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Chi è Kody Maxson?

Proseguono le indagini sul ricattatore online indicato da Anonymous come il responsabile del suicidio di Amanda Todd.

Dal mio primo articolo sul suicidio di Amanda Todd, la vicenda si è fatta ancora più contorta e preoccupante. Quel pezzo era incentrato su come i media canadesi abbiano travisato la storia di Amanda, dipingendola come un classico caso di “bullismo da cortile della scuola” secondariamente diffusosi su internet. Descriveva nel dettaglio anche gli sforzi di un piccolo gruppo di attivisti Anonymous del New Yersey, le cui ricerche hanno permesso di mettere in relazione le accuse di molestie di Amanda a un uomo chiamato Kody Maxson. Ad ora nessuno può collegarlo con certezza al suicidio di Amanda; ma è diventato chiaro che le attività di Kody su internet e il suo atteggiamento siano unilateralmente disgustosi e per lo più incentrati sul ricatto sessuale online.

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Poco dopo l’uscita dell’articolo, sono stato contattato da un esperto di sicurezza informatica che si è detto disponibile a darmi informazioni sulla vicenda a patto di rimanere anonimo. Ha deciso di approfondire personalmente le ricerche su uno degli account di posta elettronica indicati da Anonymous tra i dati personali di Kody—ossia kody.mazson@hotmail.com—e ha scoperto che non risultava registrato. Dopo avermelo provato inviandomi una e-mail da quell’account, mi ha detto che la posta in entrata era piena di minacce di morte e domande di giornalisti. Ha anche azzardato l’ipotesi secondo cui l’indirizzo non sarebbe esistito prima di allora, ma entrambi riteniamo assolutamente possibile che Kody Maxson l'abbia disattivato poco prima che Anonymous facesse le sue rivelazioni, per evitare di avere troppa attenzione su di sé.

Dopo che il consulente informatico ha suggerito che Kody Maxson potrebbe essere un personaggio completamente fittizio, concepito per distogliere le autorità e le altre parti interessate al caso dall’effettivo responsabile, o forse un uomo estraneo al suicidio di Amanda Todd, ho deciso di esaminare approfonditamente le ricerche su Kody fatte da Anonymous.

In seguito a uno scambio di mail, uno dei membri del gruppo del New Jersey di Anonymous che ha diffuso per primo le informazioni mi ha dichiarato, “Sono piuttosto sicuro che Kody sia coinvolto nella morte di Amanda. È notoriamente un pedofilo con varie accuse a suo carico. Ha ricattato altre ragazze tramite webcam nello stesso modo e ha ammesso di essere stato in contatto con lei via internet. So che non sono prove schiaccianti, ma a me sembra colpevole.” Sono tutte congetture ovviamente, ma chiariscono il perché Anonymous abbia deciso di raccogliere e diffondere le informazioni sul suo conto.

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Ho cercato su Google “Kody Maxson” escludendo la chiave “Amanda Todd”, in modo da avere come risultati unicamente le pagine che contenevano il nome di Kody prima che Anonymous o i media lo collegassero ad Amanda.

Questo “Mi piace” e il commento a un video delle rivolte di Vancouver del 2011, dopo la sconfitta dei canadesi alle finali della Stanley Cup, sono di Kody Maxson. Mi hanno portato direttamente al suo profilo Facebook, che nel frattempo era stato rinominato in “John Doee”; comunque, come è visibile sopra, lo stesso profilo era ancora incluso nella cache di Google per “Kody Maxson”. Tutti coloro che hanno anche soltanto una basilare comprensione del funzionamento di siti internet e social network sanno che cambiando il nome di un profilo Facebook non si ottiene molto in termini di dissimulazione della propria identità e che, fatto più importante, la rete non dimentica mai nulla. Ancor più significativo, il profilo era registrato sotto l’URL facebook.com/kody604 (che da allora è stato disattivato—ma non prima che facessi degli screenshot), con il “604” probabilmente scelto in quanto prefisso telefonico di Vancouver. (Per essere chiari, tutte le informazioni che ho scoperto erano disponibili pubblicamente su Facebook tramite una semplice ricerca su Google.)

