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Μodă

Le Olimpiadi dello stile

Se i Giochi Olimpici ci hanno insegnato qualcosa, è che gli atleti si vestono di merda.

Abbiamo fatto un documentario sulle Olimpiadi, lo trovate qui.

I Giochi Olimpici offrono ai più grandi atleti del mondo la possibilità di dimostrare le loro abilità nel buttar giù strane sostanze capaci di farli saltare più in alto, nuotare più in fretta ed essere più elasticizzati di chiunque altro. Allo stesso tempo, per le varie nazioni in gara si tratta anche un'opportunità di provare la propria maestria nel vestire i suddetti atleti come cretini in maschera per una festa di addio al celibato—cosa peraltro non facile, vista la presenza di Paesi con una rinomata tradizione nel campo della moda.

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Dopo aver attentamente osservato la cerimonia di apertura dei Giochi e lasciato passare qualche giorno per assicurarci che le prime impressioni avessero il tempo di sedimentare nelle nostre coscienze, vi presentiamo una lista delle rappresentanze peggio vestite.

SPAGNA

Di solito, prima di partecipare a un evento particolarmente importante, una discreta quantità del tempo riservato ai preparativi è dedicata alla scelta dell'abbigliamento. E così come nessuna ragazza chiederebbe consigli di stile all'amica stronza che sotto sotto la odia, non dovreste ingaggiare un marchio russo per curare il vostro outfit se siete la Spagna. Suppongo che i creativi della Bosco siano stati piuttosto abili nel mantenere un'espressione impassibile durante i colloqui con il Comitato Olimpico Spagnolo, e questo è il risultato.

Non so se il look alla "Liberace gran torero" è ideale per far entrare gli atleti nello stato mentale adatto alla competizione. Forse sono stati proprio quei ghirigori simili a una distesa di salame piccante a catapultare la squadra di calcio spagnola fuori dal torneo.

UCRAINA

Visto il successo della Spagna, la firma russa non poteva non sferrare un secondo colpo, stavolta con i vicini di casa. Ecco le uniformi da hostess e steward pseudo floreali create dalla Bosco per l'Ucraina.

GRAN BRETAGNA

Ma ci sono Paesi a cui è andata molto peggio: è il caso della Gran Bretagna, vittima del suo stesso pessimo gusto. A chi si è rivolto il team britannico per realizzare le uniformi della cerimonia? A NEXT, un marchio prêt-à-porter conosciuto da tutti i giovani inglesi cresciuti da madri single squattrinate e per cui in passato anche Geri Halliwell ha creato una linea.

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Queste specie di tute spaziali non sono il risultato della visione distorta di un'unica mente, ma di un gruppo di persone di una certa età che hanno passato ore seduti intorno a un tavolo cercando di convincersi a vicenda che le maglie col cappuccio sono "all'ultima moda" e che è essenziale ficcarci un po' di oro per rendere tutto più accattivante. Il risultato è talmente imbarazzante che Stella McCartney è dovuta correre ai ripari, puntualizzando via Twitter di non avere nulla a che fare coi capi in questione.

GERMANIA

La Germania ha vestito i suoi atleti come bambini perché è proprio così che sono i tedeschi: bambinoni tutti seri e attenti alle differenze di genere. Trovata che, da un certo punto di vista, è persino utile: con la divisione blu e rosa, gli atleti tedeschi hanno risparmiato agli ufficiali di gara tutti quei noiosi controlli sul sesso.

STATI UNITI

Se ne è già parlato molto, perciò non staremo qui a rimarcare le somiglianze delle uniformi americane con quelle dei cadetti in libera uscita, anche se vorrei aggiungere che osservare il loro team durante la cerimonia di apertura è stata un'esperienza piuttosto disorientante: sembrava il cast di un film sui liceali dopo una rivoluzione responsabile della cacciata dal sistema scolastico di tutti i nerd e gli "alternativi". Gli atleti sembravano i classici compagni di classe stronzi che fanno lo sgambetto, ti si siedono in faccia e ti chiamano frocio per aver osato avvicinare la tua bocca ai loro genitali. So che non è molto gentile nei confronti della squadra statunitense, ma ho visto abbastanza film per sapere che chiunque dovrebbe odiare gli americani che praticano uno sport. MALESIA

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Il team malese sembrava una spedizione di Banane in Pigiama formato uomo con fantasie tigrate e gilet ad alta visibilità. Combinazione che, per me, è l'espressione più eloquente dello spirito olimpico: un raduno di migliaia di persone che competono amichevolmente e si vestono come cose che tormentavano i loro incubi infantili.

TOGO E PAPUA NUOVA GUINEA

Le uniformi di questi due Paesi sono tra le poche che ho veramente invidiato. Detto ciò, ho osservato la camicia del Togo per un po', senza tuttavia riuscire a capire cosa rappresenti esattamente. C'è del verde inframezzato da stampe simil-pelle di serpente, dico bene? Ecco, e allora smettiamola di comportarci come se questo look non si fosse mai visto prima.

E questa è la Papua Nuova Guinea. A quanto pare, la fantasia tropicale è davvero "intramontabile".  REPUBBLICA CECA

Insultando la solennità dell'evento nel modo più imbarazzante possibile, la Repubblica Ceca si è presa gioco del clima inglese sfoggiando stivali di gomma e ombrelli. Sì, bene così, ragazzi. Forse prima di prendere per il culo gli altri dovreste organizzarle voi delle Olimpiadi, ok? LESOTHO

Bei cappelli, Lesotho. Continuate a fare ciò che fate, qualunque cosa facciate. CANADA

L'uniforme del Canada è stata la meno inaspettata di tutte. Sono quasi certo che i canadesi nascano con addosso i chino e un pullover con la zip. In effetti, questa foto è stata scattata su un marciapiede di Toronto durante l'ora di punta. Scusate, colpa mia.