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Il glory hole del Ventunesimo secolo

Se fosse esistito vent'anni fa, il mio padre biologico non si sarebbe dovuto masturbare in un vasetto come un Neanderthal qualunque.

Buone notizie! Come forse avete sentito, in Cina hanno inventato un estrattore automatico di sperma per donatori, che altro non è che una vagina Fleshlight attaccata a un gigantesco frigorifero/computer. Il dispositivo è rosa, grigio e bianco (come una fica) e sul davanti presenta un tubo per l'inserimento del pene. Il foro può essere regolato in base all’altezza del fruitore, e sono variabili anche velocità, frequenza, ampiezza e temperatura (quindi, in pratica, è meglio di una vagina). Immagino che per metterlo in funzione basti infilare il salsicciotto nel magico glory hole e lasciare che questo strizzi le parti intime fino a far fuoriuscire una grandiosa quantità di liquido fabbrica bambini, che sarà poi impacchettato in campioni e acquistato su internet da una donna, rendendo il donatore un papà. Porca miseria, dov'è stata quest’invenzione negli ultimi 200.000 anni?

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Sapere che quest’oggetto esiste mi ha costretta a pormi una serie di domande sullo stato del mondo/dell’umanità/dei tempi. Primo, sembra un’idea così semplice—perché c’è voluto così tanto per inventarlo? C’è stato un grande incontro di donatori di sperma durante il quale hanno deciso che masturbarsi in contenitori di plastica era diventato troppo primitivo e disgustoso? O sono state le infermiere a stancarsi di tenere in mano bicchierini di sperma caldo? (Chi si potrebbe mai stancare di una cosa simile?) E perché cavolo proprio la Cina, di tutti i posti del mondo, ha bisogno di altro sperma da riversare nelle vagine della sua gente? Dove metteranno tutti quei bambini?

Quello che davvero mi esalta di tutto ciò è il fatto che i bambini avranno la possibilità di crescere con un concetto di paternità leggermente più sofisticato. Quale figlia dell'inseminazione artificiale, quando penso a mio padre che eiacula dentro una macchina invece che sulle sue stesse mani con una copia di Playboy trovata in clinica, nel cuore mi si accende un barlume di felicità. Ogni volta che guardo la macchina fingo che sia mio padre e che con voce robotica acuta e stridula mi stia dicendo, “Kara! Sei parte di me, sei sangue del mio sangue, ti voglio bene!”

Ovunque i bambini cresceranno potendo dire: “Mio papà ha messo il suo pene in un robot e ora io sono qui,” opportunità che a me è stata preclusa. Questo prova quanto siamo arrivati lontani con l’evoluzione dell’inseminazione artificiale. Ad esempio, nel 1987, il donatore di sperma padre di mio fratello stava masturbandosi nella stanza accanto a quella di mia madre, con un’infermiera vicino pronta a correre per infilare l’infornata calda calda. Poi, quando io sono stata concepita nel 1990, lo sperma è arrivato per posta da qualche parte della Georgia (CIAO?! DOVE SEI PAPÀ??) e spinto nella scivolosa vagina della mia mamma. Questo significa che in tre anni gli scienziati hanno scoperto che si possono fare ghiaccioli di seme maschile.

Ormai non è più neppure necessario andare in clinica. Puoi ordinare il seme su internet, previa ricerca del donatore ideale con filtri basati su diplomi, etnia, QI, ecc. (WOW!!!)

Ma penso che la macchina estrattrice di sperma potrebbe essere utilizzata in modo ancora migliore. Dovremmo capire come collegare queste macchine a internet, e credo anche che le donne dovrebbero farsi scopare da un pene protesico (specialmente se vogliono essere inseminate da un donatore anonimo) proprio come in un film di Sasha Grey. Dovremmo attaccare queste macchine al computer e usarle per fare sesso a distanza. A quel punto saremmo davvero in grado di mantenere relazioni monogame a distanza e/o non incontrare il partner, mai. Sarebbe COSÌ FACILE. PERCHÉ ANCORA NON ESISTE? A mo’ d’esempio, guardate questo diavolo di aggeggio. È una piccola macchina per baciare la gente attraverso Skype. Finalmente! Tutto quello che manca alla macchina del seme sono delle adorabili orecchiette, una codina di coniglio e gli occhi strabuzzati.

In conclusione: COSA SONO GLI UMANI? E CHE CAZZO.