In questo ottimo documentario del regista Francesco Paciocco incontriamo una serie di "hacker della mente" che lavorano per elevare la nostra coscienza ad un livello superiore.Master/Mind si apre con l'intervista ai fondatori di OpenBCI, una società che produce degli EEG open-source per l'utilizzo da parte di scienziati, studiosi, hacker e fondamentalmente tutti coloro che desiderano accedere ai segreti dell'attività elettrica del loro cervello. "Penso che le interfacce cerebrali per il controllo dei computer favoriranno l'evoluzione umana", afferma Conor Russomanno, co-fondatore di OpenBCI.Russell Hanson e Jason Fuller, fondatori della Brain Backups, cercano un nuovo modo di studiare il cervello mappandone le sinapsi. Sperano anche di riuscire a curare i pazienti affetti da morbo di Parkinson, Alzheimer e SLA.Il cortometraggio copre anche i temi dell'ingegneria mentale e le questioni filosofiche che potrebbe sollevare. Come osserva Lydia Fazzio della Biohackers NYC, "esiste una tensione tra due attitudini diverse: vogliamo creare elementi umanoidi o migliorare l'essere umano? Oppure desideriamo semplicemente che la tecnologia migliori la qualità della nostra vita?".Il film prosegue discutendo le implicazioni della creazione di una super-intelligenza e delinea il dibattito tra coloro che valutano l'ingegneria mentale come una forma estrema di arroganza e chi la vede come l'evoluzione naturale dell'umanità.Per dirla come Russomanno, "Penso che in qualsiasi cosa ci trasformeremo, qualunque cosa diverremo, dobbiamo fare in modo di restare ancora fondamentalmente umani."