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Tecnologia

Hackerare oggetti improbabili per creare tecnologie all'avanguardia

L'ingegnere Danielle George riutilizza i telescopi che percepiscono gli echi del Big Bang per usi sempre più terrestri.

Il modus operandi degli hacker e dei maker è più o meno questo: traffichi con un pezzo di tecnologia per creare qualcosa di completamente diverso. Immaginate poi se la tecnologia con cui smanettare è quella della sofisticatissima strumentazione solitamente usata per progetti spaziali da miliardi di euro.

Questo privilegio è stato accordato a Danielle George, professoressa di ingegneria all'Università di Manchester. George ha lavorato alla progettazione degli strumenti ad alta sensibilità che cercano tracce del Big Bang nello spazio, ha poi preso questa tecnologia e l'ha applicata ad ambiti completamente diversi, come quello dell'agricoltura di precisione o della progettazione di motori Rolls Royce. È la nobile arte dello smanettare, trafficare, hackerare—chiamatelo come volete—a un livello avanzato. Certe persone hanno tutte le fortune.

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"Quando inizi scopri che ci sono tantissime possibilità di applicazione a cui non avresti mai pensato," ha affermato George parlando del suo sistema di comunicazione wireless. "Le mie ricerche si concentravano sostanzialmente sull'astrofisica e non avrei mai pensato potessero prendere direzioni di questo tipo."

Prendere una tecnologia e fare di essa qualcosa di nuovo è il tema delle Christmas Lecture che George terrà a dicembre presso ​la Royal Institution. Le tre conferenze si concentreranno su tre dispositivi tecnologici che diamo per scontati nelle nostre case, e esplorerà il modo in cui potrebbero essere riutilizzati. George ha affermato di voler trasformare una lampadina, un telefono e un motore in qualcosa che inventori come Swan, Graham Bell e Faraday non avrebbero mai immaginato.

Vuole essere un'iniziativa divertente e d'ispirazione per i giovani—George ha affermato che secondo lei all'ingegneria è legata una peculiare "questione d'immagine" nel Regno Unito—ma mostra anche quale attitudine sia necessaria per affrontare le ​grandi sfide dell'ingegneria. "Parlando molto seriamente, abbiamo bisogno di innovatori e persone ingegnose e creative per risolvere alcune delle grandi sfide che si presenteranno in un prossimo futuro," ha affermato, citando l'energia, la sicurezza, gli approvvigionamenti di cibo, le questioni sanitarie e ​la digitalizzazione del cervello umano come esempi.

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Il suo lavoro è un esempio di come gli ingegneri possano affrontare queste sfide con un assetto mentale da hacker. Come ingegnere elettrico e elettronico, George si occupa della progettazione degli strumenti per lo Square Kilometre Array, che sarà il telescopio più grande del mondo, e per i radio telescopio ​Atacama Large Millimeter Array (ALMA) in Cile.

Mi ha parlato di quanto sia difficile tentare di rilevare i segnali delle radiazioni cosmiche di fondo, che si pensa siano traccia del Big Bang. "È una radiazione molto debole e vogliamo essere in grado di riceverla per capire come sia nato l'universo e cosa possiamo imparare dai primi momenti della sua esistenza, perciò non deve esserci alcun segnale che interferisce con questa debolissima radiazione," ha spiegato.

Dunque è necessario sviluppare strumenti estremamente sensibili e delicati.

Ma questa tecnologia può essere utilizzata in altri ambiti. George mi ha raccontato come potrebbe essere utile per risparmiare risorse, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, con l'agricoltura di precisione. Si possono implementare nel retro del trattore delle componenti elettroniche che comunichino wireless con sensori nel terreno per sapere se la parte del campo in cui il veicolo sta passando abbia abbastanza acqua, sostanze nutritive, pesticidi e altro, prima che i semi germoglino. "Così puoi innaffiare solo le parti di terreno che ne hanno bisogno, facendo un uso intelligente dell'acqua."

Intanto sta usando la stessa idea di base in alcuni test per un motore Rolls Royce: in questo caso una comunicazione sensibile e wireless tra le turbine del motore potrebbero fornire informazioni durante i test, che porterebbero a un consumo di energia più efficiente.

George spera di mostrare nelle sue conferenze come qualsiasi tecnologia—pensate al motore del vostro vecchio videoregistratore—possa trovare una nuova applicazione.

Intanto il Royal Institute ha pubblicato una "​hack gallery" online in cui vengono esposte le creazioni di vari maker/hacker, molti dei quali sembrano avere un utilizzo decisamente più frivolo rispetto ai progetti della George. ​Una lavagna magica che segna il tempo​Un braccio robotico controllato da Minecraft? Un "​oggetto rotante con una ruota di bicicletta"? Perché no.

George ha detto di non essersi resa conto per molto tempo di quanto ampio e diversificato fosse il movimento dei maker: ​negli ultimi anni gli hackspace in Gran Bretagna si sono moltiplicati. "Quando si ha un'immaginazione come quella di queste persone, le possibilità sono infinite," ha detto.