Gli spacciatori sono gente carina

Questo tizio di nome Sam Hurd è davvero bravo a giocare a football. Così bravo che i Chicago Bears gli hanno dato milioni di dollari per giocare per loro, ma non abbastanza bravo da diventare una star o perché la sua faccia finisca su maxischermi, pubblicità e via dicendo. Così, Sam è diventato uno di quei giocatori sempre in campo ma senza volto, stabilmente ignorato dai media a meno che non si faccia arrestare nel tentativo di comprare dai cinque ai dieci chili di cocaina e più o meno 500 chili d’erba, che è proprio quello che è successo a Hurd mercoledì. Oooops.

C’è un cliché per cui gli atleti professionisti sono un manipolo di criminali in costante conflitto con la polizia (ehmrazzistiehm), ma secondo quelli che lo conoscevano nella sua città natale, San Antonio, Hurd non era per niente quel genere di persona—ci viene descritto come un fedele cristiano, un esempio per tutti. Era amato anche dai suoi compagni di squadra, e sembrava avere una fedina penale pulita, finora. La sua unica piccola pecca sembra essere questa: Hurd è un grosso spacciatore, o vuole diventarlo. E per “spacciatore affermato,” come ha riportato la stampa, si intende che se fosse davvero riuscito a vendere le quantità di droga millantate all’agente in borghese, avrebbe fatto più soldi in una settimana di spaccio che in un anno di football.

Come si poteva immaginare, il nome di Hurd è finito nel libro nero dei media. Ora è il Cattivo Ragazzo. Non che questo sia sorprendente—per tradizione, i giornalisti sportivi sono i baluardi di ogni facciata di moralità convenzionale—, ma ammetterete che collegarlo ai sanguinosi cartelli della droga messicani o dipingerlo come un pazzo perverso criminale (come qualche testata ha realmente fatto) non è per niente simpatico. Perché drogarsi è sbagliato, e vendere la droga è super sbagliatissimo, ok?

Per adesso, nessuno ha detto che Hurd abbia fatto del male a qualcuno. Ha comprato la sua merce a prezzi da grossista per rivenderla a prezzi da vendita al dettaglio, né più né meno di ogni uomo d’affari della storia. Il problema è che la merce in questione è illegale—ma se, come me, anche voi pensate che non dovrebbe esserlo, si conclude, logicamente, che l’unico errore che ha commesso sia stato farsi beccare. Un uomo che ricopre una posizione eminente nella società sta per affrontare 40 anni di prigione (una pena che distruggerà la sua vita intera) per un crimine non violento, e a me sembra che invece di mostrarsi indignati e di continuare a dire che dovrebbe vergognarsi, tutti dovrebbero urlare “MA CHE CAZZO SUCCEDE? PERCHÉ SONO IN VIGORE DELLE LEGGI CHE DISTRUGGONO LA VITA DELLE PERSONE SOLO PERCHÉ VENDONO COSE CHE AD ALCUNI NON PIACCIONO?”

La reazione più comune (“Wow, spacciava! E sembrava così un bravo ragazzo!”) vi mostra quanto siano sfanculate le nostre opinioni sulla droga. Esistono sì degli spacciatori che fanno cose tremende e uccidono la gente, ma sospetto che ciò sia dovuto principalmente al fatto che l’unico modo per diventare uno spacciatore affermato passa per la difesa dei propri affari con metodi al di fuori della legge e di solito brutali. Perché sarete d'accordo con me, uno spacciatore non può andare a esporre denuncia se la sua partita di eroina è andata in vacca. E comunque, non è forse vero che anche gli uomini d’affari che non vendono droga fanno cose terribili e uccidono le persone? Sono abbastanza sicuro di averlo sentito dire.

Ci sono anche un sacco di persone brave, carine, amichevoli, amabili che vendono droga. A volte sono costretti dalla povertà, o magari dalla dipendenza che loro stessi hanno, altre volte lo fanno perché vanno all'università e lo spaccio sembra un buon modo per incontrare ragazze e fare soldi extra. Altre volte ancora, semplicemente, pensano che con tutto quello che guadagnano ne valga la pena. Forse in futuro scopriremo altre cose su Hurd, e verrà fuori che è un uomo tremendo che ha ucciso gattini per puro divertimento, ma al momento mi viene da pensare che sia tanto una persona carina quanto un venditore di droga.