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Musica

Itinerant Dubs ci ha fatto un regalo x Terraforma

Annunciamo la partecipazione al festival con una bellissima esclusiva. Venite a vedere di che si tratta.

Vi abbiamo già segnalato che l'esperimento iniziato lo scorso anno da un mucchio di ragazzi di buona volontà e chiamato Terraforma si sarebbe ripetuto anche quest'anno. Esattamente in linea con la scorsa edizione, Villa Arconati farà da sfondo a un flusso libero di suoni elettronici e organici, un percorso che indaga l'esperienza musicale creando un momento di condivisione", in un contesto in cui la natura è agente principale e non vincolato al "benessere" di chi la caplesta.

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Lo scorso anno abbiamo amato tantissime cose di quelle che il festival ci ha proposto. Ci sono stati momenti assolutamente splendidi, come il live di Pierre Bastien, il dub domenicale di Deadbeat e Tikiman, o ancora l'incredibile set di Morphosis il cui solo pensiero fa ancora venire la pelle d'oca a gran parte della nostra redazione. Una serie di concetti continuano a ricorrere: lo sperimentalismo "analitico" e "sintetico" dentro e fuori l'elettronica, l'idea di improvvisazione come flusso naturale di confronto tra il corpo, le idee, la memoria e lo spazio (portata avanti tanto da Ghedalia Tazartes quanto dai Voices From The Lake). I nomi di quest'anno sembrano volere continuare sulla stessa linea e approfondire il discorso. Non sono stati annunciati ancora tutti, ma ieri una seconda tornata ha aggiunto carne al fuoco. Eccovi qua l'elenco confermato al momento:

Uno dei nomi che più ci è saltato all'occhio è quello di Itinerant Dubs, perché è un progetto che fino a oggi non era mai emerso dalla clausura del proprio studio e di cui, a oggi, non è stata rivelata l'identità in borghese. Si è manifestato in un po' di uscite che uniscono i vapori dub a una electro/techno secchissima, architettata secondo propozioni molto semplici tra silenzio, presenza e riflessione, mostrando tutto il suo processo di crescita, da un embrione intuitivo di basse all'intermittenza siderale della ritmica elettronica. Il suono della crescita, che sposa la disciplinadi Basic Channel con l'anarchismo cyberpunk di detroit. Per annunciare il suo/loro (hehe) arrivo in Italia, Itinerant Dubs, chiunque egli/ella/loro sia/siano, ci ha/hanno concesso di pubblicare per intero la cassettina ID Tape #1, prima uscita lunga del progetto e mai pubblicata in digitale. In questo mix vengono rimpastate idee jungle, techno e ambient in una specie di versione concettuale e spirituale della vecchia tradizione riddim. Alchimia pura. È un'esclusiva di cui andiamo decisamente molto fieri, ed eccovela tutta qua (solo qua) da ascoltare: