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Attualità

Ho intervistato quattro ragazze che mi hanno respinto per capire cos'ho che non va

Tutto, a quanto pare.

È internet, che mi ha rovinato le relazioni con le donne. Fin da quando, 16enne—e reso insensibile da un’infanzia a base di porno inquietanti e chat erotiche—convinsi mia madre (ignara) ad accompagnarmi a Orange County per farmi sverginare da una ragazza incontrata su MySpace, la tecnologia rappresenta un modo a me congeniale per rimediare appuntamenti. Grazie a siti come OKCupid e applicazioni come Tinder, farlo non è mai stato così semplice. Il mio problema è sempre stato la completa incapacità di iniziare, costruire e mantenere una relazione con una ragazza.

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Nella vita faccio lo scrittore/attore a Los Angeles, quindi non è difficile puntare il dito contro il vuoto culturale hollywoodiano che investe chi lavora nell’industria dell’intrattenimento o la statistica ultracompetitiva secondo cui a Los Angeles gli uomini single superano le donne di ben 90.000 unità (senza contare che molti di questi non possiedono poster di Battlestar Galactica e non hanno attacchi di panico).

O almeno questo è ciò che dico a me stesso. In realtà so che è solo una scusa, e che probabilmente è colpa della mia completa imbranataggine negli ambiti sociali più basilari. E magari anche perché sono un piccolo, goffo nerd. O magari è perché ho vissuto a casa dei miei fino a tre mesi fa, o perché chiedere agli amici che ti prestino casa per guardare Being Elmo insieme a un’aspirante modella che chiaramente non ti si fila è piuttosto patetico. Chissà.

Ho deciso di parlare con quattro donne che hanno rifiutato le mie avances per capire cosa c’è, in me, che non va.

Emily è una cameriera-cantante-cantautrice di Sherman Oaks. L’ho intervistata riaccompagnandola a casa in auto, 20 minuti dopo che mi aveva detto che ci preferiva come amici.

VICE: Come ci siamo incontrati? Me lo sono dimenticato.
Emily: Eravamo in un ristorante. Avevo appena visto Project X e mi sembravi una faccia conosciuta, anche se non capivo perché.

Mi hai parlato perché mi hai riconosciuto da Project X?
No. La tua faccia mi era familiare, ma non riuscivo a collocarti. Non ero sicura di averti incontrato prima. Quando me ne sono andata mi hai detto una cosa tipo “È stato un piacere! Compra il DVD di Project X! Ho bisogno di soldi!”

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NON ho detto così.
Sì invece!

Argh. Ero ubriaco?
Decisamente.

Che imbarazzo. Non ho un briciolo di autostima.
Io l’ho trovato divertente.

Comunque sia, qualche tempo dopo sei venuta da me e siamo finiti a limonare sul mio divano, ma la cosa è morta lì.
L’abbiamo fatto perché avevamo stabilito che sarebbe stato solo per sfizio.

Cosa c’è di me che ti fa pensare “Non me lo voglio fare, ma per qualche bacio è ok”?
Il motivo principale è che, onestamente, somigli troppo a mio fratello.

Ah, significa che mentre ci baciavamo ti è venuto in mente tuo fratello?
No. L’ho realizzato dopo.

Ok.
Ma una volta che me ne sono resa conto ho pensato che c’era qualcosa che non andava…

Di solito, quando vuoi fare qualcosa di più che limonare te ne rendi conto subito? O è una voglia che sale lentamente?
Oh, sì. È un dato di fatto che le donne sappiano dopo pochi secondi se finiranno o meno a letto con un uomo. Mi piacciono quelli estremamente sicuri di sé. c'è un mio ex di cui ero davvero presa. La prima volta che siamo usciti insieme abbiamo fatto sesso. E subito dopo è andato in bagno—attaccato alla camera da letto—e si è fatto una cacata con la porta aperta.

Davvero?
Certo, lo vedevo. Era lì sotto i miei occhi, seduto sul water subito dopo aver fatto sesso con me e, per qualche strana ragione, la prima cosa che ho pensato è stata “Ok, rispetto la tua faccia tosta.”

Ho sbagliato qualcosa in particolare, che ti ha fatto passare la voglia?
Non mi pare. Cioè, mi sono divertita un sacco quella sera. Le mie relazioni più belle sono iniziate comportandosi da migliori amici.

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Che consiglio daresti a un ragazzo in cerca di una ragazza?
Deve essere autentico e sicuro di sé, andare da lei pensando potrei sembrarti un completo idiota, ma che ci puoi fare? Perché questo è l’importante. È davvero importantissimo far vedere che si è sicuri di sé, difetti compresi. Finché non li accetti e non accetti te stesso, nessun altro lo farà.

Ragazza #2: Victoria

Victoria è la vicina di casa di uno dei miei migliori amici. È un’attrice/modella di Portland. Dopo essere uscito con lei un paio di volte, è stato chiaro che non fosse interessata a nient’altro che all’amicizia.

