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The Cute Show!

Il villaggio dei porcellini d'India!

Siamo andati in una mini-città piena di enormi cricetoni paffutelli, meglio conosciuti come porcellini d'India.

I porcellini d'India, o di Guinea, ricordano un po' degli enormi cricetoni paffutelli pronti a squittire alla prima strizzatina. Curiosamente, la loro terra natia non ha mai avuto niente a che fare con la parola “Guinea”, e pensate un po', non fanno neanche parte della famiglia dei maiali. I porcellini d'India furono addomesticati nel XVI secolo, quando alcuni esploratori dell'America del Sud li trasportarono in Europa, dove in poco tempo diventarono gli animali preferiti dalle famiglie più agiate. La regina Elisabetta, nonostante non sia mai stata un gran che in fatto di stile, fu una delle prime, in Europa, a possederne uno. Nel frattempo, gli abitanti delle Ande continuarono a gustarne il sapore in padella, come avevano fatto per secoli, e i guaritori ad utilizzarne i corpi come una specie di raggi-X, strofinandoli sui pazienti malati nella speranza di determinarne i sintomi (in alcuni villaggi lo fanno ancora). Ma basta con le sciocchezze. Se dovesse capitarvi di passare in Olanda, sappiate che esiste un piccolo villaggio di porcellini d’India dove potrete adottarne uno—anche per mangiarlo (ma non fatelo, vi prego), accarezzarlo, stritolarlo, o farne ciò che volete. Gli ospiti del villaggio passano le loro giornate rotolandosi su morbidi prati, costellati di piccoli mulini a vento e gnomi in miniatura che suonano il sassofono. Il villaggio offre persino un’area a parte, meno affollata, nella quale i porcellini più anziani  trascorrono i loro ultimi anni distesi su un pavimento di fieno dorato, cosparso di verdure e pupù. Nonostante la gran puzza di cacca, ci siamo fatti forza e abbiamo trattenuto il respiro giusto il tempo di sollevare un porcellino con entrambe le mani, avvicinarlo alla faccia, e strofinarne il muso con la punta del naso fino a starnutire.

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