FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

La dermatofagia è la mania di mangiarsi le pellicine

Se anche voi avete trascorso l'intera carriera scolastica a mordicchiare matite e pellicine, siete ufficialmente dei dermatofagi.

Non ho la benché minima idea di quanto tempo abbia trascorso a masticare le matite e le dita―forse l'ho sempre fatto. I bambini non pensano a cose del genere, probabilmente non ho mai capito perché lo facevo. Ma lo stesso vale per le persone con la dermofagia, quell'impulso che spinge a mordere la propria pelle e, talvolta, anche a mangiarla.

Anche se non è rara, la dermatofagia è stata descritta raramente nella letteratura medica. Alla gente non piace parlarne, probabilmente perché si vergogna. Forse perché generalmente si tratta di un disturbo innocuo che non necessita di un trattamento specifico.

Pubblicità

La stragrande maggioranza delle persone che si morde non cerca aiuto, per loro è una cosa normale. Anche se le dita sporche causano non pochi problemi.

DOPO MESI, LA PELLE DIVENTA SPESSA E CALLOSA

"La letteratura medica non è così rara come sembra", hanno scritto i dermatologi psicosomatici Michel Scott Jr. e Michel Scott III nella loro definizione del disturbo, che risale al 1997. "Non è però menzionata tanto spesso nei libri di testo."

Questa condizione è "l'abitudine nervosa a mutilare la pelle, o gli arti," con i denti, naturalmente.

In medicina, una persona che si morde è spesso indicata come un "lupo che morde", dal momento che un lupo irritato, o intrappolato, ha lo stesso comportamento. Nel loro documento gli Scott parlano di "dermatofagia", perché, insomma, è un termine più scientifico.

Ma questa definizione ha anche i suoi detrattori. I dermatologi del Medical Center Walter Reed Army nel 2005 hanno scritto suThe Journal of American Accademy of Dermatology che la dermatofagia―che letteralmente in greco significa "mangiare la pelle"―dà la falsa impressione che le persone mangino la propria pelle regolarmente.

"I report pubblicati sulla dermatofagia descrivono che il comportamento di queste persone è semplicemente quello di mordere o rosicchiare in maniera compulsiva la pelle del corpo, senza ingerira" scrive Panagiotis Mitropopoulos sulla rivista. "Di conseguenza, questi pazienti sviluppano un ispessimento della pelle, ma non ferite, ulcere o perdita della pelle stessa".

Pubblicità

Miropopoulos, inoltre, propone di chiamarla "dermatodaxia", "mordere la pelle."

In qualsiasi modo la si chiami, alcune persone mangiano effettivamente piccoli pezzi della propria pelle.

"Si tratta di un modo per affrontare lo stress," ha detto Scott III in un'intervista telefonica. "Sappiamo di persone che lo fanno da 20 anni e conducono una vita normale―di solito non porta a deformità."

Scott mi ha anche detto che la maggior parte dei pazienti a cui ha diagnosticato la dermatofagia erano andati da lui per altri motivi, e quella era solo una questione secondaria. Mi ha detto anche che molti, come me, cominciano rosicchiando matite o penne a scuola e, solo in un secondo momento, si dedicano alla pelle. Solitamente masticano le zone intorno alle unghie, le nocche o "zone del corpo diverse."

Non sempre è un qualcosa di innocuo.

Un redditor ha recentemente confessato di odiare il dolore che sente "quando sai di essere andato troppo in profondità e inizi a sanguinare."

"A volte è davvero doloroso", ha detto Scott. "Dopo mesi, la pelle assume un certo spessore e diventa callosa e sanguinante."

Ed è anche una male per i follicoli piliferi presenti nella zona morsa.

Tuttavia, alcuni disturbi cessano di esistere. SuDermatology and Psychosomatics il disturbo di un paziente di 15 anni è stato descritto così: "il comportamento del ragazzo era normale. A parte la sua ossessione, il rendimento scolastico e il resto andavano bene".

"Per diversi mesi, è stata chiarita al ragazzo la natura della sua condizione. Gli è stato imposto di smettere di mordere le nocche." A oggi, ha rinunciato alla sua abitudine.

Insomma se sei un dermatofago, puoi sempre guarire.