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I rifugiati siriani in Libano stanno letteralmente morendo di freddo

Dopo le forti nevicate e l'abbassamento delle temperature di queste settimane, la difficile condizione delle centinaia di migliaia di siriani residenti nei campi profughi e nei ripari di fortuna della regione è ulteriormente peggiorata.
Questo post è tratto da VICE News. Foto di Hussein Malla/AP.

Dopo le forti nevicate e l'abbassamento delle temperature di queste settimane, la difficile condizione delle centinaia di migliaia di siriani residenti nei campi profughi e nei ripari di fortuna della regione è ulteriormente peggiorata.

Il Libano ospita 1,1 milioni di rifugiati siriani registrati, finora entrati nel paese senza necessità di visto; qui la tempesta di neve, ritenuta la peggiore tra quelle che hanno colpito la regione nell'ultimo decennio, ha già causato la morte di diversi rifugiati.

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At least 4 Syrian refugees dead in Lebanon as huge snow storms sweep across the region: — Fatima Said (@fattysaid)January 8, 2015

Tra questi, secondo gli attivisti, c'è una bambina di 10 anni originaria di Homs fuggita insieme a decine di migliaia di siriani nella valle libanese della Bekaa. Anche un bambino di sette anni e un pastore avrebbero perso la vita mentre attraversavano le montagne innevate che separano la Siria dalla città di Shebaa, nel sud-est del Libano.

— IRIN News (@irinnews)January 8, 2015

La neve che ha ricoperto la regione ha colpito innanzitutto i rifugiati, moltissimi dei quali vivono in tende senza riscaldamento. In tanti casi, anche le strutture provviste di allacciamento elettrico si sono ritrovate senza corrente a causa delle condizioni atmosferiche.

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Hani, un rifugiato siriano che vive nella valle della Bekaa, ha scattato delle foto per mostrare le condizioni di vita nel suo campo. Stando alla sua testimonianza, molti per riscaldarsi hanno iniziato a usare il legno con cui sono costruite le loro case di fortuna. Secondo l'ONU la valle della Bekaa, in Libano, è sede di oltre 850 campi e strutture non regolamentate allestite in parcheggi, edifici abbandonati, garage, capanni e terreni agricoli.

"La gente ha paura. Se continua a nevicare, le tende verranno abbattute dal peso della neve," ha detto.

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In Giordania, nei campi di Zaatari e Azraq, l'agenzia per i rifugiati dell'ONU distribuisce informazioni sul corretto utilizzo di stufe e fornelli. Ai rifugiati sono inoltre state consegnate migliaia di coperte aggiuntive. Ma la situazione rimane complicata, soprattutto per quei rifugiati che vivono in campi all'aperto.

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In Libano, le condizioni sono particolarmente delicate nella città di confine di Arsal, che negli ultimi mesi ha assistito a massicci arrivi dalla Siria. L'agenzia per i rifugiati dell'ONU ha annunciato di aver allestito sei strutture di emergenza per aiutare quanti hanno perso il proprio riparo nel corso delle nevicate.

I video sottostanti mostrano le condizioni dei rifugiati in uno dei campi di Arsal.

Segui Alice su Twitter: @alicesperi