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L'uomo senza sonno

Tony Wright è rimasto sveglio per 266 ore consecutive credendo di aver battuto il record mondiale. Ma non è stato così.

Tony Wright è a pezzi. Dopo essere rimasto sveglio per 266 ore consecutive, si è fatto un meritato pisolino, pensando di aver battuto il record mondiale di ore consecutive trascorse senza dormire. Se lo trovavate brutto prima, avreste dovuto vederlo quando si è risvegliato e ha realizzato che aveva letto male l'ora, era andato a letto troppo presto, e di conseguenza aveva mancato il record soltanto di un paio d'ore. Ma alla fine che gliene frega. È diventato una specie di genio del non dormire, ed è talmente rispettato che David Blaine (la cui prossima impresa evidentemente sarà una maratona senza sonno) lo sta utilizzando come consulente. Abbiamo pensato di passare da Tony e provare a carpire qualche segreto sulla deprivazione del sonno…

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VICE: Quanto è difficile rimanere svegli per 11 giorni consecutivi?
Tony Wright: La prima notte ero un po' assonnato, ma poi sono stato bene fino al giorno sei o sette. Poi ho cominciato ad essere meno vigile. Dal nono giorno in poi ero semplicemente strano.

In che senso?
Nel senso psichedelico. Non avevo le classiche allucinazioni, piuttosto la percezione che i miei due emisferi celebrali si stessero mescolando. Qualcosa di simile ad un disturbo della personalità, facevo difficoltà a mantenere il controllo.

Come te la sei cavata?
Be', ho cominciato a mangiare soltanto roba cruda, come facevano i nostri antenati, che è di grande aiuto. C'è da dire che mi sono allenato parecchio. Ho cominciato con il non dormire per tre o cinque giorni, e a volte sono arrivato fino a sei o sette. Credo di averci provato per almeno cento volte negli ultimi dieci anni.

Cosa fai per rimanere sveglio?
Ascolto musica, più che altro deep trance. Durante l'ultimo tentativo, ho giocato a biliardo per cinque ore consecutive a notte. E poi non sono mai rimasto da solo, ho sempre avuto qualcuno al mio fianco che si assicurasse che non mi addormentassi.

Non ti piace dormire?
Di solito dormo solo tre o quattro ore a notte. Se dormo anche solo un'ora in più, il giorno dopo sono lento e poco concentrato. Sono molto più attento se non dormo molto. Ma non soffro di insonnia. Posso dormire, ma ho scelto di non farlo. Le persone molto creative non dormono molto. Vedi ad esempio Leonardo Da Vinci.

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Cos'hai pensato quando ti sei svegliato e ti sei accorto che avevi mancato il record di un paio d'ore?
Ci sono diverse versioni ufficiose del record. Io ho voluto provare ad abbattere quello di Randy Gardner, perché è il più documentato. Nessuno aveva mai sentito parlare di questo ragazzo finlandese prima che io cominciassi la mia impresa.

Ci sei rimasto male?
Non molto. Il mio scopo non era tanto battere il record, quanto osservare gli effetti sulla mia mente.

Però dev'essere stato fastidioso.
Se l'avessi trovato così fastidioso, credo che avrei ritentato l'impresa. Al momento sto facendo da consulente a David Blaine, perché vuole provarci anche lui. Vuole tentare di rimanere sveglio per undici giorni e mezzo, o, come preferisce dirlo lui, per un milione di secondi. Se fossi così infastidito dal mio fallimento, di sicuro non starei qui ad aiutarlo.

Il Guinness dei Primati non contiene più una categoria dedicata al record di ore passate senza dormire, perché non vuole incoraggiare nessuno a tentare l'impresa. Credi che sia davvero così pericoloso?
Non trovo che sia pericoloso dal punto di vista clinico, ma può avere delle ripercussioni a livello psicologico. Che è poi la parte più interessante dell'impresa, almeno dal mio punto di vista.

Quindi lo raccomanderesti o no?
No, così come non suggerirei a nessuno di prendersi un sacco di droghe psichedeliche. Meglio non esagerare.

Tony ha scritto un libro sull'estrema deprivazione del sonno intitolato Left In The Dark.