Ispettori della International Atomic Energy Agency (IAAA) in visita alla centrale di Fukushima. Immagine: Tepco
Affiliati della criminalità organizzata giapponese sono stati arrestati tre volte quest'anno "con l'accusa di infiltrazione nella rete di subcontraenti per la decontaminazione del gigante delle costruzioni Obayashi Corp e di assegnazione illegale di lavoratori al progetto finanziato dal governo," i quali in alcuni casi erano senzatetto assunti da reclutatori pagati per ogni lavoratore a salario minimo che riuscivano ad assoldare.
Obayashi, la seconda più grande impresa di costruzioni del Giappone, non è accusata di illeciti. I subappaltatori implicati negli arresti erano tre aziende allontanate dalla stessa Obayashi. Come è successo tutto ciò? Ci sono centinaia di aziende coinvolte nelle operazioni di pulizia e il monitoraggio è carente.
Il numero totale di imprese che hanno beneficiato di fondi pubblici non è stato divulgato. “Ma nelle dieci città più contaminate e su una autostrada che corre a nord oltre i cancelli delle rovine della centrale di Fukushima," si legge nella relazione, "Reuters ha scoperto che 733 aziende stavano eseguendo lavori per conto del Ministero dell'Ambiente, secondo i termini contrattuali parziali rilasciati dal ministero lo scorso agosto in ottemperanza con la legge nazionale.
Reuters ha scoperto 56 subappaltatori che non potrebbero gestire appalti pubblici perché non possiedono i requisiti imposti dalla legge giapponese sulle costruzioni. Cinque delle aziende incluse nella lista degli appaltatori di pulizia stilata dal Ministero dell'Ambiente giapponese neppure esistevano.