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Cultura

La guida di VICE al sesso orale - Seconda parte: ragazzi

Consigli per le mattine, i pomeriggi e i giorni del mestruo.

Dopo l’incredibile successo della guida al cunnilinguo, ci è sembrato quantomeno equo fornire istruzioni dello stesso livello per la controparte. Forte dei pareri di manipoli di troie e di un solo omosessuale, Linda Gondelle vi regala questo vademecum onnicomprensivo, sperando che ne facciate buon uso. Quella dei pompini è una forma d’arte che non ho perfezionato fino ai 20 anni passati. Prima ero sempre un po’ sconcertata, spesso ubriaca, e ancora più spesso lasciata lì a chiedermi perché venissi sempre “licenziata”. La buona volontà, la concentrazione e l’atteggiamento mentale non mancavano, ma i denti e il troppo alcol non erano dalla mia parte. Ero al liceo. Cosa potevo saperne? Poi ho incontrato Yves, il prototipo del ragazzo più esperto. Nato e cresciuto a Montreal, era abituato ai pompini regali da “fille de roi”, e io, una ragazzina dell’Ontario, avrei dovuto competere con loro. Da allora ho (cito) “devastato”, “dominato”, “posseduto” e “paralizzato” alcuni dei migliori cazzi al di qua del Mississippi. Il frutto della mia sudata esperienza, unita all'enciclopedica ricerca di VICE, è ora disponibile in esclusiva per voi. Cominciamo. 1) Non giocatevi tutte le carte
Prima ancora di cominciare, dovete tenere bene a mente il vostro budget. Avete circa 20 minuti di gettoni-sesso a notte. Se ne spendete 15 a succhiarglielo, ne rimarranno solo cinque per chiavare. Quindi vi consiglio di tenere i pompini per le mattine, i pomeriggi e il mestruo. 2) Dimenticatevi dei denti
I vostri denti non devono avere niente a che fare coi pompini. Non esistono. Potrebbero benissimo stare in un bicchiere accanto al letto. Il metodo da usare è lo stesso di quando mangiate un ghiacciolo freddissimo subito dopo esservi fatte sigillare i molari dal dentista. Dovete creare una cavità con la bocca e usare la lingua, su e giù per il palato a formare un vuoto in modo da tenere il pene lontano dai denti. Ripetete l'esercizio per tutta la durata del pompino. È facile sbagliare, soprattutto se siete ubriache. Uno dei trucchetti, allora, è di coprire i denti con le labbra, come un bel paragengive da boxeur. 3) Concentratevi
Dovete rimanere concentrate per l’intera durata della gita là sotto. Avete presente l'impegno richiesto per far fuori un bel cono gelato senza sbrodolarvi la camicetta? Ecco. Non vi siete mai chieste perché facciano i lubrificanti in tutti i vostri gusti preferiti, gelato o caramella? Ovvio, per suscitare in voi un (perverso) istinto pavloviano di concentrazione e dedizione. Pensate a una buona fellatio come al Grande Pacificatore.

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3) Credeteci
Ascoltate, qua non stiamo parlando delle robette da adolescenza, di qualche leccata pre-coitum. Questo è “fare l’amore” nel suo senso più puro. Se non avete voglia di fidarvi di lui e dedicare il 100 percento della vostra dedizione al suo pene, non importa, lasciate perdere. Perché un pompino possa essere definito tale, dovete venerare l'atto come se foste delle Indiana Jones arrivate dopo mille peripezie al Tempio Maledetto. (Se adorare il suo uccello vi fa sentire vulnerabili, probabilmente l'uomo a cui lo state succhiando è coglione machista. In tal caso, cambiate aria.) Ricordate inoltre che è in ballo un paradosso psicosessuale. Voi gli offrite un servizio e lui si fa succhiare il cazzo. Siete schiave e contemporaneamente padrone, come un’attrice che recita in un film di cui è anche regista.

