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Tea's Tacos

Fagmobbin'

Next time they call you a slut, Brooke Candy tells you not to give a fuck. Tea intervista Brooke Candy.

Foto di Piotr Niepsuj.

Tutti dicono che dal vivo le celebrità sono sempre un po' più piccole di quanto ci si aspetta, quindi non sono rimasta affatto sorpresa nel constatare che l'imponente Brooke Candy è in realtà alta poco più di un metro e 50 e (si può dire?) sospettamente magra. A sorprendermi è stata piuttosto la sua personalità. Come voi, conosco Brooke grazie al suo Tumblr e i suoi video musicali, gli stessi che la fanno sembrare disponibile quanto i rettili che vi compaiono, e la prospettiva di incontrarla mi ha messa in un completo stato di agitazione. Non solo perché sono una sua fan e avevo paura che mi trovasse patetica e/o mi sorprendesse a infilare i suoi avanzi di cibo in borsa. No, temevo fosse "eccessiva", ed eccessivamente scalmanata e antipatica—persino per me. Perciò capirete il mio stupore quando ho scoperto che la “Freaky Princess” è un'ottima interlocutrice, elegante e piena di buone maniere. Brooke non è solo l'alieno per cui si spaccia. Semmai, è una gatta estremamente ben educata. Ho imparato questo (e molto molto altro!) parlando con Brooke immediatamente dopo il suo arrivo a Milano, dove è venuta per esibirsi durante la fashion week milanese, mangiare pasta [vegetariana] e farci sentire incredibilmente noiosi e stupidi.

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VICE: Benvenuta a Milano! Cos'hai fatto dopo il tuo arrivo, a parte uscire sul terrazzo e urlare?
Brooke Candy: Hai letto i miei tweet!

Già…
Siamo arrivati ieri sera, e dalla nostra bellissima stanza d'albergo abbiamo ordinato il servizio in camera. Ho mangiato gli spaghetti. Mi piacciono un sacco, quindi è stato bello. Fantastico.

Per quelli sei nel posto giusto. Come ti prepari per la tua performance? Hai delle richieste da diva per il backstage?
Solo del tè. Se ho un camerino mi prendo due minuti per bere un tè. Altrimenti basta l'adrenalina.

Il fatto di essere una spogliarellista aiuta nell'esibizione?
Non lavoro più come spogliarellista, era solo un modo per fare soldi.

Non ti ha ispirata? Anch'io lo ero, e mi manca molto.
Ho iniziato a fare la spogliarellista perché avevo bisogno di un lavoro che mi lasciasse abbastanza tempo per dedicarmi alla mia musica e contemporaneamente mi permettesse di vivere come meglio credevo. E lo sai, puoi fare migliaia di dollari a serata. Prima di iniziare con lo strip mi occupavo già di musica, ma il mio corpo mi metteva a disagio. Poi, facendo la spogliarellista, stare nuda è diventato talmente normale da entrare a far parte del mio personaggio—non che sia un personaggio costruito ad arte: Brooke Candy è il mio vero nome e le canzoni si basano sulla mia vita. Ma quella professione ha ispirato le mie esibizioni dal vivo e mi ha resa più aperta nei confronti del mio corpo. Non lo raccomanderei a chiunque, comunque per me è stata un'esperienza illuminante. Mi ha insegnato a lavorarmi la gente. A lavorarmi gli uomini.

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Lo strip-tease ha a che fare con una buona dose di psicologia.
Avevo un mio metodo. Capisci che quelli che vengono in gruppo non hanno soldi o sono disposti a spenderne. I tipi solitari, invece, sì. Così ne cercavo uno, mi sedevo al suo fianco e dicevo, "È il mio primo giorno, sono nervosissima. Non l'ho mai fatto. Ti va di parlare con me?" E ci mettevamo a parlare finché lui non mi offriva da bere. Da lì saremmo arrivati alla lap dance, e infine ai soldi. Un sacco di soldi.

