Il nostro amico Wonik al Taedong Diplo, l'unico nightclub del paese.
Quando ho chiesto di scattare una foto di questo ufficio mi hanno detto "ok", ma prima di poter davvero tirare fuori la macchina fotografica ho dovuto aspettare che sistemassero tutto e lui si trovasse qualcosa di interessante da fare.
Non è una scuola, ma uno studio dell'ospedale di Pyongyang. Uno dei miei compagni di viaggio si è rotto una gamba mentre era ubriaco.
Una giostra nucleare.
Il compito di questo soldato era indicare un qualcosa su una mappa (sbagliata) della zona demilitarizzata.
Kaesong, la capitale durante l'unificazione delle Coree. Non ci è stato permessi di avvicinarci ulteriormente.
Il Grande Leader congeda i soldati.
Un'ausiliaria del traffico.
Pyongyang, piazza principale.
Pyongyang al tramonto.
La Torre Juche, simbolo dell'impianto ideologico del regime.
Retro-futurismo a Pyongyang.
Retro-futurismo a Pyongyang.
I giochi di Pyongyang, durante i quali 10.000 bambini ti urlano in faccia le grandi gesta di Kim Il Sung.
Un visto nordcoreano sul passaporto è un ottimo sistema per impegnare i funzionari della dogana statunitensi.
Mangyondae, luogo dei mitici natali di Kim Il-Sung.
Pyongyang International Airport e l'eco di Hotel California.
Test nucleare di prima mattina a Pyongyang. No, è l'alba.
Visita alle cascate di Ulim, uno dei pochi posti in cui la gente non sembrava recitare una parte. Questa ragazza sta pucciando i piedi nell'acqua di sua spontanea volontà.
Quando ho provato a chiederle il nome nelle quattro parole di coreano che ho imparato è corsa via :(
A tre quarti dell'edificio più alto di Pyongyang.
Vacanzieri a Wonson.
Case per tutti!
I nordcoreani sono piuttosto bravi a celare i lati più bui del paese ai turisti. A un certo punto però ci siamo trovati davanti questa scena di accattonaggio.
Anche quando cala il buio e nel resto della città non ci sono luci, c'è sempre un generatore pronto a fornire elettricità al grande leader.
Dentro il centro commerciale di punta di Pyongyang.
Pyongyang, gatto.
Se l'avessi trovato in qualsiasi altro albergo del mondo, questo asciugamano sarebbe finito dritto in valigia. Trovandomi in Corea del Nord, mi sono limitato a fotografarlo.
Prima di ottenere il permesso di entrare in questa fabbrica di Rason siamo rimasti in macchina per mezzora, probabilmente in attesa che dentro dessero un'aria rispettabile al tutto.