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Tecnologia

Come Anonymous è stata fondata sul culto dell'innominabilità

“Non credo che Sabu, Jeremy Hammond, Topiary e Tflow collaborerebbero se non fossero sotto anonimato”
Gabriella Coleman in una conferenza su Anonymous. Immagine: TED Conference/Flickr

Attualmente, il gruppo di Anonymous è generalmente associato all'hacktivism—ovvero l'utilizzo dei mezzi elettronici per colpire persone e organizzazioni per motivi politici. Ma in origine questo collettivo era più interessato a scopi decisamente meno nobili: gli hacker di Anonymous si riunivano piuttosto allo scopo di infastidire la gente, ovvero si dedicavano alla nobile arte del trolling.

Gabriella Coleman, esperta di storia dell'hacking e professoressa alla McGill University, nel suo libro che uscità a breve intitolato Hacker, Hoaxer, Whistleblower, Spy: The Many Faces of Anonymous, racconta nel dettaglio la breve (ma ricca) storia del collettivo di hacker.

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Quello che oggi chiamiamo Anonymous ha avuto origine su una board di 4chan—per essere precisi dalla sezione /b/, uno spazio famoso per la sua violenza e il suo sessismo, insomma un vero e proprio regno dei troll. Qui solitamente gli utenti postano contenuti senza pubblicare il proprio nome o qualsiasi forma di identità fissa: l'anonimato è molto utile per i troll che vogliono evitare di essere individuati, ed è ciò che ha fatto sì che Anonymous si trasformasse da un gruppo di burloni della rete a un gruppo di persone che si organizzano per una causa.

Secondo Coleman, il punto di svolta che ha fatto votare gli utenti di 4chan alla causa dell'attivismo è stata una serie di azioni contro la Chiesa di Scientology nel 2008. In queste operazioni era incluso il video ironico in cui veniva pronunciata per la prima volta la frase "we are Anonymous." Coleman sostiene che le proteste, i tiri mancini e gli attacchi DDoS scherzosamente riuniti sotto il nome di "Project Chanology", sono stati il risultato di "una serie di cose che sono capitate e hanno creato la "tempesta perfetta" dell'attivismo."

Una protesta di Anonymous. Immagine: Paul Williams/Flickr

"Scientology è un'organizzazione che rappresenta esattamente ciò contro cui si schierano geek e hacker" ha affermato Coleman. Ha aggiunto poi che, in termini generali, da una parte si trovano gli hacker che vogliono sperimentare e condividere idee: dall'altra, invece, c'è la Chiesa di Scientology che diffonde i propri dogmi, un bersaglio che calza a pennello.

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Tuttavia, secondo Coleman c'erano tracce di attività politica su 4chan anche prima di questi fatti: "è interessante notare che prima dell'affare Scientology e della trasformazione in attivismo vero e proprio, alcune campagne di trolling avevano una sorta di agenda politica," ha affermato.

Per esempio, per l'attacco al sito Habbo Hotel del 2006, centinaia di utenti sono entrati contemporaneamente nel social network bloccando l'accesso all'area della piscina. Questa prima operazione è sicuramente da ritenere come semplice trolling, ma Coleman afferma che dopo il raid si era diffusa una voce insistente sul fatto che Habbo Hotel stesse bannando degli avatar in base al colore della pelle. Che la diceria fosse reale o meno è irrilevante: indica comunque che c'erano tracce di orientamento politico anche allora.

È come se l'ambiente di 4chan fosse una sorta di incubatrice per lo sviluppo delle idee politiche dei suoi utenti:" 4chan, nel bene e nel male, è un'area di grande libertà di parola," ha affermato Coleman. Naturalmente, "molte delle prime operazioni, soprattutto quella contro Scientology, riguardavano la contestazione contro la censura." Ciò che ha scatenato le operazioni contro Scientology è stato il tentativo da parte della congregazione di censurare un'intervista con Tom Cruise.

Ma è stato solo con l'Operazione Payback di qualche anno dopo che il nome di Anonymous si è indissolubilmente legato all'attivismo politico. Questa operazione consisteva di varie azioni contro grandi organizzazioni, incluse le banche che rifiutavano i propri servizi a WikiLeaks. "Questa è stata la svolta che ha portato il gruppo a imbracciare l'attivismo in toto, senza lasciare che sotto il baluardo di Anonymous venissero svolte altre operazioni di trollaggio," ha affermato Coleman.

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NON CREDO CHE SABU, JEREMY HAMMOND, TOPIARY E TFLOW COLLABOREREBBERO SE NON SOTTO ANONIMATO

La svolta dal trolling all'attivismo è stato cruciale, ma c'è una cosa che non è mai cambiata nella storia del gruppo e che non riguarda solo il nome: l'anonimato.

Su 4chan l'anonimato è talmente importante che le persone che non lo rispettano e che usano un nome reale (i "namefag") spesso vengono considerati negativamente ed evitati, "molti vengono addirittura cacciati," ha affermato Coleman.

Questo caratteristico utilizzo dell'anonimato riguarda questioni che vanno oltre le azioni politiche: uno dei motivi è il fatto che alcune azioni politiche del gruppo, come gli attacchi DDoS, sono illegali. L'anonimato garantisce anche che l'attenzione sia concentrata sul messaggio che il gruppo intende comunicare piuttosto che sugli individui che ne prendono parte (e bisogna anche dire che il brand Anonymous si è guadagnato una sua notorietà).

Ma oltre a ciò Coleman sostiene che l'anonimato abbia aiutato persone apparentemente molto diverse a connettersi. "La maggior parte delle persone che fanno parte di Anonymous sono dei geek, ma sappiamo che il mondo dei geek è molto diversificato al suo interno," ha affermato. Da quando alcune delle identità degli attivisti sono state rivelate sappiamo che il gruppo include un mix insolito di hacker adolescenti, attivisti politici più attempati e appassionati di tecnologia con le più svariate capacità.

"Non credo che Sabu, Jeremy Hammond, Topiary e Tflow collaborerebbero se non fossero sotto anonimato," ha affermato Coleman.

Dalle sue origini legate al trolling alla sua missione politica, l'anonimato può essere considerato il responsabile della formazione del gruppo ed è una parte fondamentale nella definizione delle missioni del collettivo.