Quando una macchina di Street View passa per un quartiere qualsiasi, se un cane passa di lì ed entra nell'inquadratura, non si metterà una maschera da cavallo e non farà mossette buffe. Non farà niente di strano, almeno non volontariamente. Magari girerà intorno alla macchina come ha fatto questo tizio in Russia, ma sicuramente non alzerà il dito medio né farà causa a Google per farsi pixelare il muso. Sarà semplicemente se stesso, cioè un cane.Curioso. O pigro. Magari vivace a momenti, ma mai aggressivo a meno che non lo si provochi. Starà bello sciallato su una scala di emergenza in Portogallo:
O anche in compagnia di amici, come questo gruppo, probabilmente di randagi che fanno i pigroni in giro per Taiwan. Io riesco a contarne sette. Se non mi credete, zoomate.
E ora guardate questo bulldog francese davanti a una macelleria a Parigi. Non dico che quello in Messico sia randagio—non posso saperlo. Però è evidente che vive una vita più libera del cane parigino, legato anche psicologicamente a un luogo con un guinzaglio.
Se siete curiosi, esiste un intero Tumblr, Dogs on Street View, dedicato interamente proprio ai cani su Street View. Probabilmente è la più ampia fonte di informazioni e materiale esistente sui cani presenti nelle mappe Google. (Ho preso il link al bulldog francese da lì.) Il futuro della cartografia canina è qui.Eppure non dovremmo pensare nemmeno per un secondo che i cani accetteranno questo futuro, se flotte di macchine senza pilota di Google sostituiranno i compiti svolti dagli umani. Dopotutto i cani amano i robot ma preferiscono gli umani.