Quanto sono grandi i più grandi mostri marini?
Immagine: Richard Saxon/Flickr

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Quanto sono grandi i più grandi mostri marini?

Esageriamo facilmente.

"Era grande TANTO COSÌ." Siamo ossessionati dalle dimensioni e abbiamo la tendenza a esagerarle—più grande è qualcosa, meglio è.

Non sono solo gli appassionati di pesca a esagerare; un recente studio ha indagato le reali dimensioni di alcune delle creature più colossali che popolano gli oceani. Il gruppo di ricercatori del National Evolutionary Synthesis Center del Nord Carolina, guidato da Craig McClain, ha pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista Peerj nella speranza di stabilire quali siano le dimensioni massime che la megafauna marina può davvero raggiungere.

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Nell'introduzione dell'articolo, spiegano che anche gli scienziati—proprio come le persone comuni—sembrano entusiasmarsi facilmente riguardo a quali siano le specie più grandi; "le reali dimensioni di molte specie sono fraintese da gran parte della comunità scientifica, né più né meno che dai media generalisti."

Basti pensare alla grande popolarità di cui gode la pseudoscienza relativa al Megalodonte, animale ora estinto.

La ricerca riporta le dimensioni di alcuni degli esemplari più grandi delle specie più note di megafauna marina. Al primo posto, per lunghezza, troviamo la medusa criniera di leone (Cyanea capillata) con 36.6m. La balenottera azzurra è seconda, con 33m di lunghezza, mentre il calamaro gigante non supera i miseri 12m.

Clicca sull'immagine per vederla a schermo intero. Illustrazione di Matthew Maxwell e Pablo Alvarez Vinagre, StudioAM.

Per quanto sia divertente (o terrificante) provare a immaginarsi i più spaventosi mostri delle profondità, la loro misura precisa è un'informazione essenziale per comprendere meglio questi organismi e il loro ruolo biologico. I ricercatori erano interessati anche a misurare la variazione nelle dimensioni di esemplari appartenenti alla stessa specie; a quanto pare, raggiungere la taglia massima non è necessariamente ottimale.

Ma per quanto le taglie che hanno stabilito per gli esemplari notoriamente più grandi siano di gran lunga più accurate di quelle fantasticate nei racconti drammatici di pescatori e marinai, potrebbero non essere del tutto esatte. I ricercatori sono ricorsi a un gran numero di fonti, dalla misurazione degli esemplari conservati in alcuni musei, ai rapporti ufficiali di pesca, fino a eBay—dove hanno trovato all'asta un esemplare del più grande gasteropode, una lumaca di mare chiamata Syrinx aruanus e comunemente nota come tromba australiana, lunga ben 72.4cm (gli autori hanno comunque fissato le dimensioni massime a 72.2 cm, facendo riferimento a una fonte più affidabile).

La taglia di alcune specie è risultata comunque problematica da stabilire; alcune di queste sono specie in via di estinzione, il che si traduce in un numero molto limitato di dati e informazioni. Di altre specie, come il calamaro gigante o i regalecidi, hanno potuto studiare unicamente esemplari morti o moribondi, correndo il rischio non siano rappresentativi della popolazione in salute.

In altri casi ancora i dati potrebbero non essere del tutto affidabili. Si prenda, per esempio, la sopraccitato, colossale, medusa criniera di leone—i 36.6m a cui fa riferimento l'articolo sono legati a un trattato del 1865 che potrebbe far riferimento a una specie differente. Gli autori specificano di essere ulteriormente scettici, dal momento che il documento in questione non fornisce dettagli sulle tecniche di misurazione impiegate.

Per quanto l'aspetto centrale dell'articolo fosse stabilire le dimensioni massime di queste creature, i ricercatori, nelle conclusioni, precisano come per molte specie questi esemplari giganti potrebbero rappresentare un'anomalia. La lunghezza media del calamaro gigante è di 7.3m e la gran parte delle specie oceaniche è di piccole dimensioni.

In un'ammissione piuttosto poetica, scrivono: "concentrandoci sulle specie più grandi e, tra queste, sugli individui più grandi, ironicamente ci siamo concentrati solo su una minuscola frazione delle creature che abitano gli oceani."