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Come sopravvivere al Carnevale di Notting Hill

Evitate di comportarvi da soliti turisti dell'ultima ora e imparate cosa dire, cosa mangiare e chi evitare.

Se non avete mai partecipato al Carnival, dovete innanzitutto sapere che non bisogna mai e poi mai chiamarlo col suo nome completo, "The Notting Hill Carnival" o "il Carnevale di Notting Hill" (qui l'unico strappo alla regola sta nel titolo, ma esclusivamente per motivi di "ottimizzazione" nelle ricerche). Se lo farete, verrete irrimediabilmente scambiati per poliziotti sotto copertura o turisti dell'ultima ora—cosa che probabilmente siete, ma se volete essere invitati agli afterparty migliori, vi conviene fingere di abitare lì almeno da qualche settimana e mettere via la guida che spiega perché quello a cui state partecipando è "il Carnevale più vivace d'Europa."

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E qui veniamo alla seconda cosa da sapere: il Carnival è davvero fantastico. Molti potrebbero pensare si tratti di una specie di festa della pro loco un po' troppo incensata, con chiassose signore sormontate dal classico cappellino, poliziotti e ragazzini armati che hanno a cuore le proprie scarpe più di quanto voi non teniate alla vostra vita, ma c'è di più. Anzi, forse stiamo parlando addirittura dell'unico evento decente sul calendario di questa città artritica e in piena crisi di astinenza da Olimpiadi, quindi partecipare vale davvero la pena.

Non avendo quasi mai mancato un'edizione del Carnival (tranne quell'anno in cui sono andato al Reading, ed è stata una merda), ho pensato di creare una piccola guida.

ALCOL

Ci sono solo due cose che dovreste bere al Carnival: Red Stripe in lattina e punch. Se siete tra i sottoscrittori della Campaign for Real Ale e non credete esistano altre birre al di fuori di quella tradizionale inglese, questa festa non fa per voi. Quanto ai tizi che se ne stanno a gruppetti fuori dai pub ai bordi della festa a ciondolare sulle note del The Best Of Toots & The Maytals, non prestategli attenzione. Sono assunti dalla polizia con l'obiettivo di "uccidere le vibrazioni."

Fortunatamente, le strade sono piene di truffatori pieni di iniziativa con frigoriferi portatili pieni della migliore lager giamaicana e bancarelle di vecchie e bambini che vendono punch il cui tasso alcolico va da sconvolgente a inesistente. Se comprate le vostre bevande da qualcuno che ha una licenza, sappiate che siete a rischio figuracce e che state uccidendo l'anima della festa.

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DROGHE

A meno che non ve le andiate a cercate o vi imbattiate nello sbirro cattivo di turno, il Carnival non è troppo severo con le sostanze della categoria più bassa. I poliziotti tendono a chiudere un occhio (e le narici) di fronte all'erba, perciò basta non tirare eccessivamente la corda. La marijuana non è stata improvvisamente legalizzata: viene semplicemente ignorata. Quanto alla roba più forte, non è l'evento adatto. Al Carnival, battiti accelerati e sbalzi di umore non sono esattamente la condizione ideale.

CIBO

Il miglior consiglio che possa darvi è di evitare qualsiasi cosa venga sponsorizzata da Levi Roots. Da qualche anno a questa parte, non contento della sua carriera musicale e televisiva, il nostro cerca di fare soldi vendendo tutto ciò su cui si può attaccare l'adesivo di una bandiera giamaicana e fare una canzone. Affidatevi piuttosto alle bancarelle a gestione familiare che vendono piatti a base di pollo. Il rischio di un mal di pancia è l'apice del divertimento. I più avventurosi potrebbero voler provare la mitica capra al curry, ma sappiate che in molti casi il sapore e la consistenza non sono minimamente all'altezza dell'odorino che emana.

RAMPAGE

AKA la prima linea. Nei pressi di All Saints Road, il Rampage è uno dei punti più caldi e famosi del Carnival. Come tutto ciò che un tempo era divertente e fuori controllo, la polizia ha fatto il possibile per imbrigliarlo. L'estate scorsa l'hanno addirittura proibito, ma quest'anno è tornato, e—potete scommetterci—ci saranno più uniformi e telecamere di sicurezza che in un carcere. Il fatto è che al Rampage succede sempre qualcosa, e le risse fanno parte dell'intrattenimento tanto quanto la musica. Il ricordo della volta in cui il dj ha messo "Pow! (Forward)" e la folla ha iniziato ad accanirsi contro gli alberi continua a incombere sull'evento, ed è anche per questo che dovete andarci.