4) Preparate il terreno
Prima di staccarvi dalla sua bocca e dirigervi al piano di sotto, preparate la pista d’atterraggio con la mano. Smanacciate finché non è duro come la pietra. Fategli capire che ci sarà qualche lavoro di mandibola, ma non iniziate finché non è pronto al botto. Date di mano attraverso i pantaloni come se lì sotto si celasse un cucciolo appena nato. Sfilate la fibbia della cintura dal suo buco come se quei pantaloni fossero i vostri. Cercate di non armeggiare troppo con la cintura—in caso potete chiedere aiuto, ma non fatevi licenziare prima ancora di aver cominciato il lavoro. La comunicazione è fondamentale, perché i ragazzi sono incapaci di rifiutare un pompino anche se pensano che non siate assolutamente in grado di farne. Assicurarsi che lui stia gradendo senza passare per insicure è una delle parti più difficili dell'intera faccenda. Attenzione: Se vi sembra che voglia pilotare l'azione (tenendo le mani nei pressi della vostra testa), leggetelo come un segnale: è il momento di fare qualche domanda languida. Troppo veloci, violente, leggere, lente? Tutto bene? Non aspettatevi indicazioni dettagliate o una qualche dissertazione filosofica sull’argomento. Una o due paroline di circostanza—un profondo, goduto “sì” o “oooohmmmokay” o “ohhhh, sìsìsìsì”—basteranno. 5) Bussate
Fategli scivolare le mani nelle mutande. Il cucciolo è un po’ spaventato e deve conoscere il vostro tocco per sentirsi al sicuro e fare capolino. Tenete la mano ferma sul suo pacco per cinque secondi (non troppo a lungo, altrimenti sembrerete un fantasma e lui si sentirà smarrito). Consiglio extra: Se inizia a spingervi la testa in basso, non scostategli la mano stizzite. Prendete gentilmente il suo polso e rimettetelo al suo posto, lungo il fianco. Dopo stringete la vostra mano intorno alla sua per un secondo, come a dire “Calmati, ragazzo. Ho capito.” (Giusto una domanda: ma dove l'avete incontrato?!) 6) Mettete in movimento le palle
Ora, c'è qualcuno che non ha ancora ricevuto molte attenzioni. Ecco dunque dove la nostra combinazione faccia-mani deve fare un po’ di lavoro preparatorio. Prendete e accarezzate le sue palle con la mano che non usate per scrivere. Potreste anche maltrattarle un po', ma solo con una lingua ben bagnata. Dirigetevi verso i gioielli con la bocca, tuffando la faccia nello spazio tra le cosce e le palle, poi prendete una e bagnatela con la saliva. Non abbiate paura di rendere la situazione davvero viscida. Per controllare il membro vi tornerà utile la mano buona (non quella delle palle, per intenderci). La vostra saliva è ovunque, e, ricordate, non possedete denti. Immaginatelo come un mantra: niente denti, non ho denti, solo saliva e labbra e lingua. Niente denti. Alla base dell'uccello, la bocca incontra finalmente la mano. Risalite con un buon surplus di saliva bollente mentre la mano scende, con l’indice e il pollice da usare come propaggini della bocca. Gemete per celebrare l'incontro. Ecco un fermo immagine: guance a risucchio, labbra protruse come un ano in cui il pene scompare  per un paio di centimetri, lingua che preme sul pene, mano buona intorno alla base e l'altra che massaggia le palle con movimenti fermi ma gentili. I denti non sono invitati.

