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Vice Blog

L'ARTE RUSSA DELLA GUERRA - INTERVISTA AL COLLETTIVO VOINA

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A quanto pare al momento le cose non vanno così bene in Russia. Anni di guerra con ribelli e jihadisti nella regione meridionale del Caucaso hanno portato bombaroli kamikaze a Mosca e in altre città russe, molte delle quali – se dobbiamo credere a Julian Assange – sono nelle mani della mafia. La libertà d'espressione è strettamente controllata. I giornalisti che si trovano in disaccordo col governo sono spesso pestati e, in alcuni casi, uccisi, mentre le manifestazioni pubbliche vengono brutalmente represse e gli artisti regolarmente imprigionati per "danni allo stato".

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Uno di questi gruppi d'artisti va sotto il nome di Voina. "Voina" in russo dignifica "guerra". I Voina sono in guerra aperta col governo russo. Il collettivo di art-prank ha dedicato gli ultimi anni facendo tutto il possibile per irritare il potere costituito – cose come mettere in scena orge in musei pubblici, disegnare cazzi di 60 metri sui ponti mobili di fronte al quartier generale del KGB, e lanciare gatti agli impiegati di un McDonald's nella giornata internazionale dei lavoratori.

Di recente, lo Stato russo si è stancato di queste pubbliche umiliazioni. Nell'autunno dello scorso anno, la polizia ha arrestato e trattenuto due dei leader del gruppo, Oleg Vorotnikov e Leonid Nikolayev, dopo che la coppia era stata scoperta a ribaltare delle auto della polizia. Sono stati imprigionati in seguito ad un'udienza-show, ma in quel momento una figura è emersa dall'oscurità per afferrare la libertà dalle fauci degli insetti dei gulag – Banksy (sì, proprio lui) ha cacciato un po' del denaro funky urban che ha accumulato negli anni, per la loro cauzione.

Sfortunatamente per Voina i problemi non sono finiti qui, e Oleg e sua moglie Natalia Sokol sono stati brutalmente aggrediti dalle forze di sicurezza al ritorno da una conferenza stampa. Gli aggressori stavano per ferire il loro figlio di 2 anni, Kasper. Quelle scene si sono ripetute di fronte al pubblico dei media internazionali venerdì primo aprile, così ho pensato che era il momento giusto per trascrivere la grossa intervista che avevo fatto loro un paio di settimane prima.

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Vice: Quando e perché è nato Voina?

Alexei Pluster-Sarno: Il gruppo è stato fondato da Oleg Vorotnikov e Natalia Sokol il 23 Febbraio 2007. Io mi sono unito nel dicembre 2007 dopo una bevuta di vodka con Oleg. Nel febbraio 2008 ho preso parte alla famigerata azione "Fuck for the Heir Medvedev's Little Bear", che è stata messa in scena giusto prima dell'elezione del presidente Medvedev. Io sono quello che indossa uno smoking e un cilindro e mantiene uno striscione nero pre-elettorale. Ero circondato da attivisti impegnati a copulare.

Dall'esterno, sembra che la Russia stia diventando sempre più oppressiva. Perché non ci sono più gruppi come Voina?

Oleg Vorotnikov: Non siamo gli unici giovani a protestare. Ci sono anarchici coraggiosi, anti-fascisti e altri. Rimangono irriconosciuti in occidente, dal momento che agiscono in anonimato e in segretezza.

Alexei: La gente qui è davvero intimidita. Oleg, Leonid e Natalia sono artisti coraggiosi, non nascondono la loro faccia e non hanno paura delle ripercussioni del sistema.

Quali sono gli obiettivi del gruppo?

Alexei: Siamo i rappresentanti dell'ala sinistra di protesta della street art d'azione. I nostri principi sono l'essere onesti, intrepidi e monumentali. L'azione più monumentale è stato un doppio "Cazzo catturato dal KGB!" Il fallo sul ponte Litevny era alto 65 metri e largo 27. Quando il ponte si è aperto, il nostro cazzo era eretto giusto di fronte al quartier generale del successore del KGB, il Servizio di Sicurezza Federale, e stendeva il suo glande verso il cielo nuvoloso.

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Natalia Sokol: C'erano nove attivisti che hanno dipinto il cazzo in 23 secondi. E c'erano sette guardie sul ponte , che a un certo punto ci si sono scagliate addosso.

Pensate che Voina possa aiutare a motivare un avanzamento della democrazia e della libertà in Russia?

Oleg: In Russia compaiono giovani coraggiosi grazie a gente come noi. Abbiamo un compito – ogni azione successiva dev'essere più forte, più imponente e monumentale delle precedenti.

Natalia: Mi sembra che le autorità russe siano impressionate sempre di più ogni volta. Questo probabilmente è il motivo per cui vogliono distruggerci così persistentemente.

"Cazzo catturato dal KGB!" Un cazzo di 65 m disegnato su un ponte di fronte al quartiergenerale del FSB

Al governo e ad alcuni russi manca l'era comunista?