VICE: Allora, sei fidanzata ora?
Victoria: No.

Davvero?
Arrivano a ondate. E vengono sempre recapitati altrove.

In che senso?
Non so. Credo di essere una specie di portafortuna per i ragazzi che frequento. Tutti quelli che ho frequentato negli ultimo sei mesi erano attori, poi sono stati presi per una qualche parte e sono partiti.

Quando siamo andati a quella festa credevo fosse un appuntamento. Tu no, però.
Lo so, lo so. Mi sono sentita uno schifo.

No, ma figurati! Avrei dovuto capirlo. E poi continuavi a paragonarmi al tuo amico autistico.
Oddio, non è autistico!

Hai detto che ha l’Asperger.
No, dopo gli hanno fatto un'altra diagnosi. È uno dei miei migliori amici.

Cos’ho in comune con lui?
Siete entrambi molto intelligenti, profondi. E anche davvero simpatici.

Cos’è che ti attrae in un uomo? Hai un tipo ideale?
Credo che lo capirei immediatamente, se fossi attratta da qualcuno. Ho dei canoni.

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Cosa ti piace fisicamente?
Non saprei, esattamente.

Ok, ma dev’esserci per forza almeno un dettaglio che ti ha fatto pensare “no, questo non mi piace”.
Forse è solo perché mi sento a disagio, ma se un ragazzo è più basso di me mi sento troppo importante.

Perché?
Non lo so. Sembra che ci siano solo nanerottoli, in questa città. Sono tutti così bassi. Sto generalizzando, lo so, ma ci sono un sacco di ragazzi piccoli. Mi sento un gigante.

Quanto sei alta?
1.73.

Non sei poi così alta. Credi davvero di non poter uscire con qualcuno più basso di te?
Non so. Non credo.

E la forma fisica? Che importanza ha?
È piuttosto importante. Ballo da una vita, e vorrei qualcuno accanto capace di accettare questa mia…  energia.

Ballando?
[Silenzio]

Ooook.
Ho capito da poco che la pillola può cambiare il tipo di persona da cui sono attratta. Ho notato che le persone che mi attraevano quando prendevo la pillola erano molto diverse da quelle che mi attraggono ora che non la prendo più. Il tipo di ragazzo che mi piace, ora, può cambiare a seconda del periodo del mese.

Tipo, prima settimana solo i messicani? Seconda settimana, invece, quelli alti e coi piedi enormi?
No. È più una questione di ovulazione; non ci ho ancora fatto l’abitudine, ma c’è un momento in particolare in cui vorrei accanto un ragazzone. Durante quel periodo mi sento più attratta da uomini davvero virili.

Cos’è che rende un uomo virile?
Mh, domanda difficile. Posso passare? C’è un lungo dibattito sulla mascolinità, e non voglio generalizzare. Cioè, voglio dire, ovviamente sei abbastanza carino da lavorare nel cinema.

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Non vuol dire un cazzo.
Sfortunatamente… non sei il mio tipo. [risatina imbarazzata].

Lo so. Sto cercando di capire quali siano esattamente le mie caratteristiche scaccia-donne.
Be', non è una cosa che puoi controllare. È una questione di ormoni.

Un consiglio?
Non puoi controllarlo. Nel momento in cui smetterai di cercare di capire, troverai ciò che cerchi. È come andare a cercare l’amore chissà dove quando ce l’hai lì accanto.

Ragazza #3: Raschel

Io e Raschel ci siamo incontrati tramite ex-compagni di scuola. Le ho chiesto di diventare la mia ragazza per telefono, e mi ha detto di no.

VICE: Sei stata la prima ragazza della mia vita ad avermi risposto di no.
Raschel: Davvero? Parlavamo praticamente solo su AIM. Eravamo a disagio, di persona, e così passavamo il tempo a parlare delle stronzate di cui avevamo discusso in chat.

Giocavamo alle anatre, anche.
Sì, ci inventavamo storie su SamDaTalkingDuck e FayeDaTalkingDuck. Non mi ricordo nemmeno cosa facevano.

Erano innamorate.
Davvero?

Non ti ricordi?
No.

Erano una coppia di anatre!
AAAAH!!!

Ho passato tutta l’adolescenza e oltre pensando alle donne come a degli alieni, creature extraterrestri con cui non riuscivo a comunicare. Il contatto via internet, per me, era più facile di quello umano. Quand’è che hai capito che mi piacevi?
Credo di averlo capito subito, eri abbastanza esplicito.

Non ero molto subdolo. Lo dicevo apertamente anche ad altre ragazze, in quel periodo. Ti ha dato fastidio?
No, perché mi interessavi più come amico.

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Ora hai un ragazzo. Eri attratta da lui, quando vi siete incontrati per la prima volta?
Ehm, non credo. Non particolarmente. Non è stato come se, vedendolo entrare in una stanza io… be', hai capito.

La ragazza con cui ho appena parlato mi ha detto che lo si capisce subito.
Non direi. Quando abbiamo cominciato a parlare ho capito che avrei potuto farci un pensierino, come succede con molte persone.

