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Tecnologia

Questa città di “SimCity” è un ritratto delle megacittà del futuro

Un nucleo urbano con 107 milioni di abitanti ci fornisce un'idea di come saranno le nostre città se l'incremento demografico continuerà di questo passo.
Immagine: Peter Richie

Le megacittà sono il nostro futuro. È semplice matematica: se di Terra ne esiste una sola e la popolazione continua a crescere, l'attrazione gravitazionale dell'economia e dei centri popolati continuerà a trascinare verso di sé gli abitanti delle campagne—a meno che non vengano travolti prima dalla dispersione urbana.

Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato recentemente descrive così la questione: è stato stimato che quest'anno circa il 54 percento degli abitanti del pianeta si trova nei centri urbani, un numero destinato a crescere fino al 66 percento entro il 2050. Questa crescita "potrebbe far aumentare la popolazione urbana di altri 2,5 miliardi di persone entro il 2050, con circa il 90 percento della crescita concentrato in Asia e Africa.

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Il rapporto evidenzia anche che nel 1990 c'erano dieci megacittà di 10 milioni di abitanti o più sulla Terra; ora ce ne sono 28, 16 delle quali si trovano in Asia. Far funzionare una città di tali dimensioni è difficile, ma cosa succederà quando le città diventeranno enormi aree di dispersione urbana con una popolazione 10 volte superiore?

Il video qui sopra ci dà un'idea di questo scenario, anche se è basato su un videogioco che esiste da 11 anni. Peter Richie ha passato otto mesi a progettare e costruire una megacittà in SimCity 4 e il risultato finale, specialmente per un ex sindaco come me, è stupefacente: 107,7 milioni di abitanti in una gigantesca area urbana in espansione. Le parole di Richie parlano da sole:

81 grandi città unite per creare una mega-regione di 26.542 km di strada asfaltata

8,626 km di linee della metropolitana

324 centrali elettriche ad idrogeno (6.000.000 megawatt di energia)

486 termovalorizzatori

513 grandi pompe dell'acqua

oltre 2.000 scuole elementari e high school

81 università

162 college

Richie mi ha detto che inizialmente, a dicembre, si era posto come obiettivo una regione da 100 milioni di abitanti "senza barare e senza mod", e ha passato un paio di mesi a pianificare ogni cosa, prima di iniziare a costruire in marzo.

Altro che rush hour…Immagine: Peter Richie

Il vantaggio di costruire una città virtuale è la possibilità di poterla pianificare da zero prima di costruirla: e tuttavia non è facile lo stesso.

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"Il traffico è un incubo, sia sulle strade che in metro," ha affermato Richie. "Il numero di linee metropolitane e di stazioni congestionate dal traffico a tutte le ore del giorno è enrome, in tutti i quartieri e in ognuna delle zone della megacittà. Le strade sono sempre intasatissime ma le persone non si rassegnano a servirsene."

"L'inquinamento è ben gestito," ha aggiunto. "Le strutture altamente inquinanti sono raggruppate in 4 delle città che formano la megacittà, lo stesso vale per gli aeroporti e per le centrali energetiche. Così gli abitanti non subiscono direttamente l'impatto dell'inquinamento più dannoso."

Immaginate ora di provare a stare dietro alla crescita smisurata delle città reali, dove i sindaci hanno poteri decisamente meno dittatoriali—e non possono mettere in pausa il gioco. Anche se venissimo tutti sfamati dai contadini robot, qualsiasi tipo di crescita ci sarà in futuro porterà con sé delle richieste esponenziali di infrastrutture.

Visitate qualsiasi megacittà del pianeta—Shanghai, San Paolo, Mumbai, New York—e capirete subito qual è il problema: una crescita costante della popolazione porta a una maggiore pressione sulle richieste energetiche, sanitarie e di trasporti. E quando le cose vanno male, vanno davvero male.

Pianificare una città per una quantità crescente di abitanti, per non parlare di come affrontare le questioni ambientali, come l'innalzamento dei mari e il cambiamento climatico, è certamente possibile, ma mettere in atto investimenti monetari su scala così ampia è un altro grande problema. Come mi ha detto recentemente uno studioso di urbanistica, anche quando si è compreso quali siano i problemi e si sono trovate le soluzioni, "la grande questione che rimane è: chi paga tutte queste cose?"

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Mi ricorda un po' quando vivevo a San Paolo. Immagine: Peter Richie

E oltretutto, sempre più persone andranno ad abitare nelle zone urbane. Le Nazioni Unite hanno calcolato che Tokyo, che è ora la più grande città al mondo con circa 38 milioni di abitanti, avrà un leggero calo della sua popolazione entro il 2030, ma il boom demografico continuerà in città indiane e cinesi.

È stato calcolato che la popolazione di Delhi, che conta ora 25 milioni di abitanti, crescerà di altri 11 milioni nei prossimi 16 anni—un dato inquietante se si considera che le infrastrutture di base sono già ora un enorme problema per molti abitanti delle città, che piaccia o no ai residenti entusiasti delle megacittà.

"La densità è il problema maggiore, dato non c'è più spazio per altri ampliamenti, le megacittà si sviluppano verso l'alto invece che verso l'esterno," ha detto Richie parlando della sua megacittà virtuale. "Anche se tra le decine di migliaia di stazioni della metro ci sono alcuni grandi spazi, rimane tuttavia il desiderio di avere dei grandi spazi verdi."

Nonostante ciò, Richie, che dice di giocare a SimCity4 da dieci anni, ha detto di essere positivo per quanto riguarda le città del futuro.

"Sono molto ottimista riguardo al futuro delle nostre città," ha detto. "Credo che presto costruiremo città molto grandi ma anche sostenibili, dove probabilmente non ci sarà nemmeno una traccia dell'inquinamento che abbiamo oggi."

Quando nelle città si inizia a costruire delle cupole per controllare l'inquinamento dell'aria, è un po' dura essere ottimisti. Allo stesso tempo, abbiamo visto da più parti che gli sforzi per migliorare le nostre città possono avere effetti rapidi. E se la lenta marcia mondiale verso la sostenibilità continuerà, c'è forse la speranza che non ci ritroveremo a vivere in una nuova versione della città antica di Kowloon.