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Anonymous ha smascherato il pervertito che ha spinto Amanda Todd al suicidio

Sfortunatamente, però, l'attività di Anonymous è un semplice palliativo ad un problema serio e in continua crescita nella rete.

Per molti, il nome Amanda Todd, la quindicenne canadese trovata morta lo scorso mercoledì in seguito a un probabile suicidio, era familiare fin dallo scorso settembre, quando la giovane aveva pubblicato un video su Youtube. Nel video Amanda spiega nel dettaglio, con l’ausilio di cartelli alla Bob Dylan, una storia pazzesca, quella di un pedofilo che tramite internet ha deliberatamente distrutto la sua felicità. Potete evincere tutti i dolorosi dettagli dal filmato, che racconta di come un'immagine di lei in topless, scattata via webcam, sia finita nelle mani di un pedofilo, che avrebbe poi perseguitato Amanda per tutta la durata delle scuole medie, e consegnato la foto ad amici e famigliari di lei, continuando a farle pressioni tramite internet e sconvolgendole irrimediabilmente la vita. In più di un caso, la stampa canadese ha insistito sulla dimensione del "bullismo tramite social media", ma è chiaro come questo genere di controllo e comportamento distruttivo vada ben oltre i banali messaggi “non piaci a nessuno” o "sei grasso" postati sulle bachece.

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Alla luce della recente esposizione del più celebre amministratore e molestatore di minorenni su Reddit da parte di Gawker, e dopo le notizie riguardanti il disgustoso piccolo impero che Hunter Moore va costruendo con la sua nuova impresa, sembra che tutti gli occhi siano ora puntati sui molestatori di adolescenti che operano online.

Una branca di Anonymous del New Jersey attivatasi per fare chiarezza sul caso avrebbe rivelato l’identità del pedofilo che ha perseguitato e ricattato Amanda. In un documento reso pubblico su Pastebin, sostengono che il nome del soggetto sia Kody Maxson di New Westminister, nella Columbia Britannica. A sostegno delle loro accuse, hanno diffuso un link a una foto di Facebook inizialmente protetta (ora disponibile qui) e un estratto da un account riconducibile a Kody Maxson su un forum di molestatori, in cui lo stesso ha postato fotografie di ragazzine nude e reso noto che stava ricattando delle minorenni.

Hunter Moore, da parte sua, ha contribuito al dibattito sulla questione con una quantità di tweet di pessimo gusto. In risposta alla violenta reazione riservata ai suoi messaggi (come “”), Hunter ha poi dichiarato: “Ho perso 200 follower per la mia battuta su Amanda Todd. Poi ne ho guadagnati 250 prendendo in giro una ragazza che voleva che le sverginassi il sedere <3.” Al di là della crudeltà gratuita, il gesto di Moore appare ancora più sgradevole se considerato che è anche grazie a lui—creatore dell’ormai defunto sito Isanyoneup.com, che permetteva ai ragazzi di postare fotografie delle ex nude con tanto di collegamenti ai loro profili Facebook—che persone del livello di Kody Maxson sono entrate in contatto con ragazze come Amanda Todd.

Sebbene nel video postato su YouTube Amanda parlasse delle pressioni di cui era vittima da parte dei compagni di classe, il pedofilo che ha continuato a perseguitarla durante la scuola media è chiaramente la ragione per cui il suo tormento è cominciato ed è andato via via peggiorando. Malgrado la storia stia ricevendo un sacco di attenzione sui media, la stampa canadese ha fallito nel mettere in luce quale sia il ruolo delle popolari pagine incentrate su foto di minorenni e quanto sia stato forte il controllo che un verme isolato, nascosto dietro a un computer, ha avuto sulla vita di Amanda. Fortunatamente, la polizia canadese ha creato una squadra di 20-25 persone perché lavorino sul caso, come affermato al National Post, quindi almeno loro sembrano sapere cosa sta succedendo.

Se tutto va bene, dopo una tale tragedia la popolarità di Hunter Moore e di siti quali IsAnyoneUp verrà riconsiderata, e il generico “cyberbullismo” verrà preso in esame sotto una luce più complessa. Al di là di tutto, però, l'attività di Anonymous resta un semplice palliativo a un problema serio e in continua crescita nella rete, che getta ragazze vulnerabili come Amanda Todd in un pericolo estremamente complesso e distruttivo.