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Demented parla da solo

Le uomestruazioni

Ce le ha chi ti sta accanto, e improvvisamente anche per te il mondo acquista un colore cremisi da apocalisse imminente.

Illustrazione di Simone Tso

I Menstruation sisters sono uno dei miei gruppi noise preferiti: fanno una caciara immonda e hanno un tasso di primitivismo ineguagliabile. La critica però li ha quasi sempre ricompensati con voti poco lusinghieri (3, 4,4 e mezzo). Come mai? Be’ forse proprio per il nome. Le Mestruazioni, si sa, sono qualcosa che disturba sia chi ce le ha sia chi le subisce indirettamente. Eppure andrebbero viste con ammirazione e timore reverenziale, con gli stessi occhi con cui si osservano i grandi fenomeni terrestri di rivoluzione/rotazione—per non parlare del coraggio di chi le prova sulla propria pelle come lo sfollato il terremoto.

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Grande letteratura si fa sulle mestruazioni: c’è chi le considera una grandissima rottura di ovaie (le donne) e chi una grandissima rottura di coglioni (gli uomini). C’è chi invece pensa che senza le mestruazioni le donne non potrebbero vivere, e chi crede sia una schiavitù perenne di cui disfarsi: di recente è uscita la pillola per eliminarle definitivamente. E per finire c’è chi crede che arrivino il 27 di ogni mese, tipo lo stipendio (teoria a cui fino a poco tempo fa aderivo). Addirittura ci sono delle teorie tipo questa e questa, per cui le mestruazioni sono un’anomalia legata alla cattiva alimentazione da cui il corpo tenterebbe di purificarsi con questo fenomeno bizzarro, mentre di fronte a più sane abitudini di vita la donna sarebbe priva di simili problemi.

Ad ogni modo le mestruazioni esistono, e dobbiamo farci i conti. Sapete tutti cosa succede in “quei” giorni: l’umore ti si sballa, si è irritabili, fisicamente ci sono dolori praticamente ovunque, mal di testa, un infernale rodimento di culo. È una sofferenza. Il lettore in questo caso mi chiederà: per quale motivo questa filippica? È che io mi informo, e le ultime notizie mi invitano a prendere una posizione.

Per quanto mi riguarda ho spesso il “marchese” pure io: quella sorta di malessere che sfocia nell’esistenziale, una pozza nera nelle interiora, tutto e tutti sono da bruciare e non va mai bene un cazzo, le bestemmie si sprecano, lo psichiatra è dietro l’angolo. Potrei essere uno di quelli che fanno parte della categoria teorizzata qui: pare infatti che in alcuni casi anche gli uomini diano segni di squilibrio ormonale e abbiano le loro “cose”. Qui abbiamo una prova dei tanti dialoghi sul tema in forum femminili, dove pulzelle si lamentano degli sbalzi incontrollati dei propri partner. D’altronde la natura fa esperimenti a rotella e non è detto che anche l’uomo non abbia, in futuro, le stesse manifestazioni esterne delle controparti femminili (molti primati già le hanno per sovraccarico di estro): ci stiamo preparando all’eventualità. Per ora purtroppo non abbiamo prove certe e dobbiamo solo affidarci al suggestivo mondo delle ipotesi, che in alcuni casi lascia però stupefatti.

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Ho spesso assistito a sceneggiate di uomini nei confronti delle loro lei simili a quelle di zie milf incazzate per una messa in piega sbagliata in quei momenti lì. Certo è che il ciclo influenza tutta una serie di storie, rapporti e comportamenti per cui alla fine può essere considerato tipo un virus. Ce le ha chi ti sta accanto, e improvvisamente anche per te il mondo acquista un colore cremisi da apocalisse imminente. L’apoteosi è evidentissima quando si scopa in quelle situazioni: diventa tutto benedetto dal fuoco del dio Vulcano e della dea Estia. Miscugli alchemici fra bianco e rosso, sangue e sperma, tutto sta a mega cannone: certo, è anche fastidioso per entrambi ma è lo stesso fastidio di ingerire un pregiato peperoncino messicano. Stolto chi non ne approfitta!

Potrebbe essere considerato una specie di “sacrificio propiziatorio” interiore, una metafora sintetica del ciclo vitale e religioso: malattia salute morte e resurrezione tutto a un botto. Molti pensano che la civiltà sia nata proprio dalle mestruazioni, così come il tempo sia nato controllando la loro ciclicità: io penso che invece abbia avuto origine osservando le reazioni incontrollate dei soggetti che ce le avevano e il tempo che ci metteva il dirimpettaio esasperato a sbroccare a sua volta.

Detto questo, tocca anche sfatare dei miti popolari. Ad esempio non è vero che le piante di fronte a soggetti mestruati si ammosciano, è una palese stronzata: se col sangue di bue si concimano figuratevi con quello mestruale. È evidentemente una notizia falsa e tendenziosa a consumo degli invidiosi che hanno gravidanze isteriche e basta, per maschilisti accaniti o solo per dimostrare e rivendicare il fenomeno sanguinolento/di sofferenza da parte di quelle donne di chiesa che ancora sono legate a una visione martiriocentrica del fenomeno. E infatti via alla gara per far crescere le piantine in terrazzo.

Diciamolo: le mestruazioni, tirando le somme, sono quello che sono. Fortunatamente arrivano e poi se ne vanno. Quello che invece dà fastidio sono le sindromi premestruali. Lì tutto è sospeso in un FORSE di febbricitante accadimento, esce il fumo dal naso tipo dragone, sembra di vivere in una lavatrice accesa. Ed ecco spiegato perché gli uomini non hanno propriamente le mestruazioni; vivono altresì in una sorta di perenne fase premestruale. Se così non fosse non avremmo, ahimè, omicidi a caso, sparatorie a culo, giocatori accaniti nelle sale slot che metaforizzano le loro emorragie mancate attraverso il danaro. È questo che in qualche modo separa l’uomo dalla potenziale capacità di affrontare i suoi mostri: sentire dentro di sé il massacro. Io di per me ho risolto: sharo le mestruo e le sue randomizzazioni emotive con la mia compagna, così almeno in due ci divertiamo.

Demented Burrocacao è una nostra conoscenza di lunga data, e per VICE si occupa di recensioni, reinterpretazioni e altra musica. Una volta si è anche fatto intervistare. Come avrete capito, questa è la sua rubrica. 

Segui Demented su Twitter: @DementedThement

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