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Música

Chi ascolta i Limp Bizkit nel 2013?

L'abbiamo scoperto al loro ultimo concerto a Hollywood.

Rape Rock [reyp roc], sostantivo: musica molto aggressiva, spesso frammista di pezzi rap, suonata da bianchi. Ha raggiunto l’apice della popolarità tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila. I testi trattano esclusivamente uno di questi due argomenti: 

1. Quanto la società sia “una merda”

2. La crudeltà della donna che ha preso in giro il frontman

Quando andavo al liceo, avevo molte magliette delle Bikini Kill. Non mi truccavo. Scrivevo per una rivista femminista. Non ero neanche lontanamente fan dei Limp Bizkit. Al tempo, facevo parte di una minoranza. Davvero, i Limp Bizkit erano il gruppo più famoso del mondo, non sto esagerando. Nel decennio successivo, molti hanno provato a riscrivere questo triste capitolo della storia americana. Negare la popolarità dei Limp Bizkit, comunque, è come negare l’Olocausto. Dai, lo sappiamo. Abbiamo delle prove, Cristo santo. Nonostante tutto, però, trovare qualcuno che ammetta di averli amati è praticamente impossibile. Ed è più facile scovare lo Yeti che qualcuno che ancora li ami imperterrito. Oppure no?

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Mi sono diplomata 12 anni fa. Mi definisco ancora una femminista, ma anche una fan del Rape Rock (“Rape Rock” è il termine che ho deciso di usare per la musica di quelli come i Limp Bizkit). Che posso dire? Adoro la rabbia cieca e impotente dei testi e quell’incoscienza spettacolare. Mi piacciono le esibizioni. Di nuovo, faccio parte di una minoranza. E questo è il motivo per cui, quando ho saputo del concerto dei Limp Bizkit alla Hollywood House of Blues, mi è preso un colpo. SOLD OUT? Ma state scherzando? Cito la disperata preghiera di Fred Durst alla fine di “Boiler”, “Whhhhhyyyy?” Dovevo scoprirlo. Ho contrattato per un biglietto in un parcheggio di Hollywood. Mi sembrava il minimo.

La prima cosa che ho visto quando sono arrivata sul posto è stata una fila che si snodava tutt’intorno al palazzo, la cui composizione era alquanto varia. Indefinibili rockettari da Sunset Strip, ragazze annoiate accompagnate da fidanzati pompati, un individuo tozzo con una benda sull’occhio, un tipo con una maglietta “I Have Issues” probabilmente comprata online, e un manipolo di ragazze in jeans baggy e cappellino rosso con la visiera all’indietro che non vedevano l’ora di entrare per bersi birre da 12 dollari. Ovunque, tanfo di Axe. Che diavolo ci facevamo tutto qui? Mi sono messa il cappellino e ho rivolto alla folla la domanda, “Cosa significano per te i Limp Bizkit?”

Dinah: “Fred Durst è un’icona. I Limp Bizkit sono Dio. Quando ascolto 'Nookie', il mio cuore canta e mi sento viva. Non ci sono parole per descrivere il mio amore per Durst e Wes Borland. I Limp Bizkit sono il mio gruppo preferito di tutto il mondo.”

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Jeremy: “Non ho mai capito perché la gente sia passata dall’amore assoluto all’odio. [I Limp Bizkit] hanno stile, un carattere pazzesco. Li adoro ancora.”

David: “Sono venuto a tutti gli ultimi 13 concerti alla House of Blues. Mi piace l'intimità che si respira. I Limp Bizkit sono uno dei miei gruppi preferiti dal liceo; volevo vedere come sono dal vivo. Ho tutti i loro album. Avevo i loro primi vinili ma me li hanno rubati; ho le copie masterizzate, ora. È grazie al wrestling che sono diventato loro fan, perché la WWE [World Wrestling Entertainment] usava le loro canzoni negli eventi Pay-Per-View, erano le "sigle" di alcuni wrestler. Quando andavo al liceo, hanno fatto una canzone con Kevin Rudolph. Ho le iniziali del gruppo dipinte in faccia. Non lo faccio sempre, solo con i miei gruppi preferiti.”

Mycle: “Sono allegri, divertenti, mi fanno sentire giovane. I miei figli sono invidiosi che io sia qui. Mia figlia ha 22 anni, ma quando ne aveva 12 mi chiedeva sempre “Mamma, cosa vuol dire 'fiore marrone'?” Perché… sai… Chocolate Starfish.”

Andrew: "Ho detto in giro che sarei andato a vedere i Limp Bizkit e mi hanno chiesto, 'che musica fanno?' e io ho risposto solo, 'roba assurda'. Per me è rumore che sovrasta tutto. Non in senso cattivo, eh, ma per me è solo rumore. Perché sono qui? Per andare a uno spettacolo! E Fred Durst ha fatto una canzone con gli Insane Clown Posse. È come tornare indietro di dieci anni. È come… Hai presente quel documentario, Merchants of Cool? Il tipo che l'ha fatto, Douglas Rushkoff, è proprio un tipo sveglio. Ma alla fin fine, è solo buona musica. È divertente."

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Le luci si sono abbassate.  Apriva il concerto un ragazzo in canottiera e cappellino all’indietro. Era una one-man band; tale Jon Brion, “che fa tutto live, coi pedali.” Ha chiesto: “Questa è la California del Sud. A chi piacciono i Sublime?” e la folla è impazzita. ”Ok… chi vuole sentire 'Date Rape'?" La folla era in delirio. Dovevo fare una pausa.

Sono andata fuori a fumare e ho incontrato una donna con un look “Christina Aguilera prima dell'11 settembre”. Capelli biondo platino lunghi fino alla vita e leggermente ondulati, jeans così attillati da farle rischiare infezioni genitali, teneva banco davanti a un gruppetto di ragazzi. Ha lasciato sfuggire un “Tom Green”, dicendo che avrebbe dovuto aprire lui il concerto. Uno dei suoi amici ha detto, “Avrei preferito Tom Green.” Ho concordato in silenzio. Ha miagolato, “Che sorpresa! Ritrovarci tutti qui! Ora sono una porno star! Se avete bisogno di qualcosa, Limp Bizkit, fatemi sapere. Sono andata in tour con loro, l’estate scorsa.” Dopo aver detto che sarebbe uscita con loro, se n’è andata.

Uno dei tizi ha detto agli altri, “Ora quella si fa una striscia, se ne va dentro e si scorda di noi. Le mando un messaggio. Alla peggio cosa può succedere, che non mi parli più?” Ho concordato in silenzio.

Finalmente I Bizkit sono saliti sul palco. Il pubblico adorante urlava, in estasi. Prima ancora che suonassero la prima nota, l’odore d'erba ha riempito la stanza. Non si è più dissipato.

Hit dopo hit, accompagnati da Corey Feldman (che ha fatto un MOONWALK durante la cover di “Billie Jean” vestito da Micheal Jackson), è stato come se gli ultimi dieci anni non fossero passati. Il gruppo e i loro fan erano nel loro elemento. Non era più la House of Blues. Era una casa.