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Una serata a Barcellona con il finto Psy

A due anni di distanza, il fenomeno "Gangnam Style" continua a fare vittime. Ed è per questo che il franco-coreano Denis Carre è riuscito a farsi passare un'altra volta per Psy e a trollare la Settimana della Moda di Barcellona.

L’anno scorso il franco-coreano Denis Carre era a Cannes. Fin qui tutto bene, se non fosse che praticamente chiunque l'ha scambiato per Psy. Ok, Denis indossava gli occhiali da sole del video di "Gangnam Style", ma quella clip è stata vista più di due miliardi di volte—in teoria la gente dovrebbe essere in grado di distinguere il vero Psy da un franco-coreano leggermente tracagnotto con un completo e gli occhiali neri. Il culto della celebrità può avere effetti anche sulle nostre diottrie? O forse tutti volevano semplicemente credere di aver visto la faccia più visualizzata di YouTube?

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Denis è un mio amico, e quell’anno ero con lui a fotografare il tutto. Ho assistito—tra gli altri momenti surreali—a proprietari di locali che gli offrivano pacchi di soldi per esibirsi e rivenditori di automobili che cercavano di consegnargli chiavi di macchine sportive, solo “perché sarebbe stato fico vederlo guidare.”

Un anno dopo ci siamo presentati alla Settimana della Moda di Barcellona per scoprire se la vista di Denis in un completo elegante avrebbe scatenato un'altra volta il caos.

Stando ai tanti editoriali angosciati e gli studi condotti sul tema, la soglia di attenzione della nostra generazione è praticamente pari a zero. Abbiamo immaginato che la gente avesse ormai dimenticato chi fosse Psy e, soprattutto, perché mai avesse fatto di lui un mito.

Per aiutarli avevamo stampato un sacco di adesivi, T-shirt e tatuaggi temporanei con la scritta: "DO ME GANGNAM STYLE."

Alla fine si è trattato di una spesa inutile: a quanto pare la gente ha un'ottima memoria quando si tratta di epidemie globali che dominano la cultura popolare per un anno intero.

Una volta terminati i preparativi (ovvero, cercare di convincere le fashion editor ad attaccare gli adesivi "Gangnam Style" sulle loro borse Balenciaga da 1.500 euro), Denis ha fatto la sua comparsa circondato da un sacco di flash. Hanno iniziato a indicarlo e a chiedergli foto di gruppo, visibilmente elettrizzati all'idea di trovarsi a pochi metri da un sudcoreano.

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A un certo punto una guardia della security ha preso l’iniziativa e ha scortato Denis e le modelle con cui aveva posato poco prima nel locale.

La cosa era a metà strada tra il buffo e il deprimente: mi divertiva vedere un sacco di gente convinta che Denis fosse davvero Psy, ma era anche deprimente, perché le uniche cose che hanno in comune i due sono il fatto di essere asiatici e di indossare volentieri gli occhiali da sole anche al chiuso.

Denis è stato portato direttamente nell’area VIP, dove i presenti l'hanno circondato per farsi fotografare al suo fianco mentre lui re-inscenava non proprio correttamente il balletto di "Gangnam Style". Mi sono sentito un po’ uno schifo, ma c’è un piacere sempre attuale nel vedere persone bellissime mettersi in ridicolo.

Un appunto: evidentemente indossare occhiali da sole nei locali di Barcellona fa cadere tutte le donne ai tuoi piedi. Guardate cosa succede a chi non ce li ha.

Secondo me dobbiamo tutti delle grosse scuse alla comunità dei professionisti del rimorchio.

Qui è il momento in cui il buttafuori ha iniziato a scattare foto, e il ragazzo sulla destra ha ordinato qualche bottiglia di champagne. È lì che sono iniziati i dubbi a livello etico. È accettabile che degli ubriachi paghino per te soltanto perché credono che tu abbia inventato un ballo? O confessi e ti compri la tua bottiglia di prosecco? Alla fine non abbiamo detto niente, perché probabilmente per loro sarebbe stato molto più umiliante capire che avevano semplicemente scambiato un ragazzo qualunque per qualcuno che ha invaso la rete per un anno e mezzo.

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Nelle ore successive, a Denis è stata offerta una bottiglia di champagne dopo l'altra. A un certo punto ha dovuto iniziare a fingere di bere per evitare di ubriacarsi, e si è limitato a fare brindisi col bicchiere pieno con qualsiasi cosa la gente decidesse di far ubriacare Psy.

Abbiamo deciso di andarcene dal primo locale perché avevamo sentito che Pierre Sarkozy—il figlio di Nicolas—avrebbe messo i dischi in una discoteca poco lontana. Sappiamo tutti che non c’è niente di meglio che trascorrere una serata ballando sulla musica selezionata da una persona del genere.

Prima che ce ne andassimo, la fila di persone che non era ancora riuscita a entrare si era messa a scattare foto e urlare, continuando a ballare male il "Gangnam Style" e ammiccare.

E qui c’è Denis con Pierre Sarkozy. Era molto emozionato all'idea di trovarsi vicino a un sudcoreano con un adesivo con scritto "Gangnam Style" sulla camicia.

La cosa più strana è che l’anno scorso Denis aveva fatto esattamente la stessa bravata, e ovviamente la notizia era finita su internet. Eppure, nessuno ha messo in dubbio che fosse il vero Psy—lo hanno condotto tutti nella zona VIP, gli hanno offerto bottiglie di champagne e si sono fotografati al suo fianco.

Poi Pierre ha messo "Gangnam Style" e Denis è stato spinto sul palco, dove si è tolto la camicia e ha ballato un po’ mentre la gente scattava foto e faceva smorfie. Non ha ballato quel ballo—ha solo agitato le mani e dato la piccola mediocre impressione di essere in groppa a un cavallo—ma la cosa non ha preoccupato i presenti. Erano troppo impegnati a puntare i cellulari su di lui.

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Questo è stato l’apice della serata—una stanza piena di gente che venerava un uomo il cui unico legame con la fama era la vaga somiglianza a Psy.

È così che mi immagino la folla intorno ai Beatles nel 1964, solo con iPhone e collane con denti di squalo piuttosto che camicie a fiori e mutande bagnate.

Forse era per via dell’alcol. Forse era passato troppo tempo e la gente aveva dimenticato il vero aspetto di Psy, o forse è stata una grossa approssimazione vagamente razzista; fatto sta che, a quel punto, circa 800 persone erano convinte che l’uomo davanti a loro fosse Psy.

Immagino queste persone rivedere le foto il giorno dopo. Forse da sobri si saranno accorti dell’errore. O forse no. Alla fine, dopotutto, importa davvero qualcosa? Loro pensavano di aver visto una celebrità ed erano molto contenti. Hanno avuto quello che volevano, e Denis ha continuato a bere champagne a scrocco.

All’anno prossimo, Barcellona!

Segue Maciej su Twitter: @mpestka

Le avventure del vero Psy:

A Roma… A noi del Gangnam Style non ce ne frega un cazzo

e a Londra, Paghereste 30 sterline per vedere Gangnam Style dal vivo?