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Tecnologia

La NASA invierà degli astronauti in orbita intorno alla Luna

È dai tempi delle missioni Apollo che degli astronauti non si avvicinano alla luna, ora la NASA ha annunciato un piano di missioni per il 2023.

Mercoledì la NASA ha annunciato un piano di missioni lunari per testare Orion, la capsula spaziale che un giorno potrebbe portare l'uomo su Marte.

Il progetto Orion ha già passato il "key decision point C (KDP-C)" del processo di approvazione che valuta i progressi ottenuti da un progetto spaziale. Potrebbero sembrare solo dettagli burocratici (e in un certo senso lo sono) ma si accompagnano a una notizia importante: la NASA ha confermato che tra meno di otto anni manderà degli umani attorno alla faccia visibile della Luna.

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L'approvazione del KDP-C dà al team che lavora su Orion il via libera per proseguire il lavoro sulle due prossime missioni in programma: la EM-1 e la EM-2. La EM-1 spedirà attorno alla Luna una navicella priva di equipaggio. Nella EM-2, invece, Orion trasporterà quattro astronauti nella prospettiva di effettuare degli studi su un asteroide trascinato nell'orbita lunare da una missione precedente, un progetto molto discusso.

"La data di lancio prevista per l'EM-1 è il 2018," ha dichiarato in conferenza stampa Robert Lightfoot, amministratore associato della NASA. E mentre la NASA spera di far partire l'EM-2 nel 2021 il team, che lavora per ovviare a tutti gli eventuali imprevisti, fa intendere che la capsula lascerà la Terra non più tardi dell'aprile 2023.

"Prima di partire restano ancora molte questioni da risolvere e noi dobbiamo tenerle in conto tutte" ha spiegato Lightfoot.

Piccole incognite, come le ha chiamate William Gerstenmaier, amministratore associato per la Human Exploration and Operations, che fanno sempre capolino in questi casi. Un cambiamento nella forma della capsula, ad esempio, potrebbe fare appiattire alcuni pannelli. Se dovessero verificarsi altre problematiche del genere, l'EM-2 potrebbe non andare mai in porto.

Ad ogni modo, dovremo attendere altri 20 anni buoni prima di assistere ad una missione con equipaggio umano diretta verso Marte, e uno dei passaggi importanti che ci consentiranno di realizzarla è proprio l'EM-2. Gli astronauti raggiungono regolarmente la Stazione spaziale internazionale ma la NASA non ha inviato un equipaggio umano oltre l'orbita terrestre bassa dagli anni Settanta. Se vogliamo andare su Marte, dobbiamo testare i sistemi, l'hardware, il software e organizzarci adeguatamente per spedire gli astronauti molto più lontano, ha spiegato Gerstenmaier. Mandare una navicella Orion con equipaggio umano sul "campo di prova" dell'orbita lunare è un ottimo modo di prendere le misure di quello che ci attenderà nella missione marziana.

"Il primo obiettivo di Orion è portare la presenza umana oltre l'orbita terrestre bassa consentendoci di acquisire le competenze per dirigerci verso Marte", ha concluso Gerstenmaier, "un futuro molto luminoso per noi".