Sei chiaramente una femminista, eppure sei anche molto sessualizzata. Come concili l'essere femminista con un comportamento che altri non esiterebbero a definire da "donna-oggetto"? In quanto femminista che ha lavorato nel mondo del sesso lo capisco, ma sono curiosa di sentire il tuo parere.
Se sono io stessa a farlo, non sono una "donna oggetto"! Nessuno mi fa indossare dei vestiti e mi spinge sul palco dicendo, "Vai!" Sono io che scelgo di usare il mio corpo. Ogni essere umano ne ha uno—tette, cazzi e quant'altro. Siamo consapevoli del nostro aspetto, quindi non vedo perché dovrebbe essere un problema. Come dicevo, non che spinga le ragazze a farlo, ma se sei tu a sceglierlo è assolutamente legittimo.

Cosa pensi del fatto che Taylor Swift e Katy Perry abbiano pubblicamente condannato il femminismo, anche se loro stesse sono, per definizione, femministe? Perché così tante donne di punta hanno paura ad associare il proprio nome a quella parola?
Il fatto di Katy non mi sorprende granché, ma Taylor Swift… da pazzi! Sembra così intelligente! Pensavo fosse fantastica, ma devo rimangiarmi le mie parole, non sono più una sua fan… Eppure credo ci sia lo zampino di qualcuno. È inspiegabile!

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Il problema è che non ne conoscono il vero significato, possibile?
Ma dovrebbero! Veniamo da un'oppressione perenne! È terribile! Dovrebbero sapere che stiamo ancora combattendo per la parità, che dobbiamo lavorare dieci volte di più per molti meno soldi, dovrebbero saperlo. Non lo sanno?

Immagino sia per paura del pubblico. Prendi il tuo caso: hai tantissimi fan, ma anche molti hater piuttosto pesanti. E credo che purtroppo sia dovuto al tuo essere una femminista molto aperta dal punto di vista sessuale. È una cosa che fa incazzare gli uomini, e confonde. È incredibile quante stronzate ti scrivano alcuni… leggi tutti i tuoi commenti? Ti condizionano?
Leggo ogni singola cosa venga scritta sul mio conto. Tipo, la mattina appena sveglia leggo tutti i tweet in cui sono menzionata. Tutti i commenti. Al 95 percento sono positivi. Ma quelli negativi non mi disturbano, si tratta di ignoranza. Prima li retwittavo per dimostrare fin dove potesse arrivare la cattiveria della gente, ma poi ho capito che così gli stavo solo facendo pubblicità. È quello che vogliono, attirare l'attenzione. Non mi condizionano in alcun modo. Sono forte e sicura di me e delle mie idee, quindi non mi frega assolutamente niente di quelli a cui posso o meno piacere.

C'è qualcosa che ti condiziona?
In generale sono una persona infelice. Sono un po' maniaca. Ho sempre combattuto con depressione e pensieri suicidi. È uno squilibrio chimico, suppongo, niente di più. Ma ci sono delle cose che mi buttano giù. Non li considero causa della mia infelicità, tuttavia influiscono sull'umore. Per dire, ho fatto un concerto a Madrid e mi hanno trattata malissimo. Erano strafatti, facevano casino. Mi era completamente passata la voglia di esibirmi! In pratica, sono stata aggredita e violentata lì sul palco. Mi dicevo, Sono venuta qui per portarvi amore, e voi non mi date altro che violenza! So che promuovo la sessualità, ma questo non significa che possiate molestarmi.

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Certo, avere atteggiamenti sessuali non implica l'essere sessualmente disponibile.
Gli artisti dovrebbero avere il controllo completo quando si esibiscono. Stare sul palco ma non averlo sotto controllo, vedersi strappare i vestiti e sentirsi toccare dappertutto… è stato terribile. Ho concluso la mia performance e per il resto del tour in Spagna non ho fatto che piangere. Ma poi è stata la volta di Londra e lì mi sono detta, Ok, sto facendo la cosa giusta [ride]. Non voglio dire che gli spagnoli siano cattiva gente, ma quanto è successo non va affatto bene. Quell'episodio è stato decisamente spiacevole. Voglio che sappiano che non va bene e che mi sento violata. D'ora in poi farò come GG Allin. Se pensano di violentarmi, gli tiro contro la mia merda. Cago sul palco e gliela tiro in faccia. Ma voglio che le mie esibizioni siano piene d'amore, quindi spero di non dover arrivare a tanto.

