L’altra sera eravamo a Torino. Un martedì sera per la precisione, e come al solito di martedì non c’è nulla da fare. Mentre allora ci accingevamo a organizzare con gli amici la consueta risikata giusto per passare il tempo, Carola salta su e dice che ha lei un posto dove passare il tempo.
Guida in fretta nel traffico, sono tipo le nove di sera e i torinesi a quest’ora hanno già cenato e digerito e sono già praticamente sotto le coperte. Dalla Mole passiamo alle case ex Fiat, e a padiglioni di fabbriche piccole e vettori di trasporto, finchè non arriviamo ad un cancello retrò anni trenta con una targa: DOCKSDORA.
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I magazzini dismessi di inizio Novecento vengono ora riutilizzati come stock esterni dalle aziende locali, ma anche come spazi d’arte e cultura. In fondo a destra, come qualsiasi indicazione ti venga data, si trova il Superbudda: sali una rampa di scale, giri attorno all’ascensore pesante e arrugginito che anticamente forse caricava sali e tabacchi, e arrivi in uno spazio dalle ampie vetrate e dall’atmosfera accogliente.
Il loft è stato adibito a sala eventi, con bar e tanto di divanetti/bancali e pianoforte a coda come allestimento, e, nella saletta al fondo, vero e proprio studio di registrazione con sala di regia fonica, strumenti di rilevazione suono, microfoni, gommapiuma alle pareti e tutto il resto.
Ci troviamo in uno dei poli culturali informali di Torino, nato nel 1998 dal bisogno di concentrare la creatività e arte musicale di alcuni musicisti professionisti della città. Un collettivo creativo, aperto anche a collaborazioni esterne, che esprime diverse discipline aristiche musica, video, arti performative, fotografia, graphic design, e che si rivolge soprattutto all’interazione con il pubblico, inserendo eventi diversi a calendario: concerti, open recording session, spettacoli teatrali, performance, mostre, festival e act elettronici.
SUPERBUDDA - SHOWREEL WINTER 2013 from Superbudda on Vimeo.Stasera lo spazio è buio e in centro, avvolti da mille casse in diffusione, troviamo i Niagara: un progetto di cui abbiamo ampiamente parlato, che questa volta sperimenta una recording session dal vivo con un pubblico coinvolto. Chiacchierando con loro tra una pausa birretta e l’altra, ci dicono che a Maggio torneranno a Berlino per lavorare al nuovo disco, e che per Gennaio è prevista l’uscita di un nuovo singolo da Dont Take It Personally, ELSE, con due remix grossi, ma non ci hanno voluto dire di chi.Finita la sessione live, ci siamo poi fatti sfracellare un po’ le orecchie dai pezzacci che sforna ogni volta Tommaso Colella, uno dei due di Mobbing e dal set di Titta, uno dei capisaldo e simboli del clubbing torinese. Le foto che avete visto fin’ora sono del tutto amatoriali, scattate con la nostra compatta che ci regalò la zia Pinuccia nel lontano 2006.Segui Desperados su Facebook. Se volete segnalarci la vostra festa scriveteci aparty.instinct@noisey.com