Al momento della mia ricerca, il profilo Facebook di John Doee/Kody Maxson indicava come luogo di residenza l’Havana, Cuba. Frugando un po’ lungo la timeline, ho trovato un quiz in cui l'utente giudicava il liceo di Semiahmoo e quello di Earl Mariott come le migliori scuole dopo Hogwarts. Se la scuola di magia non è certamente a Surrey, in Canada, gli altri due istituti lo sono.

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Quindi è chiaro che ci sia—o ci fosse—un Kody Maxson residente a Surrey, in Canada, e basandomi su quanto scoperto credo che abbia creato appositamente un account che includesse il minimo di dati personali possibile o che a un certo punto abbia eliminato dal suo profilo queste informazioni. In ogni caso, con un lavoro molto approssimativo.

Ulteriori ricerche su Kody mi hanno portato su un sito chiamato Websites R’Us, che Kody sembrerebbe aver fondato per sviluppare un potenziale business come designer di siti internet. Grammatica e design del sito erano atroci, e non mi sorprenderebbe scoprire che quella carriera si sia rivelata un vicolo cieco. Il sito era attivo quando l’ho trovato, ma da allora è sparito dalla rete. L'autore scriveva che gli uffici di Websites R’ Us erano appena fuori Delta. Delta confina con Surrey. Inoltre, l’indirizzo di contatto era kody.maxson@hotmail.com—lo stesso che l’esperto di sicurezza informatica che mi ha scritto aveva ri-registrato.

L’URL dell’ormai defunto sito era kody1206.wix.com. “Kody1206” è anche lo pseudonimo che Anonymous ha collegato a vari forum di molestie a minori, tra cui una community, The Daily Capper, il cui nome deriva dal catturare immagini dallo schermo del computer. Daily Capper è una community di individui che si aggirano nelle video chat con l'unico scopo di fare furtivamente foto e video alle persone con cui stanno chattando. Esattamente il genere di tormento che Amanda descrive nel suo devastante filmato su Youtube; questo non prova però che il sito e lo pseudonimo fossero sotto il controllo della stessa persona che l’ha costretta al suicidio.

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The Daily Capper assegna anche dei riconoscimenti—rappresentati da una webcam dorata—ai membri che riescono a fare più danni alle vittime, riscuono maggiori apprezzamenti dalla community e risultano i più efficaci nei ricatti. In un video che annuncia i nominati a questa perversa consegna dei premi viene menzionato anche “Kody1206”. Un bizzarro mezzobusto realizzato tramite computer grafica (visibile nell’immagine sopra) descrive i contatti avvenuti online tra “Kody1206” e una ragazza a cui si riferisce come “Peyton”, con una voce robotica simile a quelle che si trovano nei software di sintetizzazione vocale: “Peyton: nessuno ha ricevuto così tante attenzioni facendo così poco, il suo dramma con Kody1206 è diventato argomento di BlogTV, il sito di video chat dell’anno.” Va avanti dicendo che Kody1206 è “famoso per aver ricattato Peyton, mettendo i suoi video in streaming su BlogTV e TinyChat e minacciandola pubblicamente.”

Il premio di Ricattatore dell’anno è descritto dalla conduttrice animata come il più ambito. Un nominato, “Perso”, viene elogiato per “divertirsi con le sue schiave del sesso mentre queste bevono dalla tazza del cesso.” Un’altra nomination va ad “Aussie” descritto quale uno che “come altri, ha fatto talmente tanti ricatti, che non sa più se lo sta facendo o meno.” Lo speaker animato si complimenta poi con “Aussie” per la sua “dedizione” particolarmente ignobile. Ma se il cenno a Kody nel video solleva serie questioni sulla sua stoffa morale, non fa alcun riferimento ad Amanda Todd.

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Questi video di Daily Capper presentano molte altre storie che vedono i protagonisti, soprattutto giovani ragazze, tormentati e manipolati sessualmente in rete. Raccontano queste storie come fossero conoscenze diffuse, il che implica l’esistenza di un pubblico informato che segue questi malati piani di estorsione.

Dopo queste nomination, The Daily Capper ha postato un video che da allora è stato rimosso, in cui annunciavano i vincitori del premio per l’anno 2010. Kody1206 emergeva come ricattatore dell’anno. Sotto trovate alcuni screenshot estratti dal video prima che fosse eliminato.

