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La festa di Natale di VICE

Guida alle canzoni di Natale

Le canzoni a tema (e i rifacimenti di quelle tradizionali) escono ogni anno, e non tutte finiscono nella playlist della filodiffusione. Ma non è detto che non valga la pena ascoltarle.

Il calendario dell'Avvento della Festa di VICE con Vodafone e #sceglitu svela una nuova casellina. Per l'edizione musicale, non potevamo che rivolgerci all'editor di Noisey.

Ultimamente mi sto ammalando ogni giorno di una malattia diversa, il che mi ha costretto a passare gran parte del mese di dicembre chiuso in casa, ma immagino che, per quelli che mettono il naso fuori dall'uscio almeno nel fine settimana, sia già iniziato l'annuale bombardamento sonoro. Un range che va dai semplici campanelli da slitta alle campane di chiesa a "Last Christmas" degli Wham!, sparate a palla non solo dagli interni degli esercizi commerciali, ma anche dalle filodiffusioni che tanti consigli comunali decidono di piazzare nelle vie principali delle loro cittadine. Come risultato, siamo costantemente circondati dai tipici suoni delle feste, ovunque andiamo, salvo appunto tapparsi dentro casa.

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Ma non li sto evitando volontariamente, lo giuro, e non voglio assolutamente calarmi nella parte del Grinch che odia le feste perché non è così. Con le canzoni natalizie ho un solo piccolo problema: il bombardamento è talmente costante—e carico di gioia diabetica—che il momento in cui questo finisce, e si rimuovono luci e decorazioni, il ritorno alla normalità suona talmente piatto e silenzioso che finisce per deprimere tutti. Ma di canzoni a tema (e versioni nuove di quelle tradizionali), ne escono ogni anno, e non tutte finiscono nella playlist della filodiffusione. Tenterò qui di raccontare gli episodi che mi sono rimasti più impressi. Ce ne sono davvero di tutti i tipi.

David Bowie & Bing Crosby - Little Drummer Boy/Peace On Earth

Oggi potrà non fare troppo strano vedere questi due insieme, ma nel '77 si trattava dell'accoppiata più assurda possibile. Bowie si stava molto faticosamente levando di dosso una fissa per la neve che di natalizio non aveva granché, mentre Crosby rimaneva il raccomandabile nonno d'America. Trattasi di uno special televisivo, come potrete notare dalla imbarazzante introduzione in cui David entra in casa vestito come se puntasse a una polmonite, e poi fa dei sorrisetti piuttosto equivoci. Vabe', la canzone in sé è un arrangiamento pomposo di uno standard del '41. Bowie la odiava, ma poverino voleva fare un favore a sua madre, che era una fan di Bing, il quale morì un mese dopo le registrazioni (e due mesi prima della messa in onda). Ahem.

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Boney M - Little Drummer Boy

Ebbene sì, ne esiste anche una versione di Boney M, quelli di Daddy Cool, che la rendono decisamente migliore di quanto abbiano fatto i due marmittoni lì sopra. Fa strano pensare a dei paladini della disco-promiscuità che cantano di Gesù bambino, ma immagino che il fascino per lo spirito natalizio sia sempre per amore della neve. E vi dirò di più, non è nemmeno l'unica volta in cui i caraibici si sono cimentati con un canto di Natale.

Jackson 5 - I Saw Mommy Kissing Santa Claus

Anche qui: una canzone tradizionale, rivisitata dai fratellini in un intero album a tema che non ho voluto ascoltare per intero. Tra i vari standard natalizi questo è quello che mi ha sempre destato più grattacapi: praticamente racconta di un pischello che, svegliatosi per beccare Santa Claus, lo sorprende a limonarsi sua mamma. E se la ride pensando a cosa direbbe suo padre. 
Devo dire che sentirla cantata dal piccolo Michael ne amplifica l'effetto creepy. Poverino, già dall'esclamazione iniziale si sente che non supererà mai il trauma.

Justin Bieber feat. Busta Rhymes - Little Drummer Boy

Certo, ne esiste anche una versione di Bieber con l'autotune, i tamburi tribali e… Busta Rhymes. È davvero troppo, pure per me. Ci sono persino le campane.

The Pogues feat. Kirsty MacColl - Fairytale Of New York

Questa è decisamente la mia preferita, nonché una delle pochissime della lista che non pretende di fare agli ascoltatori la predica sul vero spirito del Natale, o non avverte che è nato il salvatore. Potreste forse dire che sto un po' barando perché non ci sono manco le campane e il Natale fa solo da sfondo. Più che altro fornendo a Shane McGowan la scusa per raccontare una storia d'amore che nel giro di un anno è passata da un idillio pieno di speranze a un vortice di insulti pronunciati da una coppia di sbronzi. È molto malinconica e molto realistica, e in certi paesi è un grande classico da filodiffusione. Da noi, disgraziatamente, no.

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The Ramones - Merry Christmas (i Don't Want To Fight Tonight)

Ed ecco che praticamente i Ramones raccontano la stessa storia dei Pogues, solo con un lieto fine. Praticamente una versione casereccia del "War Is Over" lennoniano. Perché è Natale e pure gli eroinomani ex-marchettari sentono i valori dell'amore e della famiglia.