Adesso che la presa è salda, non togliete mai la mano o la bocca da quell'uccello. Dovete solo tenerlo ben lubrificato con dei giochetti ritmici per raggiungere il giusto equilibrio tra scivolosità e aderenza continua. Nessun bacetto; solo bocca e lingua e mano. L’intera zona dovrebbe cominciare a sembrare un motore a combustione bagnato e ben oleato in procinto di attivarsi. Consiglio extra: Siate certe di incrociare il suo sguardo nel momento in cui la vostra bocca si avvicina all'attrezzo. Ricordatevi che lo sta filmando nella mente e potrebbe usarlo come innesco per le masturbazioni future. A proposito, potete anche masturbarlo un po’. È un bell’intermezzo per tutti, e la varietà mantiene vivo l’interesse. 7) Prendete il ritmo
Il suo corpo inizierà istintivamente a fare su e giù. Imitatelo, ma restate un po’ fuori tempo. Siete voi a controllare il ritmo. La vostra mano dovrebbe formare un cilindro, una specie di gonnella intorno alla bocca, una cintura di pollice e indice sulle labbra. Tenete le due dita ben lubrificate e di tanto in tanto muovetele. Con le altre potete seguire il movimento o solleticarlo, mentre con la bocca e la lingua vi muovete su e giù. Molta della sensibilità sta nella cappella, quindi non sprecate troppo tempo sul resto. Il ritmo giusto è una specie di “Pop Goes the Weasel” suonata a velocità dimezzata. Non perdete mai il ritmo e concentratevi sul fatto che la vostra bocca stia andando su e giù lungo il pene di qualcuno. Il pene è tra le vostre mani, in un gran trionfo di dita e saliva. Andate giù e su, su e giù. La bocca sta all’estremità, e quello si immerge e poi risale, su, giù. Le mani devono aiutare la bocca, perché non può fare tutto da sola. Non è ancora il momento dell’orgasmo, perciò non aspettatevi nulla. Questo è il modo migliore per adeguarsi al suo ritmo, e insegnare alla vostra bocca a essere la fica più talentuosa al mondo. Dopo la vostra fica vera e propria, ovviamente. Consiglio extra: Ancora, può essere utile incrociare lo sguardo col suo. Vi aiuterà a ricordare che cosa state facendo e a chi. È un momento molto profondo e vi permetterà di uscire dalla trance da ripetizione monotona, in caso ci foste cadute. I ragazzi capiscono se state succhiando il loro amichetto con l'intenzione di finire in fretta, e questo ferisce i loro sentimenti. Un pochino, almeno. 8) Fate il conto alla rovescia
Tra il momento in cui state succhiando a più non posso e il punto di non ritorno succede qualcosa. Le palle si induriscono e iniziano a ritrarsi. Carino, no? E voi lo saprete perché la vostra mano starà facendo il suo lavoro. Lui si irrigidirà e inarcherà il corpo verso la vostra bocca. Il suo gemito potrebbe diventare un po’ più lamentoso e insistente. Le cose si fanno più difficili e allo stesso tempo più facili. La mano spinge il pene un po' più a fondo nella bocca. La bocca e la mano lavorano insieme, rendendo il ritmo un po’ più battente ma sempre ben controllato. A questo punto i gemiti dovrebbero essere quasi disperati. Inizia a formarsi un vuoto tra la mano e la bocca, mentre continuate su e giù e con le guance succhiate leggermente. C’è una distinzione molto importante tra il succhiargli l'anima dal cazzo e creare una specie di sottovuoto in bocca. Se create il vuoto è meglio. Succhiare violentemente potrebbe dargli le convulsioni. A questo punto il pene sarà talmente duro che potrebbe essere difficile farlo stare tutto in bocca. Provate a fargli spazio rilassando i muscoli del cavo orale. Producete un profondo ahhh. Variate i movimenti della bocca, ma attente a non smarrire il vostro prezioso vuoto orale. Usate la mano buona per controllare l'andamento, e mantenete la bocca ben sigillata e la salivazione abbondante. 9) Tagliate il traguardo
Eccoci qui. Aumentate la velocità. Fategli sentire che gli state strappando quell’orgasmo direttamente dalle viscere. E voi, ragazzi, va bene avvertire che state per venire, ma non fate le rock star. Ditelo in modo carino e suadente come se steste per piangere e non sapeste il perché. (Chi è il ragazzino, sottomesso adesso?) Le mani lo circondano morbidamente, e la bocca sta succhiando più veloce ma con sottili toni di supplica, di gentile persuasione. Iniziate a fare movimenti di deglutizione, premete la lingua sula pelle e rilassate gentilmente le labbra. Gemete forte e piano, pregustando la riuscita del migliore orgasmo che abbiate mai creato. Consiglio extra: Se temete di averlo perso in qualche viaggio senza fine (e senza eiaculazione), fermatevi e lasciatelo a farsi una sega mentre gli leccate le palle. È sempre un buon modo per ricondurre le cose al giusto corso. 10) Scegliete l'atterraggio
Sputare lo sperma significa che lui vi piace. Ingoiare significa che lo amate. Farci i gargarismi significa sembrare una troia invasata con qualche malattia venerea. A molti ragazzi non importa dove andrà a finire il loro sperma, ma ci sono dei modi di far risultare la cosa sexy e divertente. Ad alcuni piace venirvi in faccia. È solo sperma, e voi vi fidate di lui. In più, da qualche parte deve pur andare. E vi fa bene alla pelle. Ovunque finisca, pulitelo in fretta, però. Nessuno può rilassarsi e dormire sonno tranquilli quando del collante si sta asciugando intorno al suo corpo. Consiglio extra: Mentre viene, accarezzate la zona tra le palle e l'ano. 11) Ingoiate
Ingoiare è importante. È una dimostrazione di amore e accettazione che avrà dei tornaconto al momento dell’inversione dei ruoli, del sesso mattutino, e delle mestruazioni. Il modo più semplice è di stare con la schiena dritta, inginocchiate tra le sue gambe, perché  la gravità riduce il fattore rigurgito, e se lo spingete abbastanza verso il fondo della bocca, scivolerà tutto giù come un'ostrica. Giuro su Dio. 12) Godetevi il momento
Una volta venuto, sarà esausto e, probabilmente, in un altro mondo. Non tornerà indietro facilmente. Tenete una calda mano sull’estremità del pene per un po’, come una di quelle coperte usate dai paramedici. Rimanete lì appoggiate mentre lui sospira “Cazzo, cazzo” tra sé e sé per un paio d’ore, anche quando ormai vi sarete addormentate. Sarà la vostra migliore ninna nanna.

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