FYI.

This story is over 5 years old.

Fotografia

Guarda un'intima serie di foto degli oggetti di Frida Kahlo

Ischiuchi Miyako incontra i ricordi della celebre pittrice messicana nella sua serie 'Frida'.

Alla morte di Frida Kahlo, nel 1954, Diego Rivera ha trasformato il bagno della "Casa Blu", la loro eccentrica abitazione a Città del Messico in un tempio della sua amata moglie. Ha riempito la piccola stanza con alcuni frammenti della vita tumultuosa di Frida e ha chiesto che dopo la sua stessa morte la stanza venisse sigillata per 15 anni. Rivera è morto soltanto tre anni dopo ma ce ne sono voluti 50 prima che, nel 2004, l'amministratore della loro casa, che ora si chiama Frida Kahlo Museum, aprisse le porte del memoriale e invitasse la fotografa Ishiuchi Miyako e la sua 35mm Nikon per catalogare e fermare nel tempo le memorie di Frida.

Pubblicità

Prima di incominciare con la serie Frida, la fotografa sapeva molto poco della vita, dell'arte e della tragedia personale dell'artista, avendo passato gran parte della sua carriera a immergersi nella storia culturale del suo paese, il Giappone. Ma poi, immergendosi sempre di più tra i 300 stranissimi oggetti sognanti del guardaroba di Frida — allo stesso tempo tradizionali e irrecuperabilmente eccentrici — ha iniziato a conoscere ed amare l'artista. Dal ritratto degli occhiali da gatta ai vestiti in stile Tehuana, ideali per un corpo deturpato dalla poliomielite durante la giovinezza, la serie di Ischiuchi comunica una "particolare consapevolezza" come spiega il comunicato stampa, "una tenerezza tipica di una donna che guarda agli oggetti intimi di un'altra donna."

"La serie Frida è un distacco dallo stile classico di Ischiuchi Miyako e allo stesso tempo una naturale progressione concettuale," continua. "Allontanandosi dalla cultura giapponese dei suoi lavori precedenti, il lavoro continua l'ossessione con le tracce lasciate dietro di sé, come individuo e come società." In ogni foto, Ischiuchi riesce a rendere l'oggetto al meglio, per rivelare il suo uso, significato, colore o disegno: il tutore della sua gamba ci fa pensare alla sua andatura e i suoi stivali storti mostrano le sue difficoltà nel camminare. Insieme, le immagini minimali mostrano il contatto delle artiste che si toccano, ritratti compositi di una visione globalmente riconosciuta.

Pubblicità

Guardate alcune delle foto qui sotto:

Frida di Ishiuchi #36, 2012-2015, © Ishiuchi Miyako. Courtesy della Michael Hoppen Gallery

Frida di Ishiuchi #50, 2012-2015, © Ishiuchi Miyako. Courtesy della Michael Hoppen Gallery

Frida di Ishiuchi #86, 2012-2015, © Ishiuchi Miyako. Courtesy della Michael Hoppen Gallery

Frida di Ishiuchi #23, 2012-2015, © Ishiuchi Miyako. Courtesy della Michael Hoppen Gallery

(Destra) Frida di Ishiuchi #84, 2012-2015, (Sinistra) Frida di Ishiuchi #40, 2012-2015, © Ishiuchi Miyako. Courtesy della Michael Hoppen Gallery