FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

Sette dischi jazz fondamentali secondo DJ Premier

E se non basta, abbiamo anche un nuovo pezzo di PRhyme feat. Joey Bada$$.

Immagine creata da Noisey

"Mi piace prendere le parti che non ti aspetti che prenda", ha detto a Noisey DJ Premier la scorsa settimana, parlando del suo stile nel campionamento. "Tu prendi un culo, io prendo un mignolino, capisci cosa intendo?"

Riferirsi a questo producer come a un pioniere è diventato una sorte di cliché, ma è un epiteto che gli si addice. È stato dietro al mixer su qualunque cosa da Illmatic a Ready To Die a Reasonable Doubt. Pur essendo nato nei dintorni di Houston, Premier ha contribuito a definire il suono dell'hip-hop di Brooklyn. Quando gente come Joey Bada$$, di cui segue la première del singolo feat. PRhyme "Golden Era", parla dell'età dell'oro dell'hip-hop anni Novanta, si riferisce letteralmente a DJ Premier.

Pubblicità

Anche prima di quell'ondata di dischi fondamentali, però, esplorava territori musicali innovativi in qualità di uno dei primi producer hip-hop a campionare il jazz, una cosa che ha tracciato una simbolica linea spirituale tra diverse epoche della musica nera. "Manifest" del 1989, il suo primo singolo nei Gang Starr, utilizzò il groove della famosa versione di "A Night In Tunisia" suonata da Charlie Parker e Miles Davis e raggiunse le orecchie di Spike Lee, che ingaggiò il gruppo per la colonna sonora di Mo' Better Blues (1990). Loro prepararono per l'occasione una versione modificata di "Jazz Thing" da No More Mr. Nice Guy—citando testualmente Premier: "Spike ci disse che non avevamo coperto un sacco di jazzisti che avrebbero dovuto essere inseriti [nell'originale]"—, incontrarono il direttore musicale del progetto Branford Marsalis e il resto, secondo il producer, è storia.

Foto per gentile concessione di DJ Premier

A questo seguì una serie di dischi classici e progetti sperimentali che sfruttarono la profonda cultura di Premier nel genere senza farlo sembrare un documentario di Ken Burns. Produsse l'album crossover di Marsalis Buckshot Lefonque (un omaggio a uno degli alias di Cannonball Adderley) e contribuì alla serie Jazzmatazz di Guru, per poi utilizzare le stesse influenze per la sua produzione più mainstream. "N.Y. State of Mind", per esempio, fu costruita su un sample di Donald Byrd; "Ten Crack Commandments" su uno di Les McCann.

Pubblicità

Il suo lavoro spalancò molte porte. A Tribe Called Quest e De La Soul stavano esplorando possibilità simili, ma lo stavano facendo come forma di resistenza al rap forzatamente di strada, invece che come contesto per quest'ultimo. Eppure, per Premier il legame tra i generi è lampante. "Il jazz viene dalla strada, l'hip-hop viene dalla strada", dice. "Si tratta soltanto di due lingue diverse. Nasce tutto da tempi duri, dalla lotta, dalle battaglie per l'uguaglianza e perché le cose migliorino. Per parlare delle cose che non vanno nella nostra comunità, nel senso di noi come minoranze. Abbiamo donato un botto di figate a questo pianeta."

In quanto maggior esperto di jazz all'interno della scena hip-hop, DJ Premier è stato felice di condividere con noi la sua lista di album jazz che ogni fan dell'hip-hop dovrebbe conoscere:

Miles Davis – Bitches Brew (1970)

"Ce l'aveva mia madre, e lo ascoltava in continuazione. È un'insegnante di arte, dipingeva un sacco ed era fissata con l'arte africana—i miei genitori avevano statuette africane sparse per tutta la casa in Texas. La copertina di Bitches Brew, con questa persona dalla pelle così scura—abbiamo mille sfumature, ma i neri dalla carnagione più scura non sono tanto popolari quanto quelli dalla pelle più chiara. Lei dipingeva tutto, ma era davvero fissata con [l'iconografia] di sapore africano, e quella copertina la rappresenta. Attirò la mia attenzione. E poi quando senti la musica, suona esattamente come la copertina."

Pubblicità

John Coltrane – A Love Supreme (1965)

"Quest'album è obbligatorio, bisogna avercelo e basta. Se non avete mai sentito Coltrane, A Love Supreme fa per voi. Capirete ogni cosa. Anche se non lo capite, capirete ogni cosa lo stesso. Sì, è così profondo."

