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Musica

Il nuovo singolo dei Mogwai non è male, dopotutto

Anzi, fa persino sperare bene per il nuovo album...

Avete presente il ciclo mestruale? Ecco, con la solita regolarità biennale, l’altroieri i Mogwai hanno annunciato il loro nuovo album. Che si chiamerà Rave Tapes ed uscirà il 20 gennaio sulla loro Rock Action. Evitiamo esegesi sui Mogwai, su quel che (non) hanno rappresentato e su una storia che parla per loro, certo è che in questi due anni non sono rimasti con le mani in mano, tra collaborazioni, ep e una colonna sonora commissionata dal programma TV francese Les Revenants. In ogni caso mi diverte immaginare le facce sconcertate dei fan puristi nel leggere la parola rave nel titolo. Purtroppo però gli scozzesi non si sono messi a fare psytrance per neohippie, ma hanno ben pensato di infarcire i loro chitarroni post- con tagli elettronici space-eighties, pazzia da consolle in 8-bit e tutto quell’armamentario di—ahem—robe plasticose che ora pare vadano fortissimo: da Lopatin ai Fuck Buttons in giù è tutto un ammasso di quei suoni lì.

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Ancora non è dato sapere come suonerà il disco, anche se una idea ce la si può fare sparandosi appunto a volumi inauditi il singolo "Remurdered", che altro non è che la solita cosa dei Mogwai—per me abbastanza figa—rivoltata un po’, in bilico su giri acid-analogici e con una progressione muscolare.

Insomma capita che ci sia la fase di sospensione iniziale, poi partono le tastiere tipo Cluster/sviaggi synth-elettronici a caso Germania-ovest anni ’70 e il fomento (un po’ telefonato) è pure immediato. Registrato nel loro studio Castle Of Doom a Glasgow, ci tengono a sottolineare come dietro a Rave Tapes ci sia Paul Savage che se non sapete chi è vergognatevi. Vi veniamo in soccorso con un titolo: Young Team. Ovviamente capiteranno anche a suonare dalle nostre parti e, dato che in fatto a scontatezza in Italia non ci facciamo certo pregare, ecco li troverete, guardacaso, a Milano (Alcatraz) e Bologna (Estragon). Il booking, giusto per cercare di scaldare un po’ le acque per un gruppo ad alto rischio menefreghismo (relativamente eh, però l’allarme è nell’aria), annuncia l’album in uscita come il “loro capolavoro”. Iniziamo bene.

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