Alcuni agenti mantengono una posizione difensiva contro la pioggia di molotov su Dynamivska street, Kiev. Immagine: Wikimedia
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Alcune delle telecamere sono modelli compatti, di quelli che portano in giro i giornalisti. Giornalisti che, a loro volta, rischiano grosso. Secondo il Kyiv Post, "i corpi antisommossa Berkut hanno picchiato e rapito Dmytro Dvoychenkov, un giornalista di Espreso TV online su Hrushevskoho Street, e lo hanno poi liberato." Almeno un altro giornalista di Espreso è stato malmenato dalle autorità.L'emittente aggiorna assiduamente la sua homepage, e registra gli ultimi aggiornamenti sulla protesta con più frequenza di ogni altra su Twitter.Espreso è andata in onda anche dopo che le luci di piazza Maidan sono state spente, anche quando risuonavano gli spari e la polizia ha fatto irruzione con veicoli blindati. Il suo livestream è forse il modo più affidabile per ottenere un senso preciso di ciò che sta accadendo sul posto—nel caos terrificante che finora ha causato decine di morti. È difficile guardare, ma è importante farlo. Si tratta di un portale diretto da una alternativa violenta a una democrazia funzionante e attiva.Sì, la rivoluzione è trasmessa in televisione, e in modo tradizionale, se non ambizioso e abbastanza coraggioso. E ci viene presentata da degli sponsor, ma se tutto ciò aiuta Espreso a sovvenzionare i costi dei suoi giornalisti sul campo, anche i più critici probabilmente si ritroverebbero d'accordo. La rivoluzione ucraina è trasmessa su internet, e dovremmo esserne grati.La rivoluzione ucraina è trasmessa su internet, e dovremmo esserne grati.