Il video della cerimonia comprende un breve spezzone di “Peyton” che parla in webcam, presumibilmente opera di Kody, che l’avrebbe registrato e distribuito alla feccia umana che popola The Daily Capper. “Peyton” definiva Kody “un ciccione”, e diceva che se lui l'avesse ricattata lei avrebbe fatto lo stesso. Questo video, come altri, non contiene riferimenti ad Amanda Todd.

Mentre le prove presentate sopra mostrano chiaramente il legame tra Kody Maxson e Kody1206 e avvicinano Kody1206 ad una cerchia di ricattatori sessuali dediti all'autocelebrazione, niente portava direttamente ad Amanda Todd, almeno fino lunedì pomeriggio, quando CTV News ha annunciato di aver rintracciato il “presunto molestatore di Amanda Todd identificato da Anonymous.”

Quest’uomo ha detto a CTV News di essere un “amico” di Amanda e che “l’aveva aiutata a identificare un uomo di New York che la stava molestando.” CTV News avrebbe incontrato Kody mentre si recava al tribunale di Surrey, da cui è accusato di “molestie sessuali e abusi su minori nell’ambito di un caso non collegato alla Todd.” La mia chiamata all’inviato di CTV News che sostiene di aver incontrato Kody, Lisa Rossington, non ha avuto risposta.

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Al momento, nessun arresto è stato compiuto in relazione al suicidio di Amanda Todd. La polizia canadese ha comunicato al Vancouver Sun che tutte le accuse nei confronti di Kody sono prive di fondamento. Kody ha negato tutto, affermando di sentirsi “tradito” e ammettendo che conosceva Amanda “in un certo senso.” Ha anche sostenuto che il tempo passato online—su siti come The Daily Capper—aveva come scopo scovare i pervertiti della rete, e che avrebbe fatto soffiate ai dipartimenti di polizia del Canada e di New York riguardanti un utente che si nascondeva dietro lo pseudonimo di Viper, senza tuttavia ricordare il nome delle autorità con cui aveva parlato. Nelle ultime ore, Anonymous ha compiuto ricerche anche su questo secondo utente, diffondendo dati sulla sua identità.

Tutti i miei tentativi di raggiungere i componenti della famiglia di Amanda prima della pubblicazione dell’articolo sono stati infruttuosi.

Dopo la pubblicazione di questo pezzo sull'edizione americana di VICE, un commento ci consigliava di guardare un video di Daily Capper che dal minuto 1:19 menziona Amanda Todd, il cui "IP sarebbe stato bannato da BlogTV".

È importante sottolineare che non tutte le informazioni raccolte da Anonymous su Kody Maxson si sono rivelate esatte. Il contatto telefonico con prefisso 404 appartiene a un uomo di nome Alex Ramos. Durante la chiamata che gli ho fatto, mi ha detto di NON essere lo stesso Alex Ramos che avrebbe diffuso le fotografie dell’autopsia di Amanda. Da quanto il suo numero è stato reso pubblico, Ramos ha comunque ricevuto una cospicua dose di minacce di morte. Gli credo completamente, e anche se fosse lui la persona che ha diffuso le foto, il suo numero è pubblicato in rete come se fosse quello di Kody Maxson. I media online hanno inoltre espresso dubbi circa la reale età del molestatore (32 anni, secondo le informazioni di Anonymous) e il suo indirizzo di residenza.

Le complessità di questo caso aiuteranno a eradicare ciò che rappresenta in tutta evidenza una forma altamente evoluta e organizzata di sfruttamento sessuale e ricatti. In una conversazione con Mobina Jaffer, senatrice del Partito Liberale canadese per la Columbia Britannica intervistata il 16 ottobre per BBC World Service, le ho fatto notare come il caso Amanda Todd sia ben più di una storia sui pericoli del bullismo scolastico. La sua risposta mi ha provato la scarsa consapevolezza del governo nei confronti di un problema di tale rilievo: "Sì, quella del molestatore è una questione seria, ma finora ci siamo concentrati sugli amici e le pressioni esercitate dall'ambiente scolastico fino a Facebook, su internet."

La senatrice Jaffer non ha accennato ad alcun piano di indagine capace di adeguarsi agli sviluppi più recenti, né a come il governo potrebbe agire per combattere il problema sempre più diffuso e dinamico delle molestie online. Ma è chiaro che oltre alle autorità, anche il pubblico ha bisogno di una maggiore consapevolezza circa questa forma di ricatto capace di distruggere le vite di ragazze come Amanda Todd.

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