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Tecnologia

Arrivano i gatti mannari

Jhonny Gobble ha deciso di voler allevare a tutti i costi questa razza, che in natura esiste soltanto come mutazione genetica del gatto selvatico.

Un gatto rognoso dagli occhi a palla. Ecco come appare Lykoi, il felino caratterizzato da una mutazione del gene per la crescita del pelo che lo lascia, in parte, a secco di peluria.

"Questi animali sono il risultato di una mutazione naturale che ha attecchito nella popolazione dei gatti selvatici", afferma Jhonny Gobble, veterinario e allevatore di questi strani animali. Da diverso tempo il dottor Gobble e il suo team ricevono segnalazioni della presenza di questi gatti ritenuti "malati". In effetti, i gatti mannari non rispecchiano il prototipo di gatto a cui siamo abituati. Ma nonostante la loro conformazione a dir poco "particolare", di recente hanno conquistato i cuori di molti gattofili. Infatti, per la gioia degli appassionati, questi mutanti selvatici stanno per diventare domestici, una vera e propria razza che farà un baffo all'ormai superato gatto Siamese.

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Il nome Lykoi, inoltre, deriva dalla parola greca "lupo". In effetti, la sua somiglianza con il lupo mannaro icona di Lion Chaney è innegabile.

"Frankenstein contro l'uomo lupo," 1943. Immagine via

L'aspetto di gatto affetto da rogna è, però, solo una facciata. I primi esemplari di gatti mannari risultano del tutto sani. Dai test sulla funzionalità tiroidea condotti da Leslie Lyons, genetista esperta di gatti dell'Università del Missouri, non è emerso niente di straordinario, anche se Gobble mette le mani avanti, prima di definire "sana" questa nuova razza. "E' troppo presto," sottolinea. "La maggior parte dei problemi di salute nei gatti compaiono dopo il sesto, o settimo anno di età e, al momento, non esistono Lykoi così vecchi."

Le ragioni per pensare a uno sviluppo di malattie non mancano. L'assenza di pelo favorisce la produzione di olii intorno alle orecchie e alle zampe. Un accumulo di questi potrebbe esporli più facilmente a infezioni dell'orecchio e a infestazione da acari, così come accade nei gatti nudi, gli Sphynx. E non è tutto. Questi gatti patiscono molto il freddo―non a caso i gatti selvatici con questa mutazione sono davvero pochi, presumibilmente perché la maggior parte muore per ipotermia.

E se in natura queste mutazioni tendono a scomparire per via della selezione naturale, in allevamento vengono apprezzate, conservate, evidenziate e, soprattutto, moltiplicate. Molti allevatori tendono a trattare gli animali come materia prima da sfruttare, per una vera a propria industria di mutazioni ad ampio raggio. Dai nasi schiacciati del Carlino, alle ampie spalle del Bulldog, al Corgi con le zampe troppo corte, le condizioni genetiche imposte a queste razze spesso interrompono la corretta formazione del corpo.

A ogni modo, non sappiamo esattamente quanto questo gene mutante giovi all'estetica di Lykoi. Sappiamo soltanto che il gene è recessivo, per cui si manifesta soltanto se il gatto è portatore di entrambi geni Lykoi; ottenere una cucciolata di Lykoi, perciò, non è così semplice. Attualmente ne esistono 19 esemplari, ma Gobble non si da per vinto: vuole allevare Lykoi domestici per cinque generazioni, con la speranza di creare la nuova razza.

E mentre Gobble continua a lavorare sulla sua prospettiva di allevamento duraturo, i test genetici di Lyons proseguono, alla ricerca dello specifico gene recessivo "del pelo mancante" che attualmente è sconosciuto.