Courtney Love, Brody Dalle, molte artiste sono state aggredite sul palco.
Courtney Love mi piace molto. Siamo simili, come performer. È una femminista fatta e finita, estremamente sessuale, folle e geniale. Ma la gente lo interpreta in maniera strana e crede di poter approfittare di noi.

Perché la gente è stupida, gli uomini in particolare.
Credo sinceramente che le donne siano migliori degli uomini. Davvero, non ho problemi a dirlo. Portiamo in grembo una vita, la creiamo, la alleviamo, eppure siamo sempre noi ad avere la peggio. È tutto più difficile, tutti ci vogliono fare del male, e nonostante questo siamo forti, non distruttive né aggressive pur essendo quotidianamente vittime di aggressioni. E che cazzo.

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Diresti che il tuo obiettivo principale è conferire potere alle donne attraverso la tua arte? Su una ragazza può fare un grande effetto sentire una cosa come “Next time they call you a slut, Brooke Candy tells you not to give a fuck.” 
Assolutamente sì—ho avuto un feedback molto positivo grazie a quel pezzo. Ci sono ragazze che mi dicono, "da quando è uscita quella canzone ho smesso di fregarmene." Ricevo regolarmente messaggi del tipo, "Non ci faccio caso, le parole non mi feriscono più." Anche se aiuto una sola persona, per me è comunque importante, perché sono sempre stata perseguitata da cose del genere.

Come è successo? Chi ti ha aiutato a fregartene?
Lil' Kim. Era una donna di successo, e promuoveva tutto ciò in cui credo. Una vera femminista, tanto nei suoi testi quanto nel suo immaginario sessualizzato. Rappresenta qualcosa di molto positivo e bello. Tante MC dicono di essere state ispirate da Lil' Kim, ma cos'hanno conservato di suo? Di cosa parlano nei loro pezzi? Del nulla più totale.

O si insultano a vicenda.
È una cosa che non sopporto. Tutto per ottenere un po' di attenzione e vendere dischi. Io non credo in queste cose. Credo piuttosto nel rafforzare le donne! Perché abbiamo passato le stesse cose, ed è stata dura! Sapere che un'altra ha vissuto lo stesso e poi cercare di demolirla mi sembra estremamente stupido. Nessuna dovrebbe comportarsi così nei confronti di un'altra donna. Specialmente con la musica, perché è un campo in grado di influenzare le masse. Puoi entrare nella mente della gente, influenzare le loro opinioni e cambiare le loro vite. Perché allora insistere sull'immaginario della "rich bitch"? Nessuna può identificarcisi!

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Perché credi che all'improvviso siano spuntate così tante MC? Prima non c'era niente, e ora, dal nulla, eccole!
Credo che Kreayshawn abbia fatto da apripista a tutte quante, e nessuna la ringrazia. Anzi, fanno di tutto per distruggerla—è terribile.

C'è molta maleducazione.
C'è molta stupidità, è quello il problema. Sto cercando di far passare un messaggio, ma la gente non lo capisce. Solo la comunità gay lo fa. Loro sono i miei più grandi sostenitori. Gay e lesbiche. La frontiera ultima del pregiudizio.

Secondo te, qual è il motivo di tutto questo appoggio?
Accettano chi è diverso, perché loro stessi sono diversi. Vogliono rappresentarmi e darmi forza in quanto apprezzano il fatto che prenda posizione in loro favore e che sia una del gruppo. E non lo faccio per ricevere attenzioni, ma perché mi identifico con loro. Quando ho detto a mia madre che mi piacevano le ragazze mi hanno buttata fuori casa. Avevo 15 anni. Non posso non rappresentarli. Se non lo facessi, mi sentirei vuota dentro.

Segui Tea e Brooke su Twitter: @TeaHacic e @BR00KECANDY

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