Cos’è che ti squalifica automaticamente?
L’arroganza, la prevaricazione. Le bugie. Un sacco di cose. Di tutto.

E fisicamente?
Preferisco i ragazzi più alti di me.

Sono un metro e settanta. Essere basso mi ha tolto un sacco di possibilità. Cazzo, non posso farci niente. Ho perso un sacco di peso, ma sarò sempre basso.
Non ne possono niente nemmeno le ragazze con cui ci provi. Non è per cattiveria.

Tanto piangersi addosso non serve a niente.
Già.

Un consiglio?
Smettila di essere così ingenuo. Anch’io lo ero, lasciavo sempre che mi facessero sentire a disagio perché consideravo la loro versione dei fatti più credibile della mia. Credi in ciò che hai e sarai più felice, perché la gente non riuscirà più a ferirti.

Ragazza #4: Vanessa

L'ho conosciuta a lezione di improvvisazione. È un’attrice di Tucson. Dopo un anno e mezzo che le andavo dietro, siamo finiti in una discussione accesa e alcolica. Nella quale lei ha stroncato definitivamente la cosa.

VICE: Ho avuto una cotta per te per circa un anno. Forse di più. Cioè, ti conosco da quanto, due anni?
Vanessa: Già. Quando ci siamo conosciuti siamo andati all'Upright Citizens Brigade, poi siamo andati a bere al Birds, e…

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Ci siamo visti Captain America.
Sì.

Poi siamo diventati buoni amici.
Be', credo che se chiunque altro, quel giorno, avesse…

Alla fine ce l’abbiamo fatta. Mi ci è voluto un po’ a superare certe cose, ma ce l’ho fatta.
Bene.

Cos’è che ti piace? Che tipo di ragazzo ti piace?
Deve farmi ridere. O farmi sentire divertente.

Ma io faccio ridere. E credo che tu sia divertente.
Sì, ma… ok, capisco dove vuoi andare a parare. Non so. Deve scattare qualcosa.

Credo di essere attratto dal 90 percento delle donne che incontro. Non so se sia normale. È normale?
È il momento di rischiare.

Non è questo il punto. Non ho scelta. Credo di non avere speranza, tranne per qualche scopata occasionale. È strano.
Non funziona con nessuna delle ragazze con cui scopi? Magari non sei un granché a letto.

No, non volevo dire questo. Voglio dire che la relazione più lunga che ho avuto è durata sei mesi. Sono davvero bravo, a letto. Davvero, non te lo immagini.
E mi sta bene così. È meglio così.

Per te, forse.
Complicherebbe le cose. Rovinerebbe il nostro rapporto.

Ok, allora parlami di cosa deve “scattare”.
Be', in pratica deve funzionare la prima volta che esci.

Dev’essere immediato?
Sì.

Non esiste una storia che comincia da amici e lentamente diventa una relazione come in Harry ti presento Sally? È una stronzata?
Non credo sia una stronzata. A volte funziona. Forse è solo perché si stavano conoscendo, e ci è voluto un po’ per capire quanto andasse bene mentre in realtà le cose sono sempre andate bene. Per me, ad esempio, uno non dev’essere arrogante. Non funzionerebbe mai.

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Cos’è che proprio non puoi tollerare a livello di fisico?
I bassi.

Davvero?
Già. Onestamente, lo so che è brutto da dire, non so come si possa uscire con uno basso e passarci sopra. Ci sono persone stupende. Io non lo sono. Non riesco a passarci sopra. E anche quelli in sedia a rotelle. O anche solo un’andatura leggermente zoppicante. E davvero, non le stampelle.

E che ne dici dei grassi?
Una volta uscivo con ragazzi che facevano improvvisazione. Devo dire che l’85 percento di loro non è bello. Ho sentito anche dei ragazzi lamentarsi del fatto che anche le ragazze a improvvisazione non siano un granché. Credo sia reciproco. Esco sempre con gente che considero inferiore, perché ho grossi problemi di autostima.

Be', questo mi fa stare meglio, dato che mi hai rifiutato. Sono un essere migliore.
I ragazzi di improvvisazione con cui sono uscita non erano poi così grassi, ma di sicuro erano considerati brutti dalla maggior parte delle ragazze. Mi hanno conquistata perché mi facevano ridere, e tanto. Non uscirei mai con un ragazzo incredibilmente bello.

Certo. Secondo te sono brutto?
No.

Quando ci siamo incontrati la prima volta hai pensato che fossi brutto? Sii sincera.
Sì, cioè. Non pensavo a te in quel modo.

Intendo in generale. Puoi giudicare qualcuno attraente senza considerarlo personalmente attraente. Io so che Channing Tatum è attraente. Quindi, considerando questo, hai pensato che fossi attraente?
No. Non eri brutto, ma nemmeno il mio tipo. Non è scattato nulla. Se non scatta subito, non succederà nemmeno dopo.

Segui Jonathan su Twitter: @JonathanDBrown

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