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Tecnologia

La fine della Legge di Moore potrebbe non essere un male

I computer dei nostri figli non saranno molto più potenti dei nostri, e ciò potrebbe non essere una cattiva notizia.
8 byte di dati paragonati a 8 gigabyte di dati. Immagine: Daniel Sancho/Flickr

Siamo finiti a pensare che il prossimo anno tutto sarà più veloce, e un po' più economico. Lo abbiamo deciso, ed è così perché abbiamo stabilito una legge che lo dice. Ciononostante, silenziosamente e dietro le quinte, i grandi manifatturieri dicono che la legge di Moore, a cui ormai da un po' sono rimasti appena 10 anni di vita, non è solamente morente, è praticamente già morta. Infatti, stanno addirittura cominciando, molto cautamente, a dirlo ad alta voce, in pubblico. Ma anche se non dovremmo più aspettarci che l'informatica si evolva a velocità così rapide in termini di efficienza e potenza, questo cambiamento non inciderà così tanto come ci aspettiamo. Siamo arrivati al punto in cui la nostra informatica è "sufficientemente buona".

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Gli ultimi 50 anni sono stati un periodo eccezionale, e hanno regalato a molti di noi che sono cresciuti all'ombra della Legge di Moore un'impressione distorta di come funzioni il mondo. La maggior parte della storia umana è statica, e il progresso è lento. A differenza di oggi, il progresso scientifico che le generazioni hanno osservato è stato un progresso dilatato, che impiegava molte generazioni prima di produrre mutamenti sostanziali nella vita di tutti i giorni.

L'attuale generazione di chip non è molto migliore rispetto a quella precedente, e il ritmo del progresso sta rallentando in maniera critica. Almeno per quanto riguarda l'informatica, stiamo cominciando ad avere a che fare con una base tecnologica piuttosto matura. È possibile che i nostri figli crescano per ritrovarsi dei computer non poi molto più potenti di quelli che stiamo usando oggi. Ciò non significa che l'informatica non cambierà. Come moltissime delle più grandi innovazioni tecnologiche dell'ultimo secolo, l'industria informatica è nata e cresciuta all'ombra della prima e della seconda Guerra Mondiale.

Come per i baby boomer, il tuo smartphone è figlio dell'era post-bellica ed è ora diventato un adulto. Ciononostante Chris Anderson, co-fondatore e CEO di 3DR, abbia recentemente dichiarato che molti degli strumenti e delle tecnologie che sfruttiamo oggi sono i protagonisti di un'altra guerra, quella degli smartphone, affermando che "quando sono i giganti a combattere, vinciamo tutti."

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Questo dividendo tecnologico diventa davvero evidente se ci si guarda attorno. Sensori come accelerometri, giroscopi, magnetometri e anche le fotocamere sono oggi incredibilmente economiche e semplici da reperire. L'ubiquità dei processori ARM, sfruttati in praticamente qualunque smartphone, ha abbattuto il prezzo dell'informatica per tutti.

Un'informatica "efficiente", come definitiva da "buona informatica" è oggi disponibile per appena una manciata di dollari. In generale i microcontrolori con Wi-Fi integrato oggi si possono comprare per meno di due dollari, mentre una computer single-board costa appena qualche dollaro in più. È qualcosa che, anche per noi che siamo cresciuti con la legge di Moore, sembra assolutamente inconcepibile. Dopo 50 anni di Moore, stiamo arrivando al punto in cui l'informatica non è solo economica, ma è praticamente gratis.

Mentre la tecnologia evolve, diventa sempre più economica e facilmente ottenibile. Anche se forse non possiamo più aspettarci che l'informatica diventi esponenzialmente più veloce, potremmo essere arrivati al punto in cui ciò non ha più importanza. Forse nel prossimo decennio potremmo cominciare a vedere sensori, strumenti informatici generici o reti wireless integrate in microsensori capaci di fluttuare nell'aria a fianco a noi. La polvere diventerà intelligente, non abbiamo bisogno che sia particolarmente veloce.

Dopo 50 anni di Moore, stiamo arrivando al punto in cui l'informatica non è solo economica, ma è praticamente gratis.

La bellezza di una base tecnologica matura risiede nel fatto che possiamo finalmente prenderci una pausa dalla corsa al progresso degli ultimi 50 anni e cominciare a imparare a usare sempre meglio gli strumenti che già abbiamo. La bellezza di un'informatica potabile per tutti, ed economica, è che può essere usata per scopi per cui l'informatica costosa non può essere usata. L'informatica economica e accessibile sarà capace di fornire strumenti inimmaginabili.