Alexei: Non gli manca il periodo comunista, dal momento che non l'hanno mai abbandonato. Anzi, non hanno mai abbandonato l'era di Ivan il Terribile.

Pensate che la gente comune apprezzi i vostri atti di disobbedienza civile, o sapete di qualche atto di emulazione?

Alexei: L'intero Paese ha applaudito di fronte al nostro cazzo di 65 metri. Tutti comprendono il significato di questo "Vaffanculo!" La nostra arte è troppo innovativa per la gente da far sì che avvengano atti di emulazione di successo.

Yana Sarna: Ad ogni modo ci sono stati delle azioni d'emulazione patetiche e fallimentari. Per esempio una gang conosciuta come 'Лобзай мусора' (o come la chiamiamo noi "sbirri pomiciosi" o "bacetti rosa") è un tentativo di ripetere le azioni di Voina in chiave glamour e sessista, intrapreso dal plagiario e provocatore Pyotr Verzilov.

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Non dà l'impressione di essere un personaggio raccomandabile.

Oleg: Questa performance non ha nulla a che fare con Voina. Era una provocazione da parte di questo leccapiedi della polizia, Pyotr Verzilov, e della sua ragazza. È stato cacciato dal gruppo un anno e mezzo fa. Tradì Alexander Volodarsky, che venne trattenuto per due mesi in prigione e ha ricevuto ora una sentenza di un anno in una colonia per le sue azioni. A quel tempo Pyotr dichiarò fieramente al gruppo che l'imprigionamento di Alexander sarebbe stata una grossa pubblicità per Voina, si prese piena responsabilità per il tradimento e ne era divertito.

Yana: Dopo questo evento l'abbiamo espulso dal gruppo. Pyotr Verzilov ha cercato di fare la spia con la polizia anche con Oleg e Natalia, ma riuscirono a scamparla. Mentre Oleg e Leonid erano in prigione, Verzilov pubblicò un comunicato per conto del gruppo, che ci chiamava in causa in caso di assassinio di Putin. Queste dichiarazioni sono servite ad accrescere la severità delle accuse contro Voina.

Certo, posso immaginare come l'abbiano fatto.

Yana: È una vergogna che gli epigoni di quei gruppi riempiano le lacune della loro impotenza artistica col nome di Voina.

Alexei: Il Live Journal blog di Pyotr Verzilov è stato usato per screditare il gruppo pubblicando notizie false su azioni di Voina che non sono mai accadute. Su questo sito, in maniera sessista, Pyotr Verzilov chiama le donne "fazione in gonnella", o "ragazze totalmente fottute con in testa un casino di teorie di sinistra, lesbismo scolastico e odio verso i maschi". Chiama questa minoranza sessuale – "lesbismo merdoso"; un messaggio di una "fazione femminista" – una "cagata forzata".

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OK.

Leonid Nikolayev: Il gruppo Voina non bacia con violenza le bocche dei poliziotti – noi li fottiamo col nostro cazzo di 65 metri.

Oleg: Ci sono più di 200 attivisti che partecipano alle nostre azioni. Molti di loro continuano a lavorare con noi.

Alexei: Ti stiamo raccontando questo e dicendo così tanti dettagli perché siamo assolutamente scioccati da questa merda idiota!

Pensate che Pyotr possa essere stato un informatore sin dall'inizio?

Alexei: È malato di auto-promozione. Tradire un attivista è innanzitutto una possibilità per girare di fronte ad una telecamera della TV e dare interviste. Riguardo al fatto se sia un informatore o meno, posso dire una cosa sola – è un uomo senza principi per cui non bisogna stupirsi di ciò che fa.

Oleg: Mi ha anche rapinato – ha rubato l'archivio del gruppo e i miei libri d'arte.

Il viso di Natalia Sokol dopo l'aggressione da parte delle forze di sicurezza russe

Parlatemi di una delle vostre più famigerate azioni "Fuck for the Heir Medvedev's Little Bear"

Alexei: L'orgia è stata messa in scena nel museo di biologia giusto prima dell'elezione di Medvedev. Con quest'orgia abbiamo mostrato la vergogna e la falsità di quelle elezioni. È stato il nostro ritratto della Russia pre-elettorale, in cui ognuno fotte l'altro e un presidente non legittimato osserva con gioia.

È stato difficile per i ragazzi farselo rizzare in un freddo museo?

Oleg: Il gruppo Voina non ha mai sofferto di impotenza, che fosse sessuale o metafisica.

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Qualche idea di quello che ha pensato Medvedev a riguardo? Qual è stata la reazione generale del pubblico?

Oleg: Le autorità non pensano a nient'altro se non a come saccheggiare più petrodollari e come sopprimere chi protesta e violare i loro diritti.

Cosa ha ispirato "Un Poliziotto Vestito da Prete?"

