ricorrono al traffico di droga per comprare nuovi armamenti. L'esercito indipendentista gode di un certo appoggio a livello locale, in parte anche per la convinzione che il governo di Aung San Suo Kyi non si interessi a sufficienza della regione.

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Una delle squadre di Pat Jasan, formate da volontari uniti dalla lotta alle droghe. Le squadre si occupano di indagare e arrestare consumatori e spacciatori, fare vigilanza nei centri e ricatturare i fuggitivi. A inizio del 2016, un gruppo di volontari Pat Jasan ha avuto scontri con la polizia dopo aver attaccato e distrutto una coltivazione d'oppio.

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Il muro esterno del New Life in Christ, uno dei centri di riabilitazione gestiti da Pat Jasan. I "pazienti" che vengono fermati da Pat Jasan hanno due possibilità: essere consegnati alla polizia o entrare in cura in uno dei centri, dove la permanenza può durare anche sei mesi.

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Due delle ultime persone arrivate a Pat Jasan si trovano nella "detox room". Dovranno trascorrere lì altri sette giorni circa. È questo il metodo impiegato dal centro per trattare i pazienti in crisi d'astinenza.

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Un paziente di Pat Jasan la cui gamba è stata inserita in un blocco di legno per impedirne la fuga. L'uomo fa uso di eroina da nove anni. Come da protocollo, dovrò trascorrere due settimane in cella per far fronte alle crisi d'astinenza. Non sono previste altre cure aggiuntive.

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Anche se le iniziative di Pat Jasan per ripulire le strade di Myitkyina dalle droghe sono state lodate da più parti, secondo molti si sta solo cercando di nascondere il problema. Molti pazienti vengono catturati e riportati più volte nei centri.