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Dieci anni di VICE Italia

Com'era l'internet italiano nel 2005

Per ricordare i tempi gloriosi dell'internet di dieci anni fa, ecco com'erano all'epoca i siti che visitiamo oggi e quelli che visitavamo allora e che oggi non esistono praticamente più.

Oggi trascorriamo su internet una parte consistente della nostra giornata. Persino ora siamo su internet, pensate un po'. Di conseguenza, nella nostra rubrica per i dieci anni di VICE Italia non poteva mancare un post sul tema.

Google nel 2005.

Tutte le immagini via Wayback Machine/Internet Archive.

La prima volta che sono andato su internet erano i primi anni Duemila, avevo una connessione a 56k che cadeva se qualcuno mi telefonava a casa, usavo ancora Netscape Navigator e passavo così tanto tempo davanti al computer che una volta mia madre mi ha portato da un medico. A ripensarci mi viene quasi la nostalgia, perché adesso internet è diventato talmente diverso da essere irriconoscibile.

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Anche dieci anni fa, ovvero quando è venuto al mondo VICE Italia, internet era tutta un'altra cosa. Stando alle statistiche, a fine 2005 il numero totale di persone che dicevano di essersi collegate "negli ultimi sette giorni" aveva superato gli 11 milioni. Nella classifica delle persone online in 18 paesi europei, l'Italia occupava la parte medio-bassa—e tanto per farvi un esempio, secondo il rapporto Censis sulla comunicazione, nel nostro Paese l'uso di internet per informarsi e comunicare era in fondo alla lista, ben dopo radio, quotidiani, settimanali, libri e mensili. Anche quando ci connettevamo, però, molti dei siti che oggi visitiamo abitualmente non esistevano o erano appena nati, ma sopratutto si interagiva in modo completamente diverso. Era l'epoca dei forum, delle chat come MSN Messenger, dei siti di giochi in flash.

Per ricordare quei tempi gloriosi, ecco com'erano all'epoca i siti che visitiamo oggi e quelli che visitavamo allora e che oggi non esistono praticamente più.

Facebook

Oggi per sempre più persone Facebook sta diventando sinonimo di "internet", ma solo dieci anni fa il sito era appena nato. Purtroppo l'Internet Archive conserva solo screenshot e quindi non possiamo vedere com'era all'interno, quando a usarlo non erano quarantenni complottari ma studenti di Harvard. Chissà come si divertivano.

Duepuntozero.com

Se nel 2005 Facebook non era ancora arrivato in Italia, a Milano c'era un sito che era un po' un precursore di quello stesso concetto—il celebre Duepuntozero. Più che un sito, Duepuntozero è stato un fenomeno generazionale, e nel suo periodo di massimo splendore gli utenti registrati erano circa un milione. Il sito ti permetteva di avere un profilo personale, caricare foto, gestire un blog e commentare i profili degli altri utenti. Ha chiuso nel 2009 per un errore tecnico del servizio di hosting, ma è sempre online nel server del nostro cuore.

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Corriere.it

Nel 2005 la crisi dei giornali cartacei era ancora una prospettiva che si poteva tranquillamente ignorare e il Corriere della Sera aveva appena lanciato la sua versione online. Come potete vedere non era granché diversa da quella cartacea, a riprova del fatto che giornali e quotidiani ci avrebbero messo un po' a capire le differenze esistenti tra un pezzo di carta e uno schermo retroilluminato.

Fotolog

Oggi sembra quasi assurdo pensare che potesse esistere una cosa del genere, eppure c'è stato un periodo delle nostre vite in cui usavamo i fotolog (o flog)—che erano una specie di ibrido grottesco tra un blog su Splinder e Instagram. Io stesso ne avevo uno, che ora fortunatamente non esiste più, su cui postavo le foto dei miei graffiti accompagnate da frasi prese dal rap italiano old school—che in realtà in quel periodo si poteva quasi definire ancora "contemporaneo".

YouTube

Nel 2005 nasceva un sito destinato a farvi perdere una quantità incalcolabile di tempo su video di pale che cadendo suonano come "Smells like teen spirit": YouTube. Questa è lo screenshot più antico esistente della home di Youtube: come potete vedere dai video in evidenza, all'epoca i cookie che tracciano i tuoi gusti musicali e ti sottopongono video correlati che potrebbero piacerti erano ancora un'invenzione di là da venire.

Hatingline

Nel 2005 tutti avevano un blog, probabilmente anche voi. Il blog più figo che io ricordi di quel periodo—anche se in realtà non l'ho scoperto nel 2005, ma un paio d'anni dopo—era Hatingline, che parlava principalmente di rap e faceva un sacco ridere, tanto che ci passavo intere giornate. Purtroppo oggi non esiste più, ma grazie a Internet Archive ogni tanto posso andare a guardare com'era e commuovermi ricordando quei tempi.

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Angolotesti.it

Almeno una volta nella nostra vita, tutti siamo passati da Angolotesti.it. Per un certo periodo è stato la risorsa numero uno di tutti gli adolescenti alla disperata ricerca dei testi delle loro canzoni preferite, visto che conteneva i testi di praticamente ogni canzone sia mai stata registrata nella storia dell'umanità. Oggi esiste ancora, ma è cambiato completamente e non è più la stessa cosa.

VICE.com

Nel 2005 vice.com non esisteva ancora. E non sarebbe esistito per un altro po': all'apertura del sito americano il dominio era già preso e il suo proprietario lo usava come redirect per un sito porno australiano che lo pagava per il traffico. È così che è nato Viceland.com. Tutto questo accadeva alla fine degli anni Novanta. Successivamente, il sito è stato inserito in Yahoo e trasformato in un insieme di link pay-per-click che portavano introiti al suo proprietario—come potete vedere dallo screenshot qui sopra.

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