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Tecnologia

Guarda come la NASA testa il motore del missile che potrebbe portarci su Marte

Oggi, nel deserto dello Utah, la NASA ha testato il più potente motore per un missile mai costruito.
Foto: NASA/Orbital ATK

Fuoco e fiamme hanno invaso il deserto dello Utah quando la NASA ha testato il più potente motore mai costruito per un missile.

Il motore, pensato per alimentare il robusto missile Space Launch System, è stato testato oggi a Promontory, nello Utah, alle 17:05 ora italiana.

La NASA ha pianificato un'ardua missione per Marte, e se gli astronauti vogliono raggiungere il Pianeta Rosso avranno certamente bisogno di un missile abbastanza potente per raggiungerlo. Al momento, un veicolo del genere non esiste, dobbiamo costruirlo. Ed è quanto la NASA sta cercando di fare.

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L'agenzia, insieme a partner come Orbital ATK, sta lavorando diligentemente alla costruzione dello Space Launch System (SLS per gli amici)—il nuovo potentissimo missile che porterà gli esseri umani molto oltre l'orbita terrestre.

Ecco lo streaming.

SLS è dotato di due solidi motori da missile e quattro motori propellenti, e avrà la potenza per far decollare 72 milioni di libbre—ma prima di sapere per certo che ce la possa fare, deve essere testato. Ed ecco a cosa serve il test: verificare che tutto funzioni.

I booster dell'SLS sono costituiti da parti ristrutturate del Solid Rocket Booster della NASA, quello che ha messo in orbita gli shuttle per più di 30 anni, ma sono leggermente più lunghi per poter trasportare il combustibile necessario.

Con questo test statico—in cui il motore è bloccato orizzontalmente e attivato come se dovesse essere lanciato—gli ingegneri raccoglieranno i dati per comprendere le performance del booster. Il computer di bordo simulerà un volo attraverso l'atmosfera.

Come lo space shuttle, SLS verrà lanciato dal Kennedy Space Center in Florida e sarà esposto a tutta una serie di condizioni metereologiche. I test servono anche a questo, cioè a far sì che i booster possano operare in maniera ottimale tra i 40 e i 90 gradi Fahrenheit.

Una volta attivato, il booster raggiunge una temperatura di 5.000 gradi, che è abbastanza per sciogliere lo strato di sabbia che si trova nei dintorni e trasformarlo in vetro.

La prossima volta che vedremo questo booster in azione sarà nel 2018, quando farà decollare il missile per Exploration Mission-1 che lancerà una capsula Orion (insieme ad altri piccoli satelliti) in una missione intorno alla luna.