Screeshot via: Google Maps Space
Google Maps — il sito che ti spiega come tornare a casa (ma anche come farti stalking da solo), che ti ha permesso per un po' di giocare a Pac Man e che aggrega un numero impressionante di misteriose foto di cani malinconici — ha appena pubblicato un aggiornamento che ti permette di contemplare dallo spazio non solo il pianeta Terra, ma anche diversi altri corpi celesti del Sistema Solare come Marte, Venere, Plutone e svariate lune di Saturno e Giove.L'aggiornamento — si legge sul post apparso sul blog di Google questa settimana — è nato grazie a una collaborazione con l'artista astronomico Björn Jónsson, NASA ed ESA: Jónsson ha infatti ricostruito i pianeti e le lune sulla base delle immagini fornite dalle agenzie spaziali, molte delle quali arrivate dalla stessa sonda Cassini che di recente si è "suicidata" su Saturno, dopo 20 anni di onorata missione.Non ci sono ancora tutti i pianeti — i giganti gassosi come Giove e Saturno stesso, per esempio, mancano all'appello per ora — ma vedere in tre dimensioni orbi celesti come Enceladus (la luna di Saturno su cui Cassini ha scoperto l'acqua), Mimas (un'altra luna di Saturno che ricorda in modo impressionante la Morte Nera di Guerre Stellari) e Io (la luna di Giove che sembra un colorito insieme di muffe), è già un'esperienza emozionante.Ognuno dei pianeti e satelliti mette inoltre in bella mostra i punti di maggiore interesse geomorfologico con una descrizione interattiva scritta per ogni cratere, valle, e cresta montuosa catalogata dagli scienziati (e dalle sonde) nel corso degli anni. Alcuni dei nomi (diciamo pure molti) attribuiti a queste formazioni geologiche denotano una certa fantasia e cultura di ampio respiro da parte degli astronomi. Il mio preferito finora in questo senso è il satellite di Saturno Titano, che ha una planitia (termine tecnico astronomico per dire "pianura") battezzata in onore di un pianeta del film cult Dune.Il livello di dettaglio raggiungibile zoomando sui pianeti non è — ovviamente — quello permesso da Maps sulla Terra. Ugualmente, soprattutto nel caso di Plutone, il più lontano pianeta (nano) del nostro sistema, le ricostruzioni sono impressionanti.Dettaglio della superficie di Plutone. Immagine via: Google Street ViewNon posso che consigliare il viaggio a tutti.
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A giugno scorso, Google aveva lanciato un'altra novità simile per Street View, che permetteva agli utenti di ficcanasare nella base spaziale ISS, grazie alle immagini catturare a gravità zero dall'astronauta e ingegnere di volo dell'ESA Thomas Pesquet, durante il suo più recente periodo in orbita.
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