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Cosa pensano del dibattito sul niqab le donne che indossano il niqab?

Ognuno ha la sua opinione sul perché il niqab dovrebbe o meno essere vietato in pubblico, ma praticamente nessuno si è disturbato a chiedere il parere delle dirette interessate.

Una musulmana con il niqab, Londra. (Foto via)

Di tutti gli argomenti collegati all'immigrazione su cui stampa e politici amano tornare ciclicamente, il dibattito sul codice d'abbigliamento islamico e la sua applicazione in Europa occupa un posto a dir poco speciale. E mentre tanti sembrano ancora fare a botte con la terminologia (in particolare con la confusione tra burqa, velo per lo più integrale diffuso in Afghanistan, niqab, che scopre gli occhi, e hijab, il foulard posto sui capelli) e di conseguenza con la reale dimensione del fenomeno nei Paesi non musulmani, ogni qualvolta si verifica un fatto di cronaca che coinvolge una donna velata è impossibile tener testa alla quantità di editoriali, proclami e campagne a cui l'opinione pubblica è sottoposta.

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La settimana appena passata è andata proprio così. Nel canton Ticino, in Svizzera, i votanti si sono espressi a favore dell'abolizione del burqa in pubblico risvegliando le richieste dei partiti xeonfobi oltreconfine, mentre nel Regno Unito la discussione si è riaccesa in seguito a due fatti separati tra loro. Nel primo caso, il Birmingham Metropolitan College ha comunicato a una studentessa intenzionata a iscriversi che il campus vietava il niqab per ragioni di sicurezza, per poi fare marcia indietro di fronte alle proteste. In seguito, un giudice ha riferito che in tribunale non è ammesso testimoniare indossando il niqab. Qualche giorno prima, il vice-primo ministro britannico Nick Clegg aveva annunciato il suo sostegno a un eventuale norma sul divieto nel niqab nelle scuole, escludendo però ulteriori limitazioni.

Tuttavia, che si tratti di non musulmani che sostengono il diritto di indossare il niqab, musulmani convinti che sia sbagliato indossare il niqab o non musulmani che si accaniscono su altri non musulmani responsabili di non aver preso posizione sul niqab, una voce sembra mancare al dibattito: quella delle donne che indossano effettivamente il niqab. Ne abbiamo intervistata qualcuna, e questo è quanto ci hanno detto.

Siama Ahmed, 35, insegnante e blogger dell'Oxfordshire.

VICE: Cosa pensi delle recenti controversie sul niqab in Gran Bretagna?

Siama Ahmed: La mia opinione sul caso giudiziario è che questi problemi non dovrebbero esistere. Nel diritto islamico, se un giudice chiede di togliere il velo, devi rimuoverlo. E il giudice ha chiesto giustamente di rimuoverlo. Posso solo supporre che la donna in questione non lo sapesse.

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Indossi il niqab tutto il giorno?

No. Ho due bambini piccoli e non voglio che percepiscano l'ostilità altrui quando lo indosso. Ma se sono in Medio Oriente o in un posto in cui la maggior parte delle persone è musulmana lo indosso—solo se facendolo non creo disagio agli altri, però. Quindi, la cosa fondamentale è che io non stia mettendo a disagio nessuno. Credo che i lati negativi dell'indossarlo superino quelli positivi [nella vita di tutti i giorni]. In Medio Oriente non è normale guardarsi negli occhi tra uomini e donne. Ma in questa cultura il contatto visivo è importante.

Perché lo porti?

In un modo ideale, senza islamofobia, mi piacerebbe indossarlo sempre, perché per me è molto importante. Il problema di fondo è che in questo paese non c'è molta spiritualità, quindi è difficile spiegare perché indossare il niqab è importante.

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Na'ima Robert, 36 anni, è una cittadina britannica convertita all'Islam, oltre che scrittrice. Ha preferito non essere fotografata.

Come influenza la tua vita di tutti i giorni il fatto di indossare il niqab?

Na'ima Robert: Come persona che lavora nell'editoria e nella stampa, non penso che il niqab mi abbia ostacolato. Sono una persona estroversa, avventurosa e ambiziosa—il niqab non mi ha cambiata.

Quindi il fatto che la gente non possa vedere il tuo volto non ha cambiato niente?

Ha cambiato il modo in cui alcune persone si approcciano a me. All'inizio sono intimoriti dal mio volto coperto. In quei casi sorrido a più non posso, in modo che lo vedano dai miei occhi. Ma sono più gli atteggiamenti che mettono le persone a proprio agio, non è così? Dopo tutto, ci sono persone che si vestono normalmente i cui atteggiamenti e comunicazione verbale risultano intimidatori. Una persona che indossa il niqab non ha gli stessi vantaggi di una la cui faccia è visibile, lo ammetto, ma la stessa cosa si può dire di coloro che hanno tatuaggi o tagli di capelli particolari, no?

