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Tea's Tacos

Too dope for Pope

Cosa sarà del Papa, ora che non ha più un cazzo da fare?

Tea è a Parigi per festeggiare la sua laurea, troppo impegnata a mangiare cucina francesce (KFC) e bere (Starbucks) per poter scrivere una nuova puntata della rubrica. Ma non temete, ha trovato uno degno sostituto:

Jodie Foster si è tenuta il coming out per l'uscita di scena, e io faccio lo stesso. Ma non per dire che sono gay. Prima di poter svelare il mio segreto devo scusarmi. Mi spiace aver cancellato il mio account Twitter (ma non mi spiace non avervi concesso il follow back). Siamo chiari, non avete davanti una Drama Queen che decide di sparire nel disperato tentativo di attirare l'attenzione, né sto attraversando una crisi esistenziale. È solo che non posso più twittare, e vi spiegherò anche il perché. Innanzitutto, usare la tastiera è complicato quando si indossano giganteschi anelli d'oro. In più gli hater hanno ferito i miei sentimenti e inflitto un duro colpo alla mia autostima. Infine, non sono più autorizzato a usare quell'account, perché era quello del lavoro—lo stesso lavoro che ho appena lasciato (#yolo). Perché l'ho lasciato? Per inseguire i miei sogni. Twitter mi ha aperto gli occhi su un nuovo mondo. Certo, sono stato il primo della mia categoria a possedere un iPad, ma non vuol dire che fossi a conoscenza di tutto ciò che internet aveva in serbo per me. E ora, ora come potete pensare che io non voglia diventare un fashion blogger, un meme di successo o la GIF più rebloggata su Tumblr? Non potrò raggiungere nessuno di questi obiettivi continuando a lavorare per Lui.

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Ad essere del tutto onesti, un altro dei motivi per cui ho rinunciato al mio incarico sono gli italiani. Sono una vera scocciatura. In Germania le cose funzionano diversamente. Per esempio, siete mai stati all'aeroporto di Monaco? È l'incrocio perfetto tra lusso e funzionalità, con un'organizzazione tale che quasi ti dispiace andartene e salire sull'aereo. Bene. Avete presente Malpensa? Mi viene un colpo ogni singola volta che ci vado, e per "andarci" intendo sorvolarlo sul mio elicottero privato.

Oddio (io posso dirlo), non mi sono nemmeno presentato. Mi chiamo Benedetto XVI, o Joseph Aloisius Ratzinger, volendo essere vintage. Immagino abbiate sentito parlare di me. Mi hanno persino dedicato una pagina Wikipedia e una puntata di South Park. E sono certo che qualche sfigato ha la mia foto appesa sopra il letto. La gente è ossessionata da me. Probabilmente anche voi. E a proposito di ossessioni, recentemente mi sono cercato su Google (non fingete di non averlo mai fatto) e ho notato che anche il mio stile non passa inosservato. Nonostante i miei ragazzi amici abbiano sempre mostrato di apprezzare il mio gusto per la moda, non mi ero mai reso conto di come potessi usarlo per toccare le persone. No, non "toccare" nel senso di "toccare inappropriatamente." Me ne guardo bene, soprattutto coi bambini—mi limito a sostenere quelli che lo fanno.

Cosa? Voi non mi conoscete. Non sapete da dove vengo, dove sono stato, quanto ci sono stato e cosa ho dovuto fare per arrivare da dov'ero a dove sono adesso! (Dio mi parla per vie misteriose, ovvero attraverso Tyra Banks). Come osate giudicarmi. Non avete la minima idea di quante ne ho dovute passare. Lottare contro le donne (le frociare sono delle guastafeste), il controllo delle nascite (preferisco il sesso non protetto) e i matrimoni gay (se io non posso, nessuno può) è stato sfiancante. Dico, avete visto quante rughe mi sono venute dal 2005? E non ce le ho perché ho preso il sole nudo con Dolce & Gabbana su una qualche spiaggia siciliana, anche se l'ho sognato giusto la notte scorsa.

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Tornando al dunque: sono un tipo stiloso. E non mi va di vivere in un mondo in cui le sorelle Kardashian hanno la loro linea di abbigliamento mentre io devo accontentarmi di capi Prada su misura. Ok, non sono pazzo, so che non posso passare da Papa a Stilista dall'oggi al domani—inizio in piccolo, con una collezione di accessori. Calzature ispirate all'arte romana, Mozart e le sofferenze di milioni di persone per mano della Chiesa Cattolica. La palette coprirà ogni sfumatura del rosso sangue (eccetto quello mestruale, perché è disgustoso).

Per tutti quelli convinti che mi ritirerò in qualche monastero, vi sbagliate di grosso. Se dovete spettegolare sulla mia vita, cercate quantomeno di renderla accattivante. Dite che vado in riabilitazione con Lindsay Lohan. O attenetevi alla pura e semplice verità: sono qui a bere limonate fresche mentre lavoro alle mie memorie. Sto anche scrivendo una sceneggiatura, e per interpretare il mio ruolo ho scelto Glenn Close. Davvero, non è finita. Siamo davanti a un nuovo inizio. Una cosa alla Beyoncé post-Destiny's Child. Justin Timberlake post NSYNC. Datemi tempo e vedrete!

Oh, giusto. La mia grande rivelazione. Faccio coming out! Come ateo. Forza, se ci fosse un Dio Paris Hilton avrebbe fatto un secondo album. Se ci fosse un Dio, Demi starebbe ancora con Ashton. Se ci fosse un Dio, quello stesso Dio mi avrebbe reso una star del cinema piuttosto che un semplice sosia. So di avervi fatto aspettare a lungo per questa confessione, ma se fossi uscito prima allo scoperto la mia carriera ne avrebbe risentito. Ora possiamo ricominciare da capo! E già che siamo in tema, presto avrete un nuovo Papa! Chi? Non ho ancora preso una decisione. Ma dovrà essere quel mix perfetto di bellezza, compassione ed eleganza. A dire il vero, sto pensando di aprire la competizione al pubblico per la prima volta nella storia! Normalmente soltanto i cardinali sotto gli ottant'anni entrano in conclave, ma propongo che, d'ora in poi, tutti coloro sotto gli otto anni abbiano facoltà di voto. La procedura è ancora in fase di discussione; si potrebbe votare inviando tramite Snapchat autoscatti col nome del candidato prescelto scritto sul petto. Scherzo, ovviamente! A quell'età i bambini non sanno scrivere.

Segui Tea su Twitter: @TeaHacic

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