Panda to Sochi: 12° giorno

Finalmente, dopo tanti giorni, abbiamo rivisto il sole e abbiamo avuto più di cinque ore a disposizione nella stessa città – Odessa iniziava ad aprirsi con noi. Un momento che dovevamo assolutamente sfruttare, nonostante la temperatura sotto lo zero, quindi abbiamo avuto il coraggio di recarci nei pressi del porto. Lì abbiamo trovato un posto perfetto e quasi monumentale per Dima e i suoi sci. Dopo una breve discussione con i poliziotti che erano piuttosto sconcertati ("Sci dove? Sci che cosa?") e la promessa di fargli avere una maglia della Juventus, abbiamo potuto iniziare. Un luogo davvero "vergine“, questa la breve e concisa valutazione di Dima.

Nel frattempo me ne sono andata alla scoperta degli abissi profondi di questa città inquietante e misteriosa. 200 metri sotto la metropoli portuale ucraina esiste un universo parallelo, le catacombe più estese di tutto il mondo. Questa città sotto la città ha un'estensione di più di 2.500 km che corrisponde più o meno alla distanza tra Odessa e Parigi!

Lì ci hanno mostrato tante pitture murali della seconda guerra mondiale, ma ad avermi colpito è soprattutto il disegno di "Adolf Gitler". Non sono riuscita a credere nemmeno a una parola di quello che ci ha raccontato la nostra guida, ovvero di quel poco che sono riuscita a capire. Secondo me anche lei è scesa nelle catacombe per la prima volta come me.

Quindi, continuiamo il nostro viaggio un po’ più poveri e prima di "accamparci“ a Mariupol facciamo sosta in un posto che comincia con la "K“, sia per fare benzina che per recuperare un po’ di sonno.

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