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POSH

Questa foto descrive perfettamente l'idea (sbagliata) che la classe medio alta ha del "partecipare al Carnival." Quando il politico conservatore William Hague decise di interagire con l'elettorato "di strada", lo fece non incappucciandosi e accoltellando l'avversario laburista Charles Clarke su Acklam Road, bensì indossando un cappellino con la visiera e sorseggiando una bevanda da una noce di cocco. Che è un po' quello che fanno tutti in strada, no? No.

Il fatto è che, per la sua natura di vetrina, il Carnival è sempre pieno di vincitori di premi letterari e politici del Foreign Office, solitamente ammassati nella relativa tranquillità di Portobello Road tra le bancarelle che vendono drink dai prezzi esagerati contenuti nei gusci da cui deriva la bevanda. E Dio solo sa quanto gli piace quella roba. Per loro, il Carnival è un garden party coloniale dove fare commenti sulla folla "colorata" e chiedere consigli sulla preparazione di quel pollo che mai e poi mai saranno disposti a sostituire all'arrosto della domenica.

GAZ'S ROCKIN' BLUES

AKA il peggio. Riunisce le ragazze in shorts di denim che frequentano le scuole private del West London e uomini convinti che Blake Fielder-Civil sia figo, e la musica che suonano non ha niente a che fare col Carnival (ma con la loro idea distorta e pseudorazzista di Caraibi alla "Get Up Stand Up" e "bella roba anni Cinquanta"). Probabilmente ci sarà anche qualche secret show con bambocci alla consolle—per dire, quest'anno suonerà un dodicenne scoperto al matrimonio di Lily Allen. Eppure, sfortunatamente, è anche il luogo dove si concentrano le persone più fighe e molte delle vostre possibilità di rimorchiare, a meno che non siate casi disperati. Particolare che, nella mia situazione, lo rende il posto peggiore dell'evento.

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DISORDINI

Triste ma vero, al Carnival succede sempre qualcosa. La foto qui sopra è stata scattata lo scorso anno, poco dopo un'aggressione in Ladbroke Grove, e badate che quella passata avrebbe dovuto essere l'edizione del Carnival più pacata della storia. Purtroppo gli incidenti non mancano, e potrebbero spingervi a credere che il Carnival sia un postaccio, ma un evento così frequentato ha i suoi rischi, ne più né meno di qualsiasi altro festival (a parte forse il Womad, ma quella è un'altra storia).

SFILATA

A meno che non abbiate dei figli piccoli o siate reporter della BBC, la sfilata è l'indicatore ideale del posto in cui non vorreste essere. Sì, ci sono i colori, la banda, un sacco di carne da guardare… ma rimane un momento per le famiglie. Ovvero: se il Carnival fosse un parco divertimenti, la sfilata sarebbe la giostrina vicino all'entrata. E voi non ci volete salire, su quella giostrina.

PERSONAGGI

L'uomo qui sopra viene chiamato "Tiny Iron", ha avuto qualche piccola parte in film e serie tv ed è detentore di un'improbabile serie di titoli, come quello di possessore dei "bicipiti più grossi al mondo". Se vi chiedete perché abbiamo deciso di inserirlo in questa guida, la risposta è che "Tiny Iron" è sempre, sempre al Carnival, e rappresenta quella tipologia di persona che incontrerete soltanto qui—insieme a tizi con cappelli da mago, ragazzi che abbinano la maglia agli interni della propria auto e via così. La percentuale di "personaggi" per metro quadrato registrata al Carnival è più alta di quella di qualunque festival hippy del mondo.

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POLIZIOTTI

È uno dei tanti cliché del Carnival, ma è probabile che vi imbatterete in qualche poliziotto impegnato in un ballo. Ormai è una pratica tanto diffusa da far pensare sia diventata parte del protocollo, qualche iniziativa del Comune per l'integrazione con la popolazione. E qui, come altrove, non c'è niente di peggio di uno di loro che cerca di fare lo spiritoso/eccentrico.

DOPO

Col calare della sera, avete due possibilità: darci dentro, o andare a casa. Sia che conosciate qualcuno che dà una festa sia che abbiate in programma una rissa, sappiate che dopo il tramonto non ci sono cazzi che tengono, coi poliziotti. Devono andare a vedere la partita, e nessuno può ostacolarli.