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intervista

Abbiamo chiesto al creatore di Pepe the Frog com'è aver creato senza volerlo un meme razzista

Matt Furie, papà di Pepe the Frog, vuole che Pepe torni a essere un personaggio come un altro.
Pepe the Frog in Boy’s Club 3 di Matt Furie. Foto per gentile concessione dell'artista. Foto dell'autore.

Pepe the Frog ha iniziato la sua esistenza come un felice ranocchio fattone che vive con i suoi tre migliori amici, protagonista del fumetto comico Boy’s Club di Matt Furie. Nei vari libri, si fuma l'erba, congela escrementi giganti, gioca al pc e se ne va a spasso in mutande. Come succede con tutte le cose buone, internet si è presto appropriato di Pepe the Frog ed è ora diventato una leggenda dei meme disegnato in maniera approssimativa e molto scopiazzato. Di recente la sua immagine è stata ulteriormente distorta e usata come simbolo dai gruppi conservatori della destra estrema americana “Alt-Right”, sostenitori della supremazia bianca. Trump ha twittato un'immagine di se' con le sembianze di Pepe, illustrazioni anti-semitiche che ritraggono Pepe stanno prendendo piede, Clinton ha postato un “explainer” per contrastare l'uso di Pepe e come risultato di tutto questo la Anti-Defamation League ha aggiunto Pepe tra i Simboli dell'Odio nei suoi Database. Come ci si sente a essere Matt Furie, il creatore di Pepe, e vedere il proprio lavoro così mal interpretato e distorto? The Creators Project ha parlato con l'artista a proposito di questo.

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The Creators Project: dalla nostra ultima chiacchierata sono cambiate molte cose nella vita di Pepe. Volevamo parlare con te di quanto sia diventata folle la situazione.

Matt Furie: Già, è folle. Come tutto il resto, direi. Al momento sono abbastanza preso di mira dai reporter perché se si cerca qualcuno che possa parlare di tutta la faccenda al posto di Pepe, penso proprio di essere io.

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Una delle prime apparizioni di Pepe the Frog in Boy’s Club di Matt Furie. Foto per gentile concessione dell'artista. Foto dell'autore.

Come ti senti, in quanto inventore, rispetto alla proprietà di ciò che hai creato?

È una sorta di nuova era nelle leggi del copyright, e c'è del lavoro da fare a riguardo, anche se non penso che alcuna legge di copyright possa davvero sconfiggere la proliferazione della cultura meme che prende immagini preesistenti e le riadatta ad un uso qualsiasi a suo piacimento. Credo sia un'area grigia per gli artisti al momento, specialmente per quelli come me che hanno creato un personaggio anni fa e che è ora stato storpiato fino a diventare un simbolo equivalente a una nuova svastica.

Anche se è stupido chiederti come ti senti a riguardo… Come la stai vivendo?

Cerco di essere zen e di vedere le cose nel quadro complessivo. Sono una persona relativamente felice con una situazione di vita relativamente buona e cose così, sono stato benedetto con un sacco di cose positive e ho una prospettiva positiva. Mi piace creare cose e ho un'attitudine un po' hippie in fondo.

Pensi che la stampa stia dando troppo spazio ai meme razzisti?

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Sai, onestamente, chiunque stia facendo questi meme super razzisti e totalmente distorti di Pepe è probabilmente qualcuno che non ha una vera e propria vita al di là del ricevere notifiche online per aver creato degli stupidi meme che istigano odio. La cosa  adesso è diventata di così grandi dimensioni perché è arrivata fino ai dibattiti presidenziali.

È proprio una storia da “internet”: una cosa che nasce come un personaggio comico, poi diventa un meme, e poi viene inserita in un sottoinsieme di simboli dell'odio e questo sottoinsieme è ciò di cui parla la NPR .

Esatto, è questo il problema. Nonostante si accenni brevemente al fatto che le origini di Pepe sono relativamente innocenti, tutti poi si concentrano sul fatto che ora è per lo più usato dalla Alt-Right e da razzisti, ma non è esattamente così. È un fenomeno internazionale. È certamente più famoso per moltissimi meme che non hanno nulla a che vedere con la razza. Quindi ora dire che è solo una cosa razzista… semplicemente non è vero.

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Pepe the Frog e i suoi amici si rilassano in un cimitero in Boy’s Club di Matt Furie. Foto per gentile concessione dell'artista. Foto dell'autore.

C'è qualcuno che ha fatto confusione sul tuo non coinvolgimento nei meme razzisti?

Non proprio ma, come dicevo, se qualcuno deve parlare al posto di Pepe, quel qualcuno deve essere colui che l'ha inventato. Anche se io l'ho inventato solo come un ranocchio fattone che se la scialla con i suoi amici sfigati facendo scoregge mentre vedono la TV e bevono bibite gassate. I meme razzisti si allontanano così tanto da ciò che io ho originariamente concepito che penso possano essere visti come una cosa totalmente diversa e separata, anche se alla fine sono comunque legati a me, perciò tutto quello che posso fare è cercare di ripulire la sua immagine, anche se è abbastanza inutile.

Ti fa venire voglia di tornare al mondo di Boy’s Club?

Credo che sarebbe piuttosto divertente, sì. Semplicemente iniziare un nuovo capitolo o qualcosa così. Fare una cosa tipo entrare in una giornata qualunque della vita di Pepe. Come stonarsi stando al pc. Ma questo sarebbe un modo per rigirarlo in qualcosa di positivo.

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Matt Furie e la sua creazione più famosa, Pepe the Frog, ai bei tempi in cui l'Alt-Right non si era ancora appropriata di lui. Fotografia di Betty Udesen, 2016. Foto per gentile concessione di Matt Furie.

Clicca qui per visitare il sito di Matt Furie.