Weather Report – Heavy Weather (1977)

“I'm a bass player and I'm a drummer—I'm a big fan of bass players. I love Stanley Clarke (I like Rocks, Pebbles and Sand. One of my favorite albums. And School Days–heavy on School Days. I could listen to that album all day), I love Jaco Pastorius, who was in the group. The record that grabbed me was ‘Teen Town,’ so once I started getting into that I listened to all the Weather Report albums, from Black Market to Mysterious Traveler. I got really into them, and then Jaco started doing solo stuff—I was into him and pianist Joe Zawinul.”

"Suono il basso e la batteria—sono un grande fan dei bassisti. Amo Stanley Clarke (mi piace Rocks, Pebbles and Sand. Uno dei miei album preferiti.. E School Days—di brutto. Sarei capace di ascoltarlo per un giorno intero), amo Jaco Pastorius, che era in questo gruppo. Il disco che mi conquistò fu 'Teen Town', per cui una volta che mi sono appassionato di quello sono andato ad ascoltarmi tutti gli album dei Weather Report, da Black Market a Mysterious Traveler. Ci sono andato in fissa, e poi Jaco ha iniziato a fare roba solista—mi piacevano lui e il pianista Joe Zawinul."

Pubblicità

The Crusaders – Those Southern Knights (1976)

"'Keep That Same Old Feeling' era una canzone molto, molto famosa—è una delle più difficili da imparare al basso. Quel disco mi fece venir voglia di diventare bravo quanto il bassista del gruppo. Ecco perché mi piaceva quella canzone. E tutti gli album dei Crusaders—Southern Comfort, Chain Reaction, Second Crusade, Street Life di brutto. Ma Those Southern Knights, anche solo per quel pezzo 'Keep That Same Old Feeling', i tempi strani, il modo in cui suonano—influenzò molto il mio modo di comporre linee di basso anche oggi, come prendo un sample e ci suono sopra. Non lo campionerò, ma ha influenzato il mio modo di produrre e di suonare."

Cannonball Adderley – Country Preacher (1969)

"Il pezzo 'Walk Tall' con Jesse Jackson che parla all'inizio—ci sembrava una roba davvero importante. Tipo wow, sei riuscito a coinvolgere Jesse Jackson. A dir la verità, gli A Tribe Called Quest l'hanno usata su… non lo posso dire, mi sa che non hanno i diritti."

Herbie Hancock – Head Hunters (1973)

"Ascolto Herbie Hancock da sempre. È passato per così tante fasi, anche prima di far emergere l'hip-hop con 'Rockit' eccetera. Noi ascoltavamo già Head Hunters e Thrust e Manchild. Future Shock aveva 'Rockit', e quello fu un grande passo verso il riconoscimento dell'hip-hop, anche con il video. E quando l'ha fatta dal vivo ai Grammy? Tutta la sua roba—Secrets… è andato in un casino di direzioni interessanti. Ha seguito tutti i generi possibili rimanendo sempre se stesso. E non aveva paura di perdersi, sai?"

Pubblicità

Branford Marsalis – Random Abstract (1987)

"Mi ha insegnato molte cose quando abbiamo lavorato assieme al progetto Buckshot LeFonque—sulla sua visione del suonare. Spesso discutevamo di hip-hop, non gli piacevano i testi. Non gli interessavano i testi, a lui interessava la traccia. Quel dibattito è ancora in corso, ma una cosa che mi piace di lui è la sincerità, e il rispetto che ha per me e per quello che faccio. Ha visto come manipolavo la musica. Lui è davvero il motivo, insieme a Spike Lee, per cui ci hanno offerto un contratto su major per i Gang Starr. Gli devo molto. Moltissimo.

Random Abstract uscì nell'87—quando Guru e io incontrammo Branford, Random Abstract era il suo lavoro più recente. Mi piaceva l'artwork, perché mi faceva pensare a mia madre—a tutta la roba astratta che teneva in casa, e a tutta la gente del quartiere che teneva i lavori di mia madre in casa.

PRhyme, il duo composto da DJ Premier e Royce da 5’9”, faranno uscire un'edizione deluxe del loro album omonimo venerdì. Qua sotto, potete ascoltare "Golden Era", la loro ultima traccia, con un featuring di Joey Bada$$. Premier ha già lavorato con il giovane rapper (una delle loro collaborazioni, "Paper Trail$", compare sul suo primo album), che descrive come "davvero appassionato—pieno dell'energia giusta per farcela in questo business". Sulla traccia, Bada$$ sputa barre su un sample del compositore Adrian Younge, un altro famoso sperimentatore della scena hip-hop. Ascolta il pezzo qua sotto, e pre-ordina l'album qui.

Segui Noisey su Twitter e Facebook.