Siouxsie & The Banshees - Il Est Né Le Divin Enfant

Questa più che una canzone di chiesa sembra una marcia di guerra. Sarà l'interpretazione solenne di Siouxsie, oppure il percussionismo tribale di Budgie, oppure il fatto che non capisco che c'azzecchino i tenebrosi Banshees con Gesù bambino. Ma più che la canzone in sé, mi è sempre rimasto impresso questo video registrato alla tv francese, in cui Robert Smith si tiene a malapena in piedi e regge con le mani due piatti che non vede l'ora di far scontrare tra loro. Un paio di volte ce la fa, persino.

Run DMC - Christmas In Hollis

Questa invece non mi piace per niente. Non fraintendetemi, ho sempre adorato i Run DMC, ma in questo caso non si sono impegnati affatto. Un beat classico alla loro maniera, e liriche che parlano di scartare regali con la famiglia e mangiare tacchino. Ok, embé? I ragazzi ci tengono a far capire che il Natale nel loro quartiere si festeggia come da tutte le altre parti. Grazie.

Snoop Dogg ft. Daz Dillinger, Nate Dogg, Tray Deee, Bad Azz - Santa Claus Goes Straight To The Ghetto

E se è così sull East Coast, figuriamoci sulla West: "It's 12.30 AM, Christmas Eve/I'm out with the gangstas and thieves/Celebratin', postin' up with eggnog" pure i gangsta più cattivi a Natale stanno a casa con la famiglia e hanno nostaglia della mamma. Babbo Natale può entrare nel quartiere senza finire sparato e tutti se la spassano. Daz ci prova pure a ficcare un po' di commento sociale e parlare dei poveri, ma niente, per Snoop è più importante che "And all I want for Christmas is my 6-4 Chevrolet." Anche questa faceva parte di un intero album a tema che non ho avuto il coraggio di ascoltare per intero, con tutte le stelle di Death Row che se la cantano per le feste. Si intitola, ovviamente, Christmas On Death Row.

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James Brown - Santa Claus Go Straight To The Ghetto

Quello che non sapevo è che Babbo Natale nel ghetto ci mette piede perché glielo ha detto James Brown, e non si può disobbedire all'imperatore del funk. Evidentemente Santa è un fratello. Aspetta, sì, lo è davvero:

Akim & Teddy Van - Santa Claus Is A Black Man

Ora mi è tutto più chiaro!

Moravagine - Terror Natale

Non ho mai capito nulla di quello che diceva il tipo dei Moravagine, un po' perché la sua idea di cantato punk era mangiarsi tutte le parole, un po' per quel fastidiosissimo accento da ggiovane scoglionato della bassa padovana. Nonostante questo (e grazie alle immagini del video) credo di avere capito che il ragazzo fosse un po' risentito col Babbo perché gli portava solo carbone, e allora l'ha fatto fuori, per scoprire poi che il Natale gli manca e vuole giocare con le macchinine. Punk rock impegnato dal profondo portato politico e sociale, senza dubbio.

Sufjan Stevens - That Was The Worst Christmas Ever

Questo invece è un album natalizio che ho ascoltato per intero perché i giornali dell'epoca dicevano che era figo. A me non è sembrato proprio così. Sufjan Stevens si può considerare il capostipite di tutti i cantautori post-folk e snobboni che hanno fato la gloria di Pitchfork negli anni della sua espansione di massa, e di tutti i cliché su musica e look da hipster che hanno ammorbato gli ultimi dieci anni del nostro mondo. A un certo punto decise che era troppo weird fare un disco di Natale, e se ne uscì con 'sta roba qua. Devo dire che se ne avessi dovuto pasare uno con lui, pure per me sarebbe stato il peggior Natale di sempre.

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Jesu - Christmas

Un progetto chiamato Jesu prima o poi doveva fare i conti pure col Natale, ed ecco che Broadrick se ne viene fuori con la versione doom della stessa favola amara dei Pogues. Qua non c'è nessun finale se non interrogativi esistenziali infiniti… L'amore è impossibile e il Natale perso per sempre nella nebbia e nei ghiacci. Peccato non ci abbia messo pure le campane, sarebbe stata perfetta.

KoRn - Jingle Balls

Ed ecco un'altra variante metallara. Lenta e oltraggiosa, i benpensanti scappano e vostra nonna penserà che adoriate il demonio. Consigliata a tutti i dodicenni che vogliono sentirsi oltraggiosi e festeggiare il natale come se fosse il 1998. Jonathan Davis si è pure pitchato la voce in basso per sembrare più cattivo. Questa cover fu ristampata in un singolo intitolato Korn Kristmas insieme all'imbarazzante versione  di un brano da Nightmare Before Christmas, ma originariamente uscì come bonus dell'album Issues. A novembre.

Coil - Christmas Is Drawing Near

Mi pare poco probabile che una coppia di maschi omosessuali dediti alle droghe allucinogene e al sesso rituale si lasci prendere dalla voglia di scartare regali sotto l'albero e bere zabaione. No, loro sembrano tra i pochi a cui sembra fregare solo del lato spirituale, e della coincidenza tra la festività cristiana e quella pagana del Deus Sol Invictus. Infatti questo pezzo è praticamente una preghiera di redenzione, ed è finito in uno dei loro quattro dischi dedicati agli equinozi e ai solstizi. Non lasciatevi spaventare dal polpettone psichico perché è davvero una canzone stupenda, e sarebbe il mio personale modo di augurare buon Natale a tutti.

Queste sono le mie canzoni di Natale, ma sono sicuro di averne dimenticate altrettante. In tal caso, sentitevi pure liberi di scrivermi "nooo, ti sei dimenticato di…" nei commenti (BTW: no, non mi sono dimenticato della Band Aid, è che era troppo ovvia). Buone feste!

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