Il fondatore di CasaPound Gianluca Iannone a una manifestazione a Roma. Foto di Federico Tribbioli.
CasaPound si è sempre posta in diretta continuità con il fascismo storico, e lo ha fatto in diversi modi. Anzitutto, nei documenti programmatici: in Sorpasso neuronico, ad esempio, l’“ideologo” Gabriele Adinolfi scrive che “bisogna distruggere tutto quello che c’è di estrema destra e recuperare tutto quello che c’è di fascista.”Poi in varie dichiarazioni, come quando il fondatore Gianluca Iannone precisò che nell’espressione “fascisti del terzo millennio” c’era un “del terzo millennio” di troppo. E infine, nell’ostentata rivendicazione di uno stile di militanza contrassegnato dal cosiddetto “squadrismo mediatico”—che spesso e volentieri sfocia in casi di puro e semplice squadrismo.Lo scorso settembre a Bari, dopo un corteo contro Salvini nel quartiere Libertà, una decina di fascisti aveva aggredito cinque persone—tra cui l’europarlamentare Eleonora Forenza, il suo assistente, e l’attivista Claudio Riccio—con “mazze, cinghie e catene.”CasaPound aveva subito fornito una versione diametralmente opposta, invocando l'autodifesa. Ma in base alle testimonianze, fin da subito l’aggressione era apparsa preordinata a tavolino—in pieno stile squadrista, insomma.A tre mesi di distanza, anche la magistratura si è convinta di questo. E di più: ha sequestrato la sede barese di CasaPound e contestato a dieci di loro l’aggressione. Sette manifestanti antifascisti, invece, sono stati accusati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
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Ma la novità dirompente è che, per la prima volta, a 28 militanti di CasaPound è addebitata la “riorganizzazione del disciolto partito fascista.” La procura, infatti, contesta loro di “aver partecipato a pubbliche riunioni, compiendo manifestazioni usuali del disciolto partito fascista e di aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica.”Il reato è previsto nella XII disposizione transitoria della Costituzione ed è stato implementato con la legge Scelba. Nella storia della repubblica italiana, tre movimenti politici sono stati sciolti in base alla norma: Ordine Nuovo nel 1973, Avanguardia Nazionale nel 1976, e il Fronte Nazionale nel 2000.Commentando la notizia su Facebook, Claudio Riccio ha scritto che “è molto raro che a seguito di questi atti di violenza vengano chiuse le loro sedi e riconosciuta la natura fascista (e quindi illegale) dell'accaduto.”Se in questo caso è successo, conclude, “è stato grazie alla grande mobilitazione dei giorni successivi capace di spingere le istituzioni a prendere posizioni sempre più nette e determinate.”Segui Leonardo su Twitter e Instagram.