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Suppongo di sì. Cosa pensi dell'opinione per cui indossare il niqab in certe situazioni sia inappropriatoad esempio in tribunale o se stai insegnando a dei bambini?

Come insegnante e come musulmana, mi piacerebbe sapere che non sto svantaggiando in alcun modo i miei studenti. Se il mio volto coperto dovesse rappresentare un chiaro svantaggio, riconsidererei la mia scelta di indossare il niqab in classe o la mia posizione lavorativa. Detto questo, ho tenuto dei seminari nelle scuole con il viso coperto, ma ho fatto in modo che la mia personalità potesse trasparire, così da poter coinvolgere i bambini. Ma la domanda importante è questa: chi decide quando è inappropriato indossare il niqab?

Cosa pensi delle musulmane che non lo indossano?

Credo che stiano sbagliando! No, davvero, non penso niente in particolare—sono libere di scegliere il loro cammino verso Dio, no? Una cosa che ho imparato negli anni è l'importanza dell'umiltà.

E che mi dici di quelli che si infastidiscono perché non possono vedere il tuo volto?

In quanto scrittrice, il mio compito è quello di immedesimarmi negli altri, quindi ovviamente li comprendo. Pensa alla cultura delle maschere nella nostra tradizione: Darth Vader, i ninja, i ladri, dietro c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da nascondere. Aggiungi il fatto che le immagini di donne velate sono state utilizzate per illustrare la presunta oppressione della donna nel mondo musulmano dall'epoca degli orientalisti fino alle prime pagine di oggi. Sono sincera, per una donna è difficile indossare il niqab.

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Soumaya Bezgrari , 34 anni, mamma a tempo pieno di Camberwell, Londra.

Ti senti sicura quando indossi il niqab?

Soumaya Bezgrari: Ricevo un sacco di insulti. Mi sento al sicuro solo nell'East London. E mi sembra che le cose stiano peggiorando. Credo che al giorno d'oggi molte più donne indossino il niqab, e penso sia perché i musulmani stanno diventando più religiosi.

Da quanto lo indossi?

Da sei o sette anni. Sono nata e cresciuta qui, è qui che ho studiato e dove mi sono laureata.

Cosa pensi della tesi secondo cui il niqab sarebbe una forma di oppressione?

È stata una mia scelta indossare il niqab, e non l'ho fatto perché mio marito mi obbligava—assolutamente. Io me ne frego delle persone che mi dicono "Perché indossi il velo?" Ma gli altri non ci riescono.

Perché lo indossi?

Il niqab mi protegge—i muratori non mi fischiano dietro e non mi guardano in modo inappropriato. Con il niqab non ti possono molestare. Magari fanno qualche commento, ma va bene. Ci sono migliaia di donne che lo indossano—vuoi dirmi che sono tutte costrette dal marito?

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Tajminah, 20 anni, fa la receprionist presso la East London Mosque. Anche lei ha chiesto di non essere fotografata.

Sei mai stata molestata per strada per il fatto di indossare il niqab?

Tajminah: Il primo giorno che l'ho indossato siamo andati a Goodmayes, un'area a maggioranza bianca, e c'erano dei ragazzi, avranno avuto sui vent'anni, che continuavano a farci gestacci e a insultarci.

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Perché pensi che lo abbiano fatto?

Penso sia perché la gente ritiene che non ci stiamo integrando, ma io vivo la mia vita come qualsiasi altro membro della società.

Secondo alcuni il niqab è uno strumento di oppressione. Cosa ne pensi?

Il più delle volte il concetto che passa è che sia il marito a obbligare la moglie ad indossarlo—o comunque che sia un'imposizione maschile dettata da padri o fratelli, ecc. E non è così. Io per esempio non sono sposata e non ho fratelli. Ho delle sorelle, e i miei genitori sono divorziati, quindi mio padre non ha molta influenza nella mia vita. Sono la più giovane in famiglia, e l'unica che indossa il niqab. Ho scelto da sola di farlo.

Quando hai cominciato a indossarlo?

Ho cominciato l'anno scorso durante il Ramadan. Ho sempre voluto indossarlo, ma ho sempre esitato, e prima di iniziare ho cercato di capire come ci si sentisse consultandomi con un'amica che lo indossava abitualmente. Insomma, non è stata una decisione presa alla cieca.

Sono tanti i casi di donne che smettono di indossarlo, invece?

Penso che le notizie sugli attacchi possano indurre qualcuna a rinunciarci. Dopo quello che è successo a Woolwich una mia amica è stata attaccata da un uomo bianco. Stava andando al college e l'uomo ha cercato di strapparle di dosso il niqab e ha iniziato a importunarla. Cose come queste possono allontanare molte dall'idea di indossarlo. In questa società è permesso praticare liberamente il proprio credo, perché mai le regole della nostra religione dovrebbero essere eliminate?

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