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Musica

Johnny Rotten dei Sex Pistols ha cambiato idea sulla regina

Dopo averle sputato addosso odio in "God Save the Queen" ha detto che gli dispiacerà quando morirà, in fondo.
Lauren O'Neill
London, GB

Ecco una breve lista di cose che John Lydon, aka Johnny Rotten dei Sex Pistols, ha fatto dopo lo scioglimento dei Pistols nel 1978.

Nessuna di queste cose è particolarmente "punk", per quello che il termine significa oggi—termine che i Sex Pistols stessi, di cui Lydon faceva parte, hanno aiutato a coniare. Il che è curioso. Sapete cos'è meno punk di ogni altra cosa, però? La cosa meno punk di tutte, soprattutto per un inglese, è apprezzare la Regina, oltre che qualsiasi sorta di autorità. E se è così è proprio grazie a Johnny Rotten, che sul pezzo più famoso dei Pistols—"God Save the Queen",dal titolo ironico se non l'aveste mai capito—parlava del suo odio per la regina e per la tradizione monarchica che rappresenta.  Ma gli anni hanno addolcito Lydon, sembra. Ora ha una visione molto più pacata dei nostri signori padroni, e non approverebbe la vostra scelta se decideste di mettere su "God Save the Queen" per onorare la morte imminente della cara Elisabetta II. Lydon ha dichiarato a The Quietus che è una canzone su "una situazione politica" più che sulla regina stessa, e ha aggiunto: "È un essere umano e mi mancherà molto, in quanto essere umano che vive su questo pianeta. Non è colpa sua se è nata in una gabbia dorata." Certo, sapevamo da anni che Lydon si era venduto. Ma almeno ora sappiamo che è un venduto poetico.

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