Oleg: È un'immagine assurda di un poliziotto che indossa una tunica da prete e si gode l'impunità totale. Nell'azione, ho preso cinque grosse buste di cibo al supermercato, superato la cassa senza pagare, superato la sicurezza e sono uscito. Non ho incontrato alcuna resistenza. Un poliziotto vestito da prete è come Satana – può fare qualsiasi cosa desideri.

Lo staff di McDonald's ha gradito i gatti lanciati addosso? Dove avete preso quei piccoli mici?

Natalia: Abbiamo recuperato dei gatti affamati nella periferia di Mosca. Abbiamo fatto un'azione e li abbiamo nutriti con hamburger gratis allo stesso tempo. I gatti sono atterrati abilmente su tutti e quattro, afferrato la carne e sono corsi via.

È stato difficile disegnare un pene di 65 metri su un ponte e non credetete sia stato un caso di invidia-penis ad irritare così tanto il FSB?

Leonid: C'erano 66 litri di vernice. Nove attivisti li versavano dai bidoni mentre scappavano dalla security del ponte.

Natalia: Le guardie iniziarono a calciarci – ecco perché una palla è stata lasciata incompleta. Alla fine Leonid è stato catturato e pestato.

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Quali erano le condizioni in prigione, e i ragazzi hanno ricevuto qualche minaccia di morte mentre erano dentro?

Oleg: Durante la prima settimana di detenzione, Leonid ed io non avevamo la possibilità di scegliere il nostro avvocato. Non eravamo autorizzati a fare alcuna telefonata. Siamo stati interrogati senza trascrizione. Ancora non riesco ad avere sensibilità al braccio sinistro, dal 15 novembre, quando ho tenuto le manette per 17 ore.

Alexei: Nelle celle di massa, sono tenuti insieme i prigionieri sani con gente che soffre di malattie contagiose come TB, HIV ed epatite. C'erano un sacco di insetti nella cella.

Oleg: Nella mia cella la finestra era rotta, entrava vento freddo. Le condizioni di vita erano malsane. Non c'era nemmeno acqua potabile, o trattamento sanitario.

Leonid: Non c'è possibilità di fare esercizi sportivi in prigione. Oleg e i suoi compagni di cella avevano fatto una palla di calzini sporchi per giocare a calcio.

Vedete un parallelism tra Voina e Banksy? Ammirate le sue opere?

Oleg: Ho sempre ammirato i lavori di Banksy. È un grande artista.

Alexei: Ciò che davvero conta per noi è che ci ha dato una mano in molti momenti critici. Ha pagato la cauzione sia per Oleg che per Leonid e ha pagato i loro avvocati. Ma ciò che è più importante è che ha portato questo problema all'attenzione del mondo – il problema della violazione dei diritti umani in Russia.

Cosa accadrà se Oleg e Leonid perderanno il processo, ci saranno azioni di rappresaglia di Voina?

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Oleg: Da un sacco di tempo a questa parte in Russia non c'è un sistema giudiziario. Le decisioni sui casi politici sono prese nei gabinetti del Cremlino. Ai giudici non frega nulla delle leggi. Obbediscono agli ordini che vengono dall'alto. In Russia la gente non "vince" o "perde" le cause criminali.

Chi ha aggredito Oleg e Leonid dopo la conferenza stampa? C'è qualche speranza di perseguire gli aggressori?

Yana: Il 3 marzo, a San Pietroburgo, sette poliziotti in borghese hanno aggredito Oleg Vorotnikov, Leonid Nikolayev e Natalia Sokol col suo bambino Kasper e e li hanno colpiti duramente.

Oleg: Un ufficiale di polizia ha colpito Lenya alle spalle. Hanno spinto via la carrozzina del bambino con cui hanno colpito il viso di Kasper. Altri due hanno buttato a terra Natalia e hanno iniziato a prenderla a calci. Io sono riuscito a liberarmi dai poliziotti che mi stavano trattenendo e ho coperto Natalia. I colpi mi piovevano contro la schiena e la testa.

Alexei: In Russia non c'è la minima possibilità di punire i poliziotti. Hanno piena impunità.

Qual è la vostra azione preferita di Voina?
Yana: Mi piace l'azione "Cazzo in Culo" – un concerto punk nell'aula del tribunale, dove gli attivisti di Voina hanno portato chitarre e amplificatori e hanno eseguito la canzone "All Cops Are Bastards!" È stato un vero divertimento"

Cosa prevede il futuro di Voina?

Alexei: Il futuro di Voina è già arrivato. Di certo con la nostra arte stiamo dichiarando guerra alla mafia che detiene il potere in Russia. La gente di tutto il mondo ascolta il nostro messaggio.

E cosa volete per la Russia, in sostanza?

Natalia: Vogliamo una rivoluzione senza sangue. Vogliamo mettere fine per sempre a questo schifoso regime autoritario.

Se volete assistere alla battaglia di Voina contro le accuse criminali allora visitate free-voina.org e seguite tutte le loro azioni dal 2007 con foto e video andando qui.

HENRY LANGSTON