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Questo studente vuole perdere la verginità in pubblico in nome dell'arte

Dopo essersi interrogato per anni sul concetto di verginità e l'importanza che esso riveste nella nostra cultura, questo studente dell'Accademia di Belle Arti ha ideato un progetto a tema che spera farà riflettere anche tutti gli altri. O che almeno lo...

Clayton Pettet.

La verginità, per molte persone, è una questione seria. Probabilmente perché la società vuole che prima del sesso tu sia un pulcino che si aggira sperduto tra imbarazzanti top sportivi e pippe malcelate, mentre dopo il sesso diventi un adulto di fatto, con una comprensione sicura della discografia completa di D'Angelo e il diritto di bere triple sec a bordo piscina. Ma notoriamente la società è piena di false dicerie e probabilmente nemmeno sa di cosa stia parlando.

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Con l'intenzione di capire da dove provengano l'ossessione per la verginità e la sua conservazione, Clayton Pettet ha deciso di macchiare il suo fiore immacolato di fronte a una folla intera, l'anno prossimo, come parte di un progetto d'arte per il Saint Martins intitolato "Art School Took My Virginity". Mi ha detto che alcuni giornalisti hanno iniziato a stare sulle sue tracce, perciò gli ho fatto un colpo di telefono.

La presentazione del progetto di Clayton.

VICE: Allora Clayton, ho sentito che la stampa ti sta alle costole.
Clayton Pettet: Già, ho appena finito di parlare con un altro giornalista, è tutto così strano. È come se i giornali volessero cogliere la migliore angolazione del progetto e farci ciò che gli pare e piace. Non sono abituato a misurare attentamente ogni mia singola parola.

Ma immagino ti aspettassi una certa attenzione, giusto?
Non mi interessa cosa dicono di me, finché sono le loro parole. Voglio solo che non distorcano il significato delle mie. Ma sì, così facendo si alimenta il dibattito, e che le reazioni siano di rabbia, interesse o confusione, si tratta di emozioni che ruotano intorno all'arte. Una dimensione che secondo me stiamo un po' perdendo.

Credi sia così?
La gente dice che è già stato fatto tutto, ma secondo me non è vero. Ci sono cose che solo tu potresti tirare fuori—qualcosa di così profondamente nascosto dentro di te che solo con una certa concentrazione sarai in grado di far uscire e mettere su tela. Poi la tua mente farà il resto.

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Ok ok, ho afferrato il concetto. Com'è nata l'idea del tuo progetto?
È da quando avevo 16 anni che ci penso: il concetto di verginità sembrava dotato di un peso enorme. Ho iniziato a riflettere sul perché significhi così tanto, finché poi mi sono iscritto all'accademia di belle arti e mi sono detto, "Cosa succederebbe se desinsibilizzassi l'intero concetto di verginità perdendo la mia all'interno di una performance artistica?" Perché secondo me è proprio questo la verginità: una performance usata per attribuire un valore alla donna, un termine eteronormativo costantemente impiegato per determinare il valore di una persona. Il mio progetto è anche una specie di indagine: dopo la penetrazione c'è un qualche cambiamento? E conta qualcosa?

Per me perdere la verginità ha avuto una discreta importanza. Pensi che negli uomini questo aspetto sia molto più enfatizzato?
Sì, decisamente sì. Lo è in generale, comunque. Oggi essere vergini è più un insulto, ma è sempre stato qualcosa a cui veniva attribuito un peso molto maggiore di quello che ha nella realtà. Penso che se a intraprendere il progetto fosse stata una ragazza la gente avrebbe avuto una reazione molto più negativa. Ed è proprio quello che voglio sottolineare. La verginità è usata per determinare il tuo valore a seconda del genere a cui appartieni.

Vuoi dire che il sesso non è importante?
Lo è, certo, e la prima esperienza verrà sempre ricordata. Ma non dovrebbe essere ricordata come perdita della verginità. Magari sono io che sbaglio, comunque è anche per questo che ho intrapreso il progetto. In fondo, direi che è essenzialmente per capire me stesso.

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Come mai sei ancora vergine?
Non so… penso mi ci sia voluto un po' per capire cosa mi piacesse davvero, sessualmente. Ero così ossessionato dall'idea del perdere la verginità che non ho mai avuto la possibilità di incontrare qualcuno con cui mettere in pratica la cosa.

Davvero?
Be', in passato ci sono state diverse occasioni in cui avrei potuto fare sesso. Ma c'era qualcosa che mi bloccava. Ora ho capito che è così che voglio perdere la verginità: voglio perderla per l'arte e per innescare un cambiamento.

Con chi la perderai?
Al momento non posso rivelarlo. È un mio collega dell'accademia, qualcuno che mi attrae sia a livello fisico che emotivo.

E come si svolgerà il tutto?
Posso dirti che farò sesso di fronte a un pubblico, in un ampio spazio. Sarà esteticamente gradevole, non verrà presentato come un peep show o qualcosa di squallido. Da quella performance verranno create altre opere. Il mio partner e io saremo ricoperti da un leggero strato di pittura, stesi su una tela, in modo da creare un qualcosa di permanente quale frutto della nostra performance. Verrà esposto a performance ultimata, subito dopo.

Posso venire ad assistere?
Certo! Per chiunque volesse venire, sul blog c'è una sezione in cui è possibile registrarsi per avere i biglietti. Non posso fare entrare tutti. Non mi importa chi tu sia, voglio solo farti provare qualcosa. Voglio che il pubblico provi delle emozioni, voglio un nuovo collettivo. Non voglio fare un'opera d'arte per me solo, voglio che decine e decine di nuovi artisti presentino le loro idee—idee che non sono mai state accettate prima. Voglio un collettivo. E credo che con questa performance riuscirò a crearlo. Unire un pubblico di artisti per creare cose nuove.

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Cosa vuoi dire a quelli convinti che la tua performance sia una finta?
Be', va bene così—la bellezza è negli occhi di chi guarda. Lo farei lo stesso, anche se avessi un solo spettatore e fossi in un covo di crackomani.

Vorresti perdere la verginità in un covo di crackomani?
No, a dire il vero no.

Be', in ogni caso ne verrebbe fuori una bella storia. 
Sì, più che altro una bella storia da raccontare ai tuoi nipotini. Però io voglio che sia una cosa che verrà ricordata, come ogni artista. È questo il punto di fare arte, che la gente la guardi. Mentirei se dicessi che non voglio che la gente ne sappia di più. Che dedichi alla mia opera tutta la sua attenzione. Ogni artista vuole che le sue opere siano argomento di discussione, di osservazione, di domande.

Se tutto questo non fosse successo, come ti sarebbe piaciuto perdere la verginità?
Con qualcuno che mi attrae profondamente, ma senza esserne innamorato, in una stanza dove c'era il rischio